Muzak - anno I - n.2 - novembre 1973

20 la dissonanza, o per l'impasto suggestivissimo legni-ottoni-percussioni. O ancora per l'amore tutto contemporaneo per i limiti bassi e alti dell'estensione degli strumenti. Più propriamente, invece, per una caratteristica a cui si è fallo sempre, forse, poco caso (caratteristica fra l'altro tradita in Over-nite Sensation per cui quest'ultimo disco mi sembra situarsi al limite fra buon gusto e banalità). Parlo dell'unità strettissima di orizzontale e verticale. Ogni musica generalmente leggera (intendendo con questo termine la musica che nasce fuori dalle accademie e non un giudizio di merito) ha sempre utilizzato il sistema cli fabbricare una melodia da armonizzare in seguito. E non sfuggono a questa tecnica "smembrante" elci fatto musicale neanche artisti rock. In Zappa melodia, armonia, strumentazione, ritmo e i testi stessi, costituiscono un unicum: pensati nella loro totalità, come un fatto musicale perfettamente e dialetticamente strutturato. A una domanda sulla musica contemporanea Zappa, durante l'intervista, ci ha risposto: Zappa: Cosa intendi per musica contemporanea? Musica sgradevole? Musica che non piace a nessuno? Muzak: No, per nulla. Intendo una musica buona, ben costruita, solida e nello stesso tempo capace di attaccare in qualche modo il perbenismo musicale e la cultura dominante. Zappa: A me piace una musica complessa e ritmicamente sostenuta. « Mia madre ascoltava un 78 giri intitolato il piccolo calzolaio. Tolsi questo disco e muovendo con cura l'interruttore della velocità sul 33 giri (non era mai stato usato prima) alzai il volume al massimo e misi la puntina tuttofare sul primo solco di Ionisation. Ho una simpatica madre cattolica a cui piacciono le gare di pattini a rotelle. Edgard Varèse non gli andava a genio e ancora adesso è così. Mi fu proibito di mettere un'altra volta quel disco nel salone. Per sentire l'album dovevo stare nella mia camera. Sedevo lì ogni notte e lo mettevo due o tre volte leggendo e rileggendo le note di copertina. Non le capivo per niente: non sapevo che cosa fosse un "timbro", non avevo mai sentito la parola "polifonia". A me quella musica piaceva perché andava bene per me. E dovevo usare la forza per farla sentire a qualcuno che veniva a casa mia ... ». Dunque la musica che non piace a nessuno » la musica «sgradevole» comprende Varèse? Attraverso le geniali tappe che si chiamano Une/e Meat, Hot Rats, Chunga's Revenge, Fil/- more East, il "modernismo" di zappa si stempera e si completa nella nascente e vincente musica rock. Mentre da una parte si fa più incisivo e stabile il ritmo, dall'altra vediamo le dissonanze, gli impasti vocali, il gioco delle percussioni e degli ottoni, farsi più interni, amalgamarsi saldamente e irreversibilmente con un discorso logico ed espressivo, non solo musicale. E nella sua musica •entra si il Varèse di Ionisation o Density, ma è anche Bartòk, Debussy, Rave!. C'è la presa in giro della magniloquenza tardo romantica e clcllc facili canzonette anni quaranta. Perché Zappa non si preoccupa solo ciel discorso musicale, il suo è anche un discorso più ampio, almeno fino a 200 Mote/s. E forse compreso 200 Motels (a proposito: nel bootleg di 200 Motels suonato dall'orchestra Filarmonica di di Los Angeles diretta da Zubin Mehta, c'è un'atmosfera che ricorda molto Arcana cli Varèse). Un discorso diverso, dicevo. Un discorso di provocazione e cli derisione nei confronti di una cultura che è talmente piena cli sé da essere completamente vuota. Muzak: La carica provocatoria della tua musica si è un po' affievolita (sembra) negli ultimi tempi. Cosa pensi di fare in senso politico? Come pensi di portare.avanti un discorso che sia anche di contestazione della cultura ufficiale e del sistema? Zappa: Io non faccio musica politica, faccio musica sociologica. Muzak: Non pensi che la tua musica rischi di scadere nel commerciale?

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