Muzak - anno I - n.01 - ottobre 1973

concretamente alla sensibilità del nostro pubblico che, a conti fatti, non è tagliato culturalmente e sentimentalmente per il rock. Inoltre Cat, come e più di Elton, piace alle ragazze. La nostalgia della chitarra: dopo dieci anni scopriamo John Mc Laughlin. Il principale peccato degli italiani sta nel volere classificare, catalogare, compilare graduatorie di merito: in una parola cercare continuamente il migliore, il mito da idolatrare, e magari da demolire rapidamente. Nell'ideale manifesto del rock e della generazione degli anni Sessanta è disegnato un capellone con una chitarra elettrica. Il solista, il mostro di tecnica per eccellenza, almeno sino all'avvento di Keith 10 Emerson, è stato un chitarrista. Il rock si identifica con Jimi Hendrix e gli Eric Clapton. Logico che morto l'uno, ed infangata la sua memoria dai dischi postumi e posticci, pcrdu tosi l'allro tra formule ben lontane dall'epopea gloriosa dei Cream, il pubblico reclamasse un sostituto. E' venuto l'hard rock, se sono osannali Jimmy Page e Richie Blackmorc, ci sono stati più timidi tentativi per Alvin Lce, Mark Farncr, Rory Gallagher, Leslie West. Nessuno di loro è stato un caposcuola. Johnny McLaughlin rappresenta invece l'elemento più nuovo nell'ambito della chitarra. Proviene contemporaneamente dall'esperienza del blues inglese e da quella del jazz americano, e fonde la matrice hcndrixiana con quella davisiana. Inollrc possiede quella tecnica eccezionale di cui sopra, applica schemi e contenuti della cultura orientale, di cui è profondamente innamorato, al corpo della musica occidentaperché il pubblicoitaliano li ha scelti le, insomma lurnisce ampie garanzie agli estimatori del rock ed ai cu Ilari del jazz - lo stesso discorso vale in misura minore per i Sofl Machine -, ed accontenta in pieno chi intravede nell'ormai avviato connubio fra rock e jazz lo sbocco più probabile per il futuro. Insolito, ma non paradossale, se co·nsideriamo anche i mercati esteri, che questo musicista di origine scozzese abbia raggiunto il successo con la sua Mahavishnu Orchestra, dopo dicci anni di incisioni splendide, dal tempo della Graham Bond Organisation alle session con Wayne Shortcr, Miroslav Vitous, Larry Corycll o Tony Milliams. California: gli America come CSN &Y - Carly Simon batte Taylor e la King Gli America, i cui due LP hanno "fallo classifica" anche in Italia, hanno accolto l'eredità di Crosby - Stills - Nash & Young. Di Young e di Stills in particolare, ma anche dei Beatles: canzoni romantiche e fascinose per un trio di onesti chitarristi, che confermano come sostanzialmente gli italiani siano rimasti gli stessi dopo tanti anni. E ancora una volta, senza ombra di dubbio, l'influenza decisiva del pubblico femminile. Di Carly Simon non è facile spiegare il successo, essendo una brutta copia dei già sdolcinati James Taylor, suo marito, e di Carole King, i quali ultimi almeno sono stati capaci di creare quei tre o quattro capolavori che ne giustificano la fama. Davvero l'acquisto peggiore che il mercato italiano potesse compiere, certamente legato al singolo « You're so vain », che per varie settimane la scorsa primavera è comparso nella nostra Hit Parade. Ci consola che dalla stessa California dei cantautori pianisti

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