28 Per chi conosce a fondo il panorama musicale internazionale, potrà risultare strano che determinati artisti, anziché altri, abbiano avuto largo seguito in Italia. In questo servizio ci siamo proposti di analizzare sulle base delle classifiche di vendita dei 33 giri, i fenomeni più appariscenti ed indicativi dell'ultimo anno, tentando di delineare le motivazioni che ne sono alla base. Alcune premesse sono indispensabili. La prima riguarda il fatto che il mercato si è spostato dal 45 giri al 33, e dalla canzonetta melodica all'italiana verso il cosiddetto pop, in maniera passiva, cioè quasi per una costrizione imposta dall'alto - artisti, discografici, canali promozionali -, senza che la grande massa abbia consapevolmente accettato il fenomeno ormai irreversibile, e senza che si sia del tutto accorta dei significati non soltanto legati ad un'operazione commerciale, che sono dietro al fenomeno. La seconda concerne il tipo di pubblico. Poiché il successo viene valutato in base alle vendite di un disco, l'acquirente diviene automaticamente depositario del livello di popolarità di un artista. E' importante sottolineare come il pubblico dei concerti sia qualitativamente differente da quello dei compratori di dischi: quest'ultimo presenta generalmente un'età media più bassa, e si avvale della massiccia presenza del sesso femminile, la cui partecipazione agli spettacoli è ancora scarsa. La terza ed ultima riguarda la pubblicità, il "lavaggio del cervello" impiegato più o meno volontariamente e consapevolmente dalla stampa, dalla radio, dalle campagne promozionali in genere, sotto un certo punto di vista perfino dalle tournées degli stranieri in Italia. Il "grapevine", cioè il passaparola tra amici funziona limitatamente, ed anch'esso è condizionato. D'altra parte non potrebbe essere altrimenti in un paese m cui i discografici pubblicano soltanto una modesta parte del repertorio estero, e quindi già limitano la possibilità di scelta; e dove ancora presso
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