nava con 'l'altro; tutti hanno dato un qualcosa di proprio e ne è nato quel che è nato: pai ognuno ha potuto T·iflettere su sè stesso, tracciare la propria ,ila chi heavy, chi folk, chi jazz. O Tutte le esperienze avute più ,tardi con tanti musicisti avevano lo stesso spirito o sono state delle combinazioni? R Mi parli di musicisti ed esperienze differenti ma non è così: è difficile capire il perché non siano in realtà tanro diverse. Brutalmente parlando 'io mi occupo sempre delle stesse cose mentre gli altri cambiano; scopo del la batteria è quel lo di creare una specie di tessitura su cui gli altri suonano e a me è ciò che interessa maggiormente. Avendo io il dono di alcune capacità naturali grazie alle quali non ho la necessità di esercitarmi molto per raggiungere certe c-0se, dedico così il mio tempo libero a questa attività secondaria della mia musica; ho un gran desiderio di suonare liberamente senza imposizioni ritmiche e allora cerco dei musicisti al di sopra della media, con il ritmo ben radicato nel sangue, in maniera che una mia partecipazione esclusivamente ritmica alla session sarebbe del tutto superflua. O Ma tutto questo scambio ti arricchisce? alle session corrisponde un'intesa di idee? R lo ho tanta tecnica ed abilità che se qll'alcuno fa una musica al di là delle mie conoscenze io mi espando con lui, gli altri in sintesi si devono mettere in condizione di allargare le tue visioni musicali ma poi il resto spetta a te. Le tue stesse capacità devono esserti di spunto, devi essere elastico con te stesso, cosciente che tut- !o dipende da te: comunque è necessario molto tempo per comunicare con degli altri strumentisti. O Tu sei ,jJ reale fondatore del Colosseum: con quali scopi creasti la band? R Nel '68 quando fondai i Colosseum •i complessi erano fam0si per la bellezza delle loro canzoni, per le capacità compositive; io •invece volevo un gruppo che divenisse famoso per le capacità strumentali dei componenti, gente eccezionalmente brava nel suonare sax, ENTUSIASMO FEELINRGITMO organo, chitarra, voce, una banda essenzialmente strumentale. O Cosa cambia di questa concezione passando ai Tempest? R Una musica cream da tanti elementi come i Co-losseum impone una certa rigidità di schemi; per coordinare gli a solo di tanti strumenti era necessaria un'orchestrazione molto più onerosa di quanto si potesse realmente pensare. Anche i Tempest, nonostante una cerl'a abbondanza del canto, sono un gruppo prevalentemente di strumentisN, ma essend'0 così in pochi tutto viene più facile e spontaneo e ci è permesso di suonare con maggior libertà: potrà sembrarti strano ma i Tempest sono un gruppo decisamente più free dei Colosseum. O Naturalmente fa tua tecnica alla batteria fa strabiliare molte persone: come l'hai acquisita, studi-ando a lungo. R Studiare? Never, Never, mai. Ho avuro la fortull'él di trovare tutto dentro di me; a-I massimo mi sono ispirato a-d Elvin Jones, il batterista che per feeling e tecnica ammiro di più. O Il tuo stile ha subito un'•evoluzione in questi ultimi tempi? R Tu sai che cos'è l'entusiasmo 1 iniziale, si fa di tutto, si suona tutto senza distinzioni o ipreoccupazioni: così era agli irrizi con i Colosseum, ora invece sto cercando di distillare tutto quello che avevo fatto allora con confusione, sto raffinando ogni cosa. O Tu hai suonato sia con Coryell che con McL-aughlin: quali differenze intercorrono tra •i due grandi chitarristi? R Larry è un grosso musicista pieno di ritmo e di invenzioni ma purtroppo è lunatic-0: se si sveglia bene è eccezionale, altrimenti capace che gli si intreccino le dita della mano sul manico della chit-arra. John invece vive la sua musica come una vera estensione della propria personalità, non riesci mai ad afferrare dove sia lui, la sua chit-arra o la sua religione; suonare con lui è meraviglioso. tutto è più chiaro e lumin-0so: ricordo con piacere la primissima formazione dei Colosseum dove alla chitarra avevamo il grande McLaughlin. O Come mai oggi due musicisti come te e Ollie Halsall, spesso inquadrati nel moviment del jazz d'avanguardia 'inglese, fanno del rock? R Tu probabilmente accenni ad una certa crisi inventiva, a un certo commercialism0 che pervade oggi la scena inglese e che mi pare superfluo negare; ma a parte ciò il musicista di oggi deve avere ben presente le esigenze del pubblico: ieri volevano gli a solo dei Colos- ,seum, oggi vogliono comunicare, saltare insieme ai musicisti. E il musicista ha questa necessità comunicativa, il diritto di compiere un'esperienza simile. Indubbiamente la nostra musica ogçii è ancora semplice ma vedrai che quando Ollie Inizierà a suonare anche piano, synt e vibrafono spunterà fuori qll'aicosa di molto interessante. O Per terminare vorrei sapere con quale spirito affronti il pubblico. R Sono sì molto teso e nervoso ma in fin dei c-0nti cerco soltanto di essere me stesso: al pubblico offro semplicemente questa mia immagine autentica e mi considero molto fortunato nel vedere quanto il mio io si-a gradito al pubblico. La figura del percussionista, del batterista compositore si affaccia dietro il rock, il contemporaneo, •il jazz e probabilmente sarà la fine della stirpe di Hiseman: ma non è detto che un giorno, conquistati da queste nuove forme, ci incontreremo nuovamente davanti al rullare delle casse, alle bacchette volanti del caro, •vecchio•, Jon Hiseman. Marco Ferranti Ringraziamo per l'aiuto fornitoci nell'intervist-a PepPQ Del Conte, Ollie Halsall, Angel.o Vaggi e Tre Bicchieri Di Latte. 27
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==