TERRY RILEY il suono • 1n paradiso Questo breve articolo non ha la pretesa di essere uno studio approfondito della musica e della figura di Terry Riley, ma è invece soltanto una presentazione, semplice e programmatica, di un personaggio a cui ci si deve accostare poco per volta, fino ad esserne completamente ammaliati. E' evidente che dopo questo primo breve incontro con l'artista, faremo seguire nei prossimi mesi uno studio più completo e più vasto. La musica di Terry Riley sfugge a una precisa classificazione, anche se sono stati coniati termini come « dodecafonia seriale», che nulla dicono soprattutto al giovane appassionato di pop che volesse accostarsi ad essa. Mantenendoci sulla falsariga di Daniel Caux, il più entusiasta divulgatore di Riley in Europa, diremo che la musica dell'artista americano apre la sensibilità occidentale al fascino delle figure sonore che si ripetono a intervalli regolari nel corso di lunghi spazi di tempo. Ma ecco le parole di Caux: « Fresca, volta verso la felicità che irradia una gioia mista a una segreta nostalgia, (la musica di Riley) è tutto il contrario di un'arte da laboratorio, e tutto avviene alla fine come se l'impiego delle ripetizioni non avesse altro scopo che quello di ipnotizzare l'ascoltatore per riportare la sua percezione ad uno stato di innocenza». Alcuni di coloro che amano la musica di Riley paragonano talvolta le loro audizioni ad una specie di sogno con delle sensazioni inquietanti, come
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