la Libertà - anno I - n. 30 - 20 novembre 1927

ANNO 1° - NO 30 cc L'esule non è un disertore che fugge dal campo per pau– ra della morte, è un soldato che si ritira dietro i ripari per continuare a combattere il ne– mico». Un Numero : 0.40 li Gran Consiglio fascista ha defraudato gli italiani de– gli ultimi diritti. F. CRISPI ... nel 13511. GIORNALE DELLA CONCENTR4ZIONE ANTIFASCISTA Ma un popolo che non ha diritti nello Staio, non ha nep– pi:re doveri verso lo Stato. •••~Allo ,ommoRE Il Il O I R E z J O N E E A M M l N I S T R A Z l O N E ABBONAMENTI ) ~: ~~ ~:::::.:::·. :::::::::· ~~ \:: ~~ ~: PARIGI 20 NOVEMBRE 1927 50, Ruc Labat, 50. PARIS (18' An') - Telefono: Bolzoris 25-99 l!:::=============~E~S;;,T~ER~O~::::• ::'::L: D::0:;P:;P;:10::::======:!!::==============::;::====~=======::!!:======'=L=G=IO::R=:N:=A:L:E=S::I :;P;:U::B: ;B:=L ::!C:;A:::::L ;A::::: IL FASCISMO ABOLISCE PARLAMENTO E SUFFRAGIO UNIVERSALE aggiungono e non tolgono nulla alla si· luif!!;~~iie~~izs~:o p:Òn ,!~~'lil~~~~s~~ ttoricamente eSSQ1,•ince,•a nella misu– ra in. cui, ·smobilitzandosi, liberando~i , della. ~na 1Ja.rdatur3idi guerra, si fondeYa col p•sc-h ne diveniva la espl'e~~ione spon,lonea. Esso 110. dovuto invece but– tero la skada in,ersa. 11 fascismo ha r LACONCENTRAZIONE RISPONDE ALGRAN CONSIGLIO LANAZIONE ESPOSSESSATA DEGLI ULTIMI D RITTI IL COMJJ',\TO DET.,LA « CO;YCE!\'J'RAZIONE AN1'1PASC/STA 11',IL /A.YA » v-isla la 'delibcra:;iofle 10 corrente del <( Gmn Consi9li.o Pascisl(L 11, or– r,ano e padrone ul tempo stesso deL Governo Fascista, con la quale .si ten– ta si inganno1"e tma i:olt<r, di Jìitft l'o7Ji– nione fotcl'na:::ionale, facendo 1Tede.re alla possibilità, di un qualsiasi .~isle– ma elettorale in u,ui na:ione domi– nala dalla violen:;a sistematica e dalle bande armai.e ; constala la ignobile {erse., COn cui il re9ime si fa bt)f{e dello, supposta crcduliliL delle na.:;ioni civili; proclama. che la an11w1ciata <( ri– fo1·ma della rappresentan;a .na:::io- nale >> - consacra:::ione con{ essa.fa del presente mostruoso n stato di fat– to 11 - non è alfl'o che ·L'abolizione definili'1;a, per legge, non 9ià, come fu scrillo, del suffragio miiversale - faticosa. conq11ista di me:;:::osecolo di ~~,~~i:l 1!~;.:to j~a;~n~aSi~n~i~~~~~ politico, f]W, del resto sopJJresso. i1l fatto, d,al letro1·e gocc1'11ati1;0e dalle scellerate legr,i di ecce:::ione. Jnfatli la slrombaz.:;ala (( rifor-:ma 11 san:;iona quanto ser;ue: 1) l'annullamenlo - proclamalo i– di ogni pal'iilo politico, di ogni libera competi.:;ionc di idee e 1U interessi; la ilrammissibilità assoluta (in o– m.aggio al motto lotalflario: 1.( l'Ila-_ lia lllil<L e soltanto ai fa~ctslt n) dt ogni oj>posi:::ionelegale, ossia del salo fei·reno sul quale il conr:elto di elc– ::;:ionecon.servi un sir,nificalo :· ~on– feMionc palese, da ])arte del r<:!Jime, del convincimento rhe qualrtnque op– posi:::fone legale, che poi.esse l!bera– mente svolgersi, lo . sr,~=~r~bbe via im1J1,-çà(atamente :9nomn,2w,san,ien– tc,. àqlla vita. e dalla storut; ·i) la· cOnSe~Jla. 1. dell'Italia al ~6lo (e parti"lQi, fascista. n :· il q.ttalo, por_ lc;i .~ùa organi:;:;a.:;ione armala, peì gi!,l– ramenlo di supina fedeltà al regime e per·il diviéto al costitufrsi cli ogni altro partito - concorrente è la nega– ::;it,ncin pieno del fallo e del conceUn :~.:;;~1:i~rtjf )~n~ 11 :i~itr~!!a 2 :;~~~i;: l);cssione di un popolo ; 3) la consegu~nlc. in~!eggibilità di chiunque no11sia grnd1ca~o 1 dal G(!– ,·erno, di sicura fede fascista ; os~1a dei 1101,;e decimi almeno della, ~a.:;w– nc. E' falla 1·isei-ca per alcuni ele– menti - da determinar$i - utili e 9radili al fascismo ! 4) la nomina de}la fn!ura ~ssem– blca (di cui non $t' 11rec1sano t com– pili/) esclusivamente ad opera del Governo. La facollà data apparentemente ai cosidetli Sindacali (organi a11~h'~ssi del Governo) di proporre - ntental-: ll'o ·che di vroporre - u!1a po"t.e llet nomi dei fuluri dcp11talt, non ,~ r:he una 'miserabile truffo, $/.ante la fa.– col/ii 1>rudentemen_te n~erbata al Gran. Consiglio, OS$ta al ~overno <fc precau:;ioni no?t ~ono mai lr~pf!e . )? di rivedere, ehmma.re ~ :SQ$l_tlmre ~ nomi da essi p1·01)()slt.I Sindacalt sono ~onsiderali minorcnn~ e pro– clmnati <( incapaci alla funzione_ el:t– torale )), E' cosl solennemente d1ch1a– -ralu il fallimento di ciò che_ doveva costituire il fondamento e tl nuovo contenuto ·del futuro << Sfato corpora- tit.~ tr,:~~fi;i·one di og!li •eft~ltiva votazione popolal'e .. J.,a l~sta det de– putati p,-oclamata del f.:overno, es– sendo' unica e,t in11!1 'ula.bi?e - sen:.a alcuna possibilità sta dt Ltste .con~or- nli sia di mu.ta ::;ione o soslttu:::wne ; 1~ n~mi _ ;; elci/a _di fallo all'alto stesso della presenta.:;ione. ~ ann,un– ciata « cola.3ione n aon sa_rache l ac– clamazione forzala: stupida e super– flua parata, 1,ltima men:;ogna a co– ronamento tlel sistema. . n COMITATO DEU,A CONCEN– TRAZ/OJVJ, AN1'11',iSC/STA dcnu_n– ::::ia ll'opinione pubblica rnterna:;io– nale il mwvn delitto e la nuova frode del ,·cgime f(v~cislo, che, $posses$an– do definilivmne11lc .. e pe!' l.e.1ge l~ na:;ione ilolia.na at ogm diritto dt controllo e cli inflllen:::a sul. (?oveni~, scioglie i citladin.i, lram<fla~t t~ urv1, da ogni dovete dt obbcd~en ..a , str~1)– pa agli Jtoliani l!J.~atria;. sopp~tme tulle le {or:;e, che,. in ogm no::;t~~e.r danno valoi·e, con.s1stenz~ e s!a.b1ltta alle" leggi dello Stato e ai palli tnler-: na:::ionali ; instaura un. Governo d1 · guer1·a civile in permancn:.~; e. fa 'a.elfltalia uf {foia.le un 1Jericolo tn1- mincnle e immanente per la paa intcrna:;ionale e per la civiltà del– l'Europa. Parigi, iJ novembre 192i. « Dé~ormais, il n'est plus pcrmis de comparcr la dictature soviétiquc au régimc fasciste, la première ayant consel'\·é aux masses un ccrtain droit dc parole, le second faisant table r:ise des qua.rantc miUions d:-ltaliens )>, La Volonté. t STATO C NTRO NAZIONE Dobbiamo al Gran Consiglio fascisla una nuova riforma del Parlamento. Se ne parlava. da due anni. Se ne era ac– cennato in discorsi del <(duce)) e dei mi– nisfri. Gli alti gerarchi ne facevano da tempo oggeMo de11e loro concioni. Do– veva essere la consacrazione illternazio– nale del fascismo. 'l'uUi avrebbero do– vuto !'eslare attoniti di fronte al nuovo miracolo. Quando finalmente la montagna ha partorito, s'è dovuto constata.re che il neonato è un topo, un topolino moslruo– sello rhc ha. fatto storcere ·la bocca per.– lìno ai più prossimi parenti. In sostanza. la rifol'ma. fascista 'del Parlamento si riduce alla soppressione del Pal'!ameHlo, così come la riforma elettorale si traduce nella soppressione delle elezioni. C'era bisogno d'una legge per questo ? C'era bisogno, sopratutto, di 1nfasli– dire.. l'universo <:on ,1a storia, e le storie, sullo Stato sindacale Z . .. Que~la.Oello Stato sindacale. sarà. s!a-~ la. una delle truffe più geniali .del re- gime. . Da anni se ne parla e se ne scrive, sfruttando le avversioni che inconlra il ~~~~mc°e p~~a:~Wtr!o~fa1JsfNi ~t1!~1l~ inadatto alla reale rappre~en1anza .de– gli interessi dello Stato e s~ruttando J_a, !ìducia dei produtto1·i (operai o.padr:onQ di poter essere meg~io tutelali C: ~1fes1 in uno Stato che abbia le sue rad1c1 nel– le rigoglio~c for7:e dei. ~indacati invece <:he in quelle dei Parlil1. . l\fa gira e ri~_ira ui:io Staio de:mo?rah– co che sia a regime d1democrnz1a diretta o Che sia a règime ra.ppr.esenlalivo, che sia parlamentare o ~he S!a sindaca!e, sempre ha. da essere rnvcsltto del potere dalla fiducia. popolare, espres.3a hbei;.1- mente attraverso le elezioni ; sempre ha da dipendere da questa fiducia ; sem– pre ha da sotlomettersi al controllo d?l Parlamento, dei Sindacali, della. pubb!r– ca opinione, Se la sceglie e se la elegge, sta bene, ma resta, per finzione un collec-io ed un dirilto di voto. .., Per il collegio le simpatie del regime sono cadute stavolta sul coJlc!rio unico nazionale, dopo essere passate, ilei breve corso d 1 11Il Juslro, dalla legge rnaggiori– faria Acerbo alla legge. Federzoni (col– legio uninominale), proposta e varata in })iena. tragedia matteolliana, col dja– bolico pensiero che esse potesse fun– zionare da specchio per: le allodole del– PAxentino. Sul dirillo di ,,oto la. formula usala non e delle pili chiare, ma l'inlerpr('fa– v.;ione non è dubbia : ,·otcranno solo i fascisti. Dice info.lli il parngrJ.fo 7 : ,< ll diritto di volo non sarò. dato al cilfadino indifl'erenziale, secondo il vecchio si– stema del sulfl'agio universale democ1·a– tico, ma soltanto a coloro che sulla b.13c dei contributi sindacali dimostreranno di es:;ere elemcnfi attivi della Yila della Kazione, nonchè: ad altre calegorie (qua.– li?) che la legge sulla. disciplina giuri– dica. {lei conlratti collettivi non ha. con– lemplati, ma cbe puri; !>ODO ùfih alla. col• lettività nazionale». 11 paragrafo 8 precisa. che si YOlerà. per simbolo, così che neppure gli elct– lori fascisti an·anno facoltà. di scelta dei loro rappresentanti. 11 p"ar:igl'afo 12 consacra il nuovo pa– tel'acchio fra ~1ussolini e la Corona. li dittatore anà la sua Camera. il re si tiene il suo Senato, forse pe1:darsi l'il– lusione di non essei·e una pura e sem– plice marionetta. Cosl scella, cosl elella, che co::a fari!., che cosa sarà la Camera. di domani Y :\1istero ! Il pal'agrafo il ci apprende che (( i compiti specifici dell'Assemblea saranno pi•ecisali in un secondo tempo>). Conclusione : camera scelta dal Gove!'no, eletla da.! Governo, Camera ~euia funzioni. ~~6°u 8 p1o df.~iu~l1~~h~ua~;~~ ~; ~aj~ 11 e~~ ~ della. marcia su Roma ; ha bisogno oggi di una polizia che è cinque volte la po– lizitLdel- 1024-2:5 {U1pieno affa-ire ~lal– teoU~. · ·molte in galera, condanna al conf~• obbliga all'esilio, oggi, dopo cin e anni da che ò al -potere, dopo un ann dall'applica1ione delle le~gi ecr,e– :.r.ionali, un nume,·o cnol'mc dr avver– sari. ~iilizia, polizia, prigioni s'accresco– no io progressione geometrica come la disoccupa~ione, la miseria, la fame. Ed ecco come l'opposizione di noi, vin!i e disper::i, ,•ince a sua ,·olla._ . Vin,·c gcnrralizzando l'oppos1z1one, \·ihce obbligando i! regime a comportar– si ·come un esernilo di occupazione, ,,in• cc· cpslringendo l\lu::;solini ad imprime- 1·e a lutti i suoi alti il sigillo della sopraf– fazionr. Il J'('gime dura solo a. palio di molli– ì)!icarc la. rcpres.:)iOJ1.c. ) fa vi è un l!m!fc oltre il ouale non s1 va. e questo l1m1tc non è pii:t mollo lontano. . . Quanto pi\J forte sarebbe ~,11;1ssohn1, qua2fa pi~ ~--Jid~M\2!'ebbc .i) !asc1smo, se a.vendo bisogno di meno baionette, di meno prigioni, di meno tribunali, po– tesse porre a fondamrnto di _una qual– ~i\'oglia rappresentan~a naz1.?nale.. la. libertà ; se votes~e allrn;~re hnYe_shlu: 1·a. del potere e dell'autonta non dai su?1 ~vherani ma. del popolo; se potesse sh– dare i suoi an·e1·sari a lotta apel'la e tea i<'. Allora. sollunlo noi saremmo vcra– menlc dei Yinti. Pe1· ora a.::sistiamo, senza sorpresa: (e s<'nza dubitai·e dell'a,·,·enirc). ai ,·Jni ltmlalivi della dittatura di mettersi in armonia con le leggi della conviveuz_a. ridle, allravcrso riforme pal'lamenbr1- 1,·ucco e attraver5o amnislie-lrucf"o co– me quella che si annuncia per. Ì\atale. In verit.à il distncco fra dittatura e paese si fa sempr1: pii, _prof ~n.do . . . ljn popolo spogha.to d1 Lutti r suoi d1- ..,_*,_ l'itli. non h:i. nessun dovei·e. Inùignars·i? Questa è la gravissin:ia. coi:istat<!-z!O!le 'l'utto ciò e;he aYviene è nella logica che !-i impone mentre il 1-cg1me 1111zia, del fascismo e della situazione ; è nella fra. bad.:anali e repressioni, il suo VI logica anche della nostra opposizione. anno di Yila con una sedi.cente riforma •. ~ ~!2:~~e, _d_t~e- ~e!§!, :e~~~ 2~~~i!.!12!' •• ~~ ~: :!f f ~e_s;~ ~2_n_z:. ~~!1.?!1;~e.: •• •••. Autorità e libertà, lungi dalt=essere ter– mini cont.rnddilori, sono fermini inte- grativi, IDI). l'au,torifi\ ri~ret,la la li~e,.là -u· N'~ES~LO.SIO~. OMìALCONTENTO·_, e n.e.dC..l'iYa.~ çonyi,..i,0)1$&~-non. ~1!.. . l'isu).tante di una conc(ui'aln ma.·dèl r:on;- s8ns0, qtiarldo sia delegazione di poteri, non imposizione. . .. Fuori di queste garanzie non e e che l'arbitrio della ditta.tura. Sempre noi contestammo che lo Staio !~~g:cd~~ V~~~1:~ii~e;:;;~n;e~~~~z~~i regime fasci~la non ci sono sindacJ.ti ma. una burocrazia ~indacalc investita delle sue funzioni dal regime sle55o ; secondo, pcrch~ lo Sla_lo.sìn~acale pre.– suppone dei Srndacall h.ber1, possenti, nei quali si concentri la \'lla stessa dello Stato e delle cui matricl si esprimano gli elementi direttivi dello Sia!o, Il contrario cioè dell'aulomah::mo fa– scista. La prova oggi la fa il Gran Co~siglio, nell'alto in cui, accinlosi alln. riforma g:11 1 :~~~~a;i~d;~~fc~l~~~t~eco~~~;~as!d~s~ il potere supremo di scegliere e di eleg– gere i .deputali di domani. .. Per lo appunto. La decisione del ~ran Consiglio, che il mjnistro Roc~ è inca– ricato di tra.durre in legge dello Sta.lo, praticamente e giurid.icamc~t~ srode?la il paese (organizzalo tn pnrhti o rn.s_rn– dacali) del diritto di voto.e questo dmlto riserva al regime. Peggio dunque della nala-morla Assemblea Nazionale di de Rivera. di nomina regia ! Il paragrafo i• delle e< conclusioni 11 del Gran Consiglio, in maleria di '.app~e– sentnnza nazionale, consacra _las1tu~z1.o– ne di fatto esistente in Itaha, e c1oc : « annullamento di tuiti i partili politici avversi al fascismo ; esìstenza. di un solo partito 'politico in funzione di or:- gano de! Regime ,1. . Ecco dun'luc la codificaz.io~ e delle leggi d'eccezione, delle quali 1! pac5c, quasi unanime, reclama l'annullamento. li paragroJo ,secondo è suggerito dalla paura che le org3~izza~ioni ~indac3Ji riconosciute dal reg1me 1 ~ urqpriva.te C<:i– me sono di ogni 3u!onom1a, possano ri– serbare delle sorprese. Si afTrelli quin~i il Gran Consiglio a dire c~e n )a ~as_c1- stizzazione di queste organ1zzaz1om sm– dacali da.la la brevità del t~mpo tra– scorso' dalla loro istituzione aù ogs-i, 110_n consente di permcUere cl~e;esse s1 sos.11- luiscano in· funzlone pol1hca al parhto del regime, assumendo da.sole il compjlo della rappresentanza nazionale. Si può concedere a loro di muovere soltanto un primo passo su questa via.,> .. Ed il primo passo-:- _loprec!sa 11pu!"l– lo ~ - consiste nel dmtlo (;:iht,come 11- Jusorio !) di presentare ~in cert? num<:ro di candidati. 1< Le grandi tred1c1orgamz– zazioni economiche, nollc quali si rac– coglie tutta la. massa dei produttori e dei lavoratori italiani. propongono al Gran Consiglio una aliquota. di candi– dati ohe star,\ stabilila )). Propongono, non impongono. Perchè il 1n1ragrafo lt stabilisce : ~Il.Gran Con– siglio rivede quesli candidali e~ even: lua!r.1enle ne elimina, pPr a~31curars1 che ognuno di essi sia di sicura fcd0 fa– scisla n, .\ completare la. lisla pensa il Gran Consiglio (paragl'afo ;,). Ora siccome Gran Consiglio è ugu:dc ).tu.ssolini 1 cosi ceco stabililo per una legsre fascista. che avrà. i sigilli c l3 firDla del re tostitu~ionalc, che ~lussolini si scrglic e si elegge la Camera. Quindicimila overai tessili in sciopero • Gravi incidenti Due morti?. Giunge nolizia solo ora claLegnano (_:'1.1.i- ~~o~a~~e J~~~~ ~\~;\~?~,LiC~~~l:~~•;!~U~u\1~ 13r8.te i n' seguito ad una "sp!osionc di mal– contenlo determinata dalle mi~e1·cvolicon– dizioni economiche delle opetaie e degli operai addetti ai ncmcro.:i .s~ob.ilimenti di tessitura della plaga. condmon! rel?cn– temente uggruvatc da una nuova r1duz10ne di salari. mini. TIgiorno dopo le operaie si sono pre– sentale al lavoro persist.e!tdO nell_oscio– pero bianco, mcnlrc il movlJ!!ClllO s1 esten– deva a lutl~1la plaga. Da )filano e da Va: rese e da Como giunsero molti rinforzi d1 carabinieri e poliziolli. Numerosi incidenlj avvcnne1.·oalla partenza dei treni op':?ra1 tra i lavoratori che cantavano (< Bandrnra llo::sa,, e forza pubblic,1. Pare che una centuria dolla Milizia mobililata Si sia ri– fiutala di caricare i ùimostranti. {Questa L'cpicentro del movimento è I~ s!aùili- noth:ia però non è confermata.) A questo mento Cuntoni. un grande colon1nc10 che punto purtroppo le notir.ie divengono .con– occupa miglirùa di opera.i. Tn co1~cii.doni fuse e contradaitorie. Si sa di molle d1mo– normali di lavoro le operaie hanno in con- sll'.\zio11ial canto degli inni proletari e di segna tre l"lai coi qu.:Jli producono. un curi:::he della 110lizia.Si afferma che du– cerlo numero di pezze <.htessuto che viene ranle una di queste repressioni un ope– pngalo in ragione di Ire lire la pezz.a.N~- raio wnne colpilo a morte Ja un colpo di g-li ultimi giorni di. otlobl'e la materla pr1: moschetto dei carobinieri i:: mollissimi al– ma. fornita era cost scadente che contmu1 la:i feriti. Di cerio s.i sa che vennero ef– fermi avvenivano nei telrii. t:mto che le r.-1luati mollissimi 3rresti di oper3i les– oprraie no'n potovnno attendere a più di :.-ili cd anche dei sospetti politici (sociali– duf'. verlendo cos.l diminuito nssni il pro- sti e.comunisti) dei divorsi paesi. Si affer– dotto del loro hlvoro. Inoltre. in seguilo ma con insistenza che u~rnclonna incinta, ad accordi intervennut i tra la (\itla e le in seguito ai maltrattamenti subiti, sa– Corporaz1om fasciste 11prezzo d1 lnc lio rebbe moria in carcere abo1·tendo.TImovi- fl~~ 81 ;} 1 olt~f~ 3 aò<l~~=toQ~~~~ntd~~JS(~~n~ 11 ~ :~~~~~Ci~~il1Ul~~e:~:in~o s:~~!fo PS~~ oci:-;: s.tala queil,l che ha fallo 1,aboccarc 11,a- giorni cd C terminalo sabalo 20 ollobre. f~m~;~.n;_~lc~;t:~~~c~~ll~gvj~;~ri~\a~ 01 ~~ bi:~c~ 1 ~d~ 1 ~~I~ d:?~iii~pe~1id~~los~t~gr,i;~ ~::ec;~~d~ r~gf:.~ 11 1 ' 0 s0Wd:;ii&e 1 Sctla~~o~ I ~~~~~~t~tac 1 ~1r1~~8 feri ~~~~\ici 1 ~1e11~ 3 ~~/i1~: - .. - .... ----- - .,.. -- - -- .. - - .. --- ----- ... - - - ---- .. --- .. -- .. - -- - .. --- - -- - - ... LARIYENDICAZIONI DELLA C.G.T. La Confedero:.io11eGenerale del Lavoro francese Jw formulato fo q1testi giorni il cahier delle sue rivc ..:!ico:.ioni. Essa con.sidera cke il problema capitale 1·esta <1uello(lel ritorno del vacsc ad una economia 11ormalc. In consc(Jitenza chiede : a) la stabiliz:;a:.ione monetaria; b) la riorgani;;:.o:.ione della pl'odu:.ionc e degli scambi .,;ecundofa f01·m1tla"mas- UW.\H JOVlfAt.:X. Segretario ciPllu ,;, t.ì. T. simo 'rii p,·odu:.i<mc1lcl minimo di _tempo e col ,na.~simosal<trio >). c) lo sv1ll,Jìpo dei cun·tl'atli collettivi; d) il riconoscimento co1npleto O.eidiritti simiacalc ; . e) l'istitu:ione tlel co11trollo operaio; f) la pai·tecipa:io11e dei lavoratori alla gestione delle imprese. La C. G. T. si. 1wo111mcia pc1· .la11a:.io11a- lizf~~t•1;;,p;;.~aa:.~~t: della legge sulle assi- cura:;io11isociali, lcg(Jc che dovrà essere completata ccm un progetto di assiciirç.– :.ionc confro Utdisocciipa:.ionc ~· ~= }\;~E~!~~o,~!s~~:/,~ ~~~~e o~i~:a/~Ji~ alle c,7)craiedel principio : u A lai·o1·0 s;– yuolc, eguale solai•io » ; .\ 0 Le vacan:r vaaatc ; 5° la 1·iorga11i:;:;a:.ionc delle is1}ezio11i sut lavoro e l'islitu:.ione di àclcyati pe,· la si– c11rr:;;;a del la11m·o : 6° /.,a rritificct <lclle co1wcm:ioni fotcr– na:.ionali ,~1tl lavoro. soprat1ttlo per ciò che co11ccr11i:: l lacc,ro delle donne e dei fa>1ci1tlli; 7" J.'eJ·lcnsio11ralle colo11ie llella leyi– sla:.ione dr/ lavoro; 8° l/istit11zio111: (li 1111a giurisdi:.ione ob– bligatoria rlei co11flillidel lavoro, olla qua– le partecipcrmmo ili mt1nero eguale i rav- 1;resc11tantidei sfodacati. IL MUSSOLINI ·DEL NORD A Riga s·i: tenuto un conyrcsso di pro– fu!fhi lil11ani che hanno formato il fro11tc 1mirt1 11cllo lolla contro la diltat1tra fa– scislll di Waldcnwl'as. li Congresso h(t votato una mo;io11cnella quale fa appello c,fla. fnterua:.io)iolc socia– lista. alla Lega df'i Diritti dell'Uomo, al– l'opiniouc mondiale. 1;e1·chèsi ùwii ùt Li– tu.a11iau,1a co111mi~sioned'inchiclita i,n- 11a1·:.ialc la quale possa fare un ,·apporto ;,{tlla situa:.ion,.:dei detenuti nelle p1·i!1im1i e 11ci camJ>i lii co,1centrame11toe siti .nas– ,o;ac:·i sc(J!liti.ull'insm-re:.ionc tli Toroahc11. l'r,· ci,) che eone( ,·ne l<t 11olilicu estera, il C(Jnf1ressoha constatato che la J>Olitica del Jhlssolini del. ,Yord ha consacrato l'isola– mento della Lituu.nfo, e provocato l'ostì/itù. di tutti gli.Stati confilla11ti. La nota della settimana I S Q LA M E NT Q LA CLEMENZA DEL G, DUCE " G ,:e1ti 0 r :i~!slislh~in!~n:znr;;~1~!~~~lo;h! Y.on . ftfu ssoli11i, <labuon crislian-0 com'è diventalo dalla marcia su Roma in poi, ci 1i.serva per il prossimo Natale, il ({ 9eueroso proposito 1, di 9ro.:::iarc un certo numero cli suoi avvel'sari. Secondo il Popolo d'ltalia il o duce ·n altuerebbc, nella fausta ricon·en:.a, e< un 1>iù.largo pi·ovvedimenlo di clemen:;a, esaminando i cc.si di taluni confinali che ne siano meritevoli ver ragioni di età, per precedenti 1wliti.ci c morali, pqr ~~1d!::inaiv~~ 0 ~c°,;~J~:tdi~:a~:1~fl!~::id~ di confino. una condolla tale da mo– strare 1m. leale ,·1n;vedimento )). - In altre parole : il 1( duce)) spia .o:e fra fr, follo delle suq ·vi:Jime, vi si1iqu.al– cu110 vronlo 11.capitolare, perchC vinto dolfclà. dai malanni fisiri, dalla mise– ria, dall<Ltencrr,::;ft e dalla pieLU.JJer i suoi cai·i e pN a,M11i o per costoro egli risctva lri ;,-w, rlr•men:,1, tJiit. feroce e più inumana clrllc stesse condan11<:che infligge il 1·1·ii>unale ,'ipecio/P. Nel medPsimo tempo in cui .i:;i pubblica questa noli..:.ia, chr nel pcn."ic,•o 1/ioholico dei ca]Ji fa.o:risti. dM;rebbe calmare la frrila=ione dell'npinic,n,· pubblica, ilalia– n~ ed inlcrna:;ionale, il Tribimale spe– ciale condanna a 18 rmni wi giovane comunista co{7Jr:·t1ledi al:er slompalo mi fogliello sovi;ci·sfro l' co,ula,ma alla stes– so pena la di lui iidan:;al<r. ptesso ld quale questi $lam.pali furt,M, sequestrali. A Milano li'C r.:illadini che viuvano onaai fuori delle lolle poliliche nelle quali, fo, altri tempi, portarono un'e– strema modcrazfone - l'a:,v. Bcrgmann, già presidente dcll'Associa:;ionc dei com– battenti, l'avv. (;11rbarp1i, democrai.ico radicale, l.'on. Pivano, combattente e r,iolilliano - sono arJ'estali, anch'e.ssi ]Jer cospira.:;ion<'. · DapperfuUo in Italia i nostri Corri– spondenti ci srg1wla110 - da 1'orino alla Sicilia. di.i,Trieste alla Sordeqna - 1ma intcnsifil·a:;iorw fit>l/a rr?prcSsionc, che va di pari passo r·cm la diminu:::ionc dei salari, l'ù,asprir.i::i del carc-vila e l'au– mento della. disoccupa.:;ionc. Ed ecco che al paese il 9uale reclama l'amnistia totale e faboli:.ione delle leg- 9i ecce:;ionali, Atttssolini fa annunciare che egli è rl.isJJOSlo a prendere in con.si– <iera.:;ioneil caso dei confinati « ra-vve– duti >i. AUrO Clic ravveduti I .E' il.-pacse intero~_che av.arifo <lalle -s1,te. il{u.~ioni, manifesta sempre più, riso– ·1ntame11(e ta sua cbllcra conlro la ditta- tura. · Le «grazie>) annunciate non mute– ranno la sihw:;ione e il grido che sale i~~tt~n:J:! Z ::~~e: officine sarà cl-Omani Aprile le 7Jrir1ioni ! Abolite le leggi ccce:.ionali 1 Sia libera la slam1>a ! Sia libera l'orf/Oltiz::;a:;ione ! E se il fa.çci.smo è forte come dice, ·eb– bene l'ora è venula in cui non dovrebbe temere di affrontare il giudizio del pae– se, sen:;a fare appello alle baionette del– la mili:;ia, ai poli:::iolti ed ai carcerieri. IL 9 TERMIDORO DELLARIVOLUZIONE RUSSA ? TROTSKY E' wi Chassez--croisez di significalo. evidente. il frallalo di aUean:::afranco-jugo5fo.– vo clte $i trascinava da 2-1- MCRi I: .Jlal~ : 0 :~ 0 ~~;-~r ; ! ;i~;rp~~ic~p~ :lcu~t ne a Tangeri. Se Mu.ssolini non avesse tJbbandonalo la line<Lsag!Jia degli accordi con I.a .Iu– goslavia che aveva ricevuto fo eredild ~~ 1i~;o~~o:,~ife i~~uf~ 9 :]s:re: 1?~:;: zo, come desiderava Briand. I due paesi nelle l<Jrorappresantan;e ufficiali .~i allontanano. Politica [lravida di -responsabilità. Viceversa il rr1.1Jfrimcmio del duca delle Pu!flie con Anna di Francia è stato ba– lord!lmenle bandito come l'allean:;a del fascismo col partito nwnarchico_ di Francia. T/arci1.:escovo di 1Yapoli, imbaro:;;ato, all'ultimi, momento non si C sentilo di prestarsi alla biso9na ed ha passalo i paramenti sacri a Monsignor Beccarin, che come cappellano della Gorle di Sa– voia ntm poteva a1,;crcscrupoli e hrnl'– dire le no:;:;edel fascismo italiano e del"' l'Aclion Française. lioL{:./:'f:t:io;r a~i,~::iz1:c 3a~f!top'~;~!~~ republ>lica.,w. per allearsi alla Francia monarchica. L<i Francia repubblicana appoggia la J119oslavia con un trallato che è ind11b– biamente di pace. ma che non manrht>– rà di imbaldan=irc le pretese ju[!O$lave nei Balcani. In principio, noi sianu:; sempre pcr– ple~si di fronte a lutti i lrallati partico– lari. il r,n·mo 1-isuUatodi una Società delle Na::;ioni do1;-rebbe essere quello di cci– tare tutti i lrcltali parlicolari, se non come .~lfLlui:;ioni.speciali dipendenti da– gli obblighi 9enerali della apparlenen:;a alla Societci.. Non i: per questo che. il trattalo di Ti– rana è staio dall'opinione demorralica del mondo 11eUamcnle condannalo? For– malmente, se l'Albania, o, per dire esal– tamcnlc, il $ILO tiranno Ahm.ed Zo{fu, vuole mellen•i 1>e1· quattrini sollo il pro– teltoralo dell'Italia fascista, nessuno po– trelJbc contcstarg!icuc il dirillo ; se non forse la Socielii delle 1\'a:;ioni,a cui l'Al– bania e l'Jtalitt appai·tengono. la quale potrebbe 9fodicare t'he per quc{fatlo ven– gono modificale le condi:;ioni generali della sicurezzci balcanica ed europeo. .Ma Mussolini, slaccatosi.dalla Jugo– slavia. slaccalo$i dalla Francia, si stacc(l anche· dallCL.S:Qeietàdelle ~a:.ioni. L'Jfolia è sola:.Sola cQii FAction Fran– çaise e la tribù dei 1·ealloli scoronali, sporsi per il mondo, cfte asJJCltcrnola..• Restaurazione dal fascismo. IL "TEMPS" E L'AVENTINO Lu turba degli scemi che tengono in Ila– lia ufficio di giornalisLi è contenta .della riforma parlamentare e batte le mam. All'estero la musica è dh·crsa. Dai gior– nali di sinistra - Quotidicn - :ii gior– nali di destra - Temvs - la constata– zione è unanime, che il paese è spogliato del diritto di voto. de~: 11 ~~~a<U:lo~?c ci}e Tfi'~f~o faèo~cfoWE 0 !i1\~ attuale stato c!i cose, tro\'iamo un errore che merita d'essere corrctlo. Scrive H giornale francese: e, Il Duce ama ripetere che l'avvento ùe1 Fascismo fu p1•oprio unn rivoluzione. Questa rivoluzione si è compiuta conlro ~~~~~n~-i~~z!,a'lfi;~~:~ 11 defb:OC~\~ ';f~n:~~~ Bisognò scegliere tra l'ordine fascista e il disordine comunista, lra la ditt.a1urn fa– scista e la dittatura proletal'ia. Non vi ern più posto per i parligiani della libertà e del regime parlamentare in una simile avventura. I pnl'titì politici che lenlaronu opporyìsi furoDO implaçnbilmente spa1.– zali via. D'ollronde essi provocarono I:\ loro propria disfalla allontanandosi dal Parlamento e rifiutando di collaborare con un Governo che a loro avviso si imponeva. al potere violando la costiLuzione. Quella che è stata chiumata la ritirata delle sini– stre sull'Aventino fu la colpa più grande che l'opposizione parlamentare nbbia commesso contro sò stessa. Infine, o fu questa forse la conseguenza più grave dì quell'errore di lallica, essa fece fallire tutti i tentativi di «normalizzazione" con la quale si voleva conciliare il popolo ita– liano con se stesso. Da quel momento 1:.~ rivoluzione fascista doveva o fallire o im– porsi totalmente· nell'implacabile logica. delle sue formule più assolute. » L'errore dell'.Avenlino non fu quello che appare allo scrillore france< :e.TI lentaI iYo co)1ciliazionista e collaborazionisln ù stato tentato in Ilalia fino dalla ì\fnreia su Ro– ma. Ad esso si opposero soltanto i wcia– listi. :\fa gli altri - i democratici, i libc- l,o, lolla fra Stalin e Trot:.ky è entrata ruli, i popolari - fecero tutto ciò che par– i1t una fase f'Slremomcnlc acuta. Trot;l;y ve loro necessario per normalizzare e co– c Zillovicf stanno pCI' essere espulsi dol stiluzionalizzarc il fasci;,mo. Dettero mi– partito comunista. « Qua,ulo ci avrete e- nistri, dettero voti e dall'ottobre del ':!:! sp11lsi. ha dello nell'ultimo suo discorso ull'aprile del '2·i, per un anno e mezzo, l'ex Presidente delta III lnternazio11ale, Ma la logica stessn dello cose vole,·a che non •1:;i resterà che cacciarci in prigione >J. ad una ad una, le forze collaborazioniste E fucilarci, forse lta J1c11sato Zinovie{. che vollero conservare u'na autonomia L'estrema vioten:;a della lotta, Clll11ii11ala ideule se non di azione, entrassero in con... in manifesla:.io,w. clamorose dnrantc le {e- flilto col regime. ste commemoratice del 10• anniversal'io, Q t· ir d d. ha follo rico1·dare il 9 termidoro dcll'.4.mio spa1~~s ~ ~~~ l~t~:~or:;.~/~ 5 ~? i:~ro~-~ d~i U della repubblica (2 7 luglio 1791a) fJUalldo gruppi in questione. s'ebbe Ja scnsazioti.c lfoùespicrrc fn 1 ·ovcsciato. il lenol'c in- che fossero subili invece che pl'O\'OCat i f1•cnaroe cominciò la rea:.io11cche doceva dai liberal-democratici. ì'ion ci furono t~fcf~01t.1:~~!,i~~lpo di Stalo bonapartista quindi conseguenze d'ordine decis:,l\·ouò, Ed Ùl vc1·ilà la scena 'del'ultimo discorso e~~t~ndne'ì~a~r:~!m.Peo~ltrc:~ ~~I i~a~~;. 110 più di T1·otzky, la violen-:;adelle passioni sca- Solo coll'.\venlmo l'opposizione italiana :;7{~l\ 11 ~~r;:i.,';;; 1 :.i~~~g~orr;oi;~~,~~r~m/:{l~ ::~t~se un carattere decisivo cd intransi- Convem;ione tcrmido•riana. .\llora il cohflillo si trovò tra<:ferito ne– Ma dov'è Robesvicrrc? Stalin o Trot:.l;y? ccssariamenle sul terreno C:.ella forata.~!us– E chi dei due inipel'sonifichc1·ù. il terrore? solini era il più forte e Yinsc. Si puOùiro Dov·è Uo(Jf'Spici i·r, ~ anzi che straYinse. Quella di 7'i·ot:.,..!fsi ri1;cfo sempre JJiù .,1a''.in~~ndoo slravince_ndopose. per un uettamcnfc come U11(, opposi:.ione di $11ii- <h,>mani pm o i:11cno pros~1mo,Je 1,;0)ldizi,1- ,ttra; è. pc1·conli1mare la similit11rli11c o1t n 1 stesse del riscalto delle forze sociaH.$l'é'J lrt 1·ivnlti:.io11c fra11ccse,la diSJ}eratadifesa e popolari. della J!ontaaiw. Cinque anni sono molli per oirnuno di Il molto tcrl'1bile di 1 ergm(l1ul · u fa noi singolarmente. che cosa sono iiella :::t 0 .. Fi~~~i1/,', 01 ;;~ ~~::iu:a~~::n:éal~~~:~.~t 1 w:~h: J"ÌL !~\.~~~rr~p~~~sirerùche l'Avenlino i m- m Rttss10 ;; I postò la sua battaglia cosl come sì doveu Ecco l'enigma angoscioso, c che la condusse 1~omc si poteva.

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