88 che vogliono limitare ad attribuire allo Stato le funzioni di un... azionista qualunque. Il problema della definizione dei compiti del dirigente dell'impresa socializzata. dei suoi rapporti cogli organi centrali. delle forme di controllo della sua attività e degli istituti che possono soddisfare l'esigenza dei lavoratori di affiancare l'opera del dirigente senza menomare la efficienza della direzione. è complesso: non cl periteremo di affrontarlo in queste poche oagine. Ci soffermeremo invece sulle ooinioni di coloro che ritengono antieconomica oani gestione statale se1iuendo ancora le tracce del pregevole lavoro dello Zappa. Giustamente afferma l'illustre Autore che • quando difetta l'autonomia della azienda manca la condizione prima di una gestione economicamente efficace • 12 e - noi aggiungiamo - manca soprattutto la possibilità di valutare. sia pure approssimativamente, la redditività dell'impresa, di rapportarla alla produttività delle altre, di formulare insomma quegli elementi di giudizio che sono indispensabili ad ogni piano economico sia esso individuale sia esso collettivo. Orbene sostiene lo Zappa • tutte le aziende di produzione, anche se costituite nella forma dell'ente autonomo o della società mista, sono subordinate al controllo governativo, tutte operano secondo I comandi del governo. tutte agiscono con dirigenti nomi• nati dal governo • u. Dirigenti che, secondo lo Zappa, sono preoccupati di ritornare graditi alle forze politiche che si alternano al potere, che si lasciano cioè guidare da • nocivi influssi politici • piuttosto che da fondati calcoli di convenienza economica. Ouindi non solo l'autonomia delle aziende pubbliche è mera apparenza, ma anche la loro economicità è sacrificata con un danno economico per tutte le categorie interessate. Non Ignoriamo che anche nel caso in cui la massima autonomia compatibile con le esigenze del piano economico viene assi• curata alle imprese socializzate i risultati economici di ciascuna di esse non sono nettamente distinguibili dai risultati delle altre imprese per quel nessi che uniscono le imprese costituenti uno stesso com• plesso finanziario e aventi organi economici e spesso anche tecnici comuni. Ma la stessa osservazione vale per ogni specie di cartello e di concentrazione finanziaria. A voler essere rigorosi, neppure per le Imprese private è possibile determinare. da un punto di vista sociale. risultati sperati, essendo sempre pili cospicui i costi che vengono sostenuti dallo Stato per servizi e la quota che awantaggia l'altra impresa. E poi, quali imprese riusciranno a sfuggire alle esigenze del progresso tecnico ed organizzativo che determinano nessi sempre pili stretti tra le varie imprese, quali imprese potranno salvare quell'autonomia che è ritenuta indispensabile perché I loro risultati possano assumere un significato concreto e non arbitrario? Altro motivo di antieconomicità della gestione delle imprese socializzate lo Zappa - come si è detto - individua nella indipendenza di esse dal dirigenti politici della nazione. Conseguenza di tale dipendenza sono i favoritismi, lo spirito burocratico, la tarda iniziativa dei dirigenti che preferirebbero adattarsi a compromessi e a ondeggiamenti piuttosto che urtare la suscettibilità dei propri superiori. Conseguenze sono i fini politici imposti alla gestione. Nell'accenna• re ai problemi che Il tema della socializ• zazione pone abbiamo riconosciuta la necessità di una sufficiente stabilità della politica economica. Non è In questa sede che dobbiamo discutere dell'evoluzione politica e delle riforme costituzionali che possono rendere ciò possibile. Ci basterà precisare che all'organo di controllo dell'economia responsabile verso il Parla• mento. dovrà essere assicurata una sufficiente indipendenza. La scelta dei dirigenti delle imprese e dei funzionari degli organi di controllo dovrebbe awenire In base a criteri tecnici e con sufficienti garanzie che assicurino punizioni e promozioni motivate soltanto da inefficienza o abilità economica. Con ciò non vogliamo ignorare che la presente burocrazia dello Stato italiano è un ostacolo non indifferente ad una pianificazione dell'economia. La corruzione che ha trovato vaste possibilità nel regime fascista è ormai una tentazione quasi generale per ogni organo amministrativo dello Stato. stimolata anche da motivi contingenti. Coloro che dovranno realizzare l'economia pianificata dovranno fare I conti col materiale che hanno a disposizione. Le Imprese la cui nazionalizzazione potrebbe essere benefica non è detto che possano essere, nell'attuale situazione, convenientemente assunte dallo Stato. E ciò, oltre che per la deficiente burocrazia e la necessità
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