giovane critica - n. 34/35/36 - primavera 1973

Il principio della libertà, applicato in senso assolutistico, porta fatalmente a distruggere l'eguaglianza, come viceversa il principio dell'eguaglianza applicato in senso assolutistico porta a distruggere la libertà. Questo ha dimostrato Giuseppe Ferrari, ed è effettivamente cosi. Qualche cosa di simile si può dire di una politica economica che sia esclusivamente, e insisto su questo esclusivamente, orientata allo scopo di far lavorare tutti i cittadini. Come si potrebbe realizzare tale scopo, se non attuando alcuni dei principi citati dall'onorevole Einaudi e per esempio: deportare masse di lavoratori da un luogo all'altro dello Stato? Si dirà allora: perché avete votato il diritto al lavoro? Avete fatto un'affermazione platonica? No, il riconoscimento di un diritto naturale dell'uomo al lavoro Implica Innanzi tutto per noi Il diritto di lavorare (quel diritto che il regime hitleriano ha negato agli ebrei) ed implica l'impegno dello Stato a promuovere tutte quelle condizioni (si intende compatibilmente ed in armonia col rispetto degli altri diritti naturali dei cittadini) affinché sia assicurato ad essi il lavoro e quindi l'esistenza. Questo è uno degli scopi, se si vuole anche il primo scopo, ma non l'unico scopo, non l'unico fra I fini sociali, di cui parla l'articolo 37. Si è parlato qui di piani che sono graditi all'onorevole Corblno e di piani che riuscirebbero graditi all'onorevole Pajetta. Noi non siamo contrari a ritenere che siano necessari anche dei plani economici formulati dagli organi pubblici, qualche cosa di pili e di diverso dal plano economico individuale, a cui ha fatto riferimento esplicito l'onorevole Einaudi. Noi non siamo affatto contrari, anzi desideriamo dei piani del tipo di quello Beveridge, ricordato stamattina dal collega Grieco; ma saremmo, per esempio, contrari a plani del tipo di quello quadriennale nazista, che cominciava proprio con questa affermazione: • Il cittadino tedesco ha Il diritto di pretendere che l'organizzazione statale del popolo trovi I mezzi e le vie per procurare lavoro al popolo •· Anche questo è stato un plano teso, almeno. teoricamente, a soddisfare Il diritto 57 al lavoro, ed a questo non siamo favorevoli. L'onorevole Nitti ha detto ieri che spesso falce e martello e aspersorio si son trovati d'accordo, alludendo ancora una volta a pretesi compromessi che sarebbero stati alla base del Titolo lii. Ora è bene ribadire che, se nella strada che intendiamo seguire c'incontriamo con altri che partono da punti diversi e che in un domani, forse non immediato, hanno mete diverse dalle nostre, noi non ci preoccupiamo e tanto meno ci dogliamo se possiamo insieme compiere qualche cosa di concreto o votare insieme una norma di legge. Ma, quando sulla nostra strada, l'incontro non avviene, serenamente cerchiamo con azione democratica di far prevalere il nostro punto di vista. Ed è per questo che, dopo aver votato ieri, anzi dopo aver promosso assieme ai comunisti e ai socialisti l'affermazione del diritto al lavoro e l'impegno della Repubblica a renderlo effettivo, votiamo oggi contro l'emendamento Montagnana che, pur non affermandolo esplicitamente, apre la strada alla pianificazione integrale dell'economia. (Applausi al centro). GIANNINI. Chiedo di parlare. PRESIDENTE. Ne ha la facoltà. GIANNINI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, noi dobbiamo essere e siamo molto grati sia ai presentatori dell'emendamento, sia agli altri onorevoli colleghi che hanno parlato, perché essi hanno aiutato e rafforzato la nostra tesi, cioè In sede costituzionale non si può discutere una legge sul lavoro, e confermata la giustezza della nostra Idea che di questo passo noi non arriveremo mai a finire i nostri lavori di costituenti entro il 24 giugno. Ciò premesso, desidero rassicurare l'onorevole Pajetta: noi non siamo affatto sorpresi dell'emendamento che è stato presentato dal partito comunista. Se slamo sorpresi di qualche cosa è che solamente adesso è venuto Il primo di quella serie di emendamenti che aspettavamo; e cosi pensiamo che I colleghi dell'estrema sinistra non saranno affatto sorpresi apprendendo che noi voteremo contro. (Commenti ■ sinistre). I problemi concreti sono una cosa e qui si tratta di problemi di principio. Ma, colpo

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