giovane critica - n. 34/35/36 - primavera 1973

36 salvaguardando gli interessi delle masse popolari. Noi vogliamo vincere e combattere l'inflazione, sf, ma senza che ciò significhi la morte di milioni di italiani, operai e impiegati. Per questo noi siamo stati i decisi fautori di una politica finanziaria rigida e nel Dicastero da noi mantenuto abbiamo cercato di organizzare gli uffici, di rendere il sistema piu produttivo, ciò che in parte ci è riuscito, di colpire i profittatori della congiuntura, di scremare gli alti redditi che sono i maggiori responsabili del processo inflazionistico. Perché quando noi oggi richiediamo ancora una volta che • la stabilità monetaria sia assicurata non solo da una migliore distribuzione del reddito ma da una energica politica fiscale •, quando chiediamo che si crei un fondo straordinario perché procuri I mezzi per fare la politica di emergenza sopra indicata, noi continuiamo nella nostra linea di politica economica. Rigida politica finanziaria Per questo noi ripetiamo la necessità della • confisca dei profitti di guerra, di regime, di speculazione, la necessità che si procurino altre entrate straordinarie e in modo particolare, si attui l'imposta straordinaria sul patrimonio •. Per questo noi non siamo contrari ad un prestito interno che abbia particolari caratteristiche affinché nessuno sfugga al dovere morale di contribuire, secondo le proprie sostanze alla ripresa economica del Paese. Per questo noi siamo favorevoli all'intervento del capitale straniero e ad un prestito estero. Con una rigida politica fiscale, accompagnata da una poi itica economica coordinata che tenda al controllo dei prezzi fondamentali e che da tanto tempo noi richiediamo, si raggiunge la possibilità di arginare l'inflazione. Questo noi dicevamo fin dall'inizio, da quando abbiamo potuto parlare liberamente nell'interesse del Paese. Noi abbiamo indicato ancora che oggi questa politica è realizzabile soltanto se essa viene affidata ad organismi popolari e democratici, i soli che nello sfacelo del vecchio stato italiano possano essere capaci di realizzare una politica di controllo. Occorre aver fiducia nelle forze popolari anche nel campo dell'economia. Questo abbiamo ripetuto e sostenuto nel nord per quel che riguardava Il reperimento ed Il blocco dei prodotti tessili, questo abbiamo ripetuto e sostenuto per quel che riguardava il controllo dei prezzi, questo abbiamo ripetuto e sostenuto per quel che riguarda la riorganizzazione finanziaria riuscendo a far approvare la legge istitutiva dei consigli e dei comitati tributari di elezione popolare. Programma triennale Evidentemente questa nostra politica quotidiana e di emergenza trae l'ispirazione non solo dalla situazione contingente, ma da una visione piu ampia del futuro. Del futuro vicino, che noi vediamo nel campo economico indicato dalla necessità di un programma triennale come • piano per la ricostruzione e riorganizzazione Industriale, agricola e finanziaria, piano da attuarsi con il concorso e la collaborazione dell'iniziativa privata sotto la direzione e il controllo dello Stato mediante l'utilizzazione in modo particolare dell'I.R.I. riorganizzato come ufficio centrale dell'industria controllata dallo Stato •. E' necessario anche nei piani Immediati della ricostruzione che questa avvenga con un coordinamento di tutte le attività sicché non si verifichi per esempio un disordinato accaparrarsi delle commesse statali per la ricostruzione. Una riconversione delle nostre industrie esige un coordinamento affinché non si verifichi una corsa verso determinati settori produttivi che verrebbero ad essere esuberanti ben presto nel mercato e a provocare una nuova crisi economica. Il problema del nostro futuro economico ed industriale è troppo grave e interessa tutto il Paese perché questo non sia studiato armonicamente e la sua attuazione non sia organizzata razionalmente. Riforme strutturali Queste misure accanto ad altre necessarie per favorire la ripresa dell'attività di ricostruzione edilizia e di bonifica con la risoluzione definitiva del grave problema del risarcimento e della liquidazione dei danni di guerra che dovrebbe avvenire secondo i principi sociali che ispirano tutta la nostra linea politica, dovrebbero essere premesse e nello stesso tempo risultato di una piu vasta opera di riforma in tutto il campo della nostra organizzazione economica: riforma tributaria • Ispirata al principio della semplificazione, unificazione

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==