occupazione di lavoratori, sia • diretta • che • indiretta •. Gli strumenti per poter dare forma concreta ad una vasta politica di opere pubbliche, nel quadro della politica della ricostruzione, in gran parte già esistono. Anzi tutto vi è il ministero dei lavori pubblici, coi suoi organi centrali (fra questi è necessario ricordare il consiglio centrale dei lavori pubblici) e periferici (prowedltorati regionali e uffici del genio civile); vi è poi Il ministero dell'agricoltura (direzione generale delle bonifiche), l'azienda autonoma della strada, il ministero dei trasporti e gli altri ministeri che trattano questioni economiche e sociali (lavoro, commercio estero, finanze, tesoro). Nel campo dell'industria edilizia gli strumenti di cui lo stato si può awalere sono gli istituti provinciali per le case popolari, l'istituto nazionale per le case degli impiegati dello stato e I vari istituti bancari, direttamente o indirettamente controllati dallo stato, che esercitano Il credito edilizio. Sia nel quadro della ricostruzione edilizia sia nel pili ampio quadro della ricostruzione del patrimonio pubblico, una funzione di primo plano spetta agli enti locali. Le distruzioni sono state cosi vaste che è Impossibile pensare che lo stato possa regolare dal centro, In tutti i particolari l'opera di ricostruzione. ' Affinché gli enti locali possano dare il loro contributo alla ricostruzione è necessario procedere al risarcimento delle loro finanze, oggi gravissimamente dissestate. Da un lato si tratta di accrescere le entrate tributarie degli enti locali: dall'altro si tratta di metterli in condizioni di poter ottenere agevolmente e In sempre pili larga misura prestiti sia da speciali organismi bancari pubblici. come la cassa depositi e prestiti ed Il consorzio di credito per le opere pubbliche, sia da altri organismi e consorzi bancari, sia da singoli privati. Il consorzio di credito per le opere pubbli• che si procura i fondi attraverso l'emissione ed il collocamento, sul mercato Interno e sui mercati esteri, di obbligazioni, e concede a enti locali, per l'esecuzione di opere pubbliche, mutui garantiti dalla cessione di annualità a carico dello stato o da delegazlonl di tributi di competenza .. JJ degli enti locali medesimi. (Un recente decreto ha autorizzato il consorzio a concedere mutui agli enti locali • per l'estinzione di passività di bilancio • : tale auto• rizzazione costituisce un ulteriore indice della gravità della situazione delle finanze locali). L'azione del consorzio è collegata a quella dell'istituto di credito per le imprese di pubblica utilità. Importanza assai maggiore ha la cassa depositi e prestiti, cui affluisce il cosi detto risparmio postale, il quale attualmente rappresenta circa un quinto del risparmio complessivo: nell'aprile scorso erano affluiti alla cassa circa 90 miliardi di lire. Quasi Il 90% dei fondi è stato impiegato dalla cassa nella concessione di prestiti al tesoro; il rimanente è stato in gran parte impiegato nella concessione ad enti locali, di mutui anche in tal caso garantiti dalla cessione di annualità a carico dello stato o da delegazioni di tributi. Già prima della guerra lo stato assorbiva una quota rilevante dei fondi della cassa: tale tendenza si è accentuata durante e dopo la guerra pel forti nuovi oneri. Nel considerare l'opportunità di invertire, a poco a poco, tale tendenza e di far defluire I fondi della cassa, sotto forma di mutui, agli enti locali, ci si trova di fronte al problema della distribuzione regionale dei mutui, per la soluzione del quale potrebbero guidare vari criteri: per esempio, secondo le necessità delle varie regioni, secondo l'apporto che esse danno, sotto forma di risparmio postale, alle disponibilità della stessa cassa, eccetera. E tale problema si ricollega all'altro, pili ampio, della distribuzione regionale delle opere pubbliche promosse e finanziate dallo stato.
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