174 trenta quaderni sui problemi econom1c1 delle regioni, di cui alcuni contengono semplici inventari delle opere necessarie, altri piani approssimativi, mentre uno, quello della Liguria, già presenta un piano regionale del tutto compiuto che può servire di modello. La formulazione economica e finanziaria del piano richiedeva invece uno studio generale. A essa ha accudito, quindi, la C.G.I.L. stessa, mediante l'opera dei suoi uffici economici, e si è poi dedicata la Conferenza economica nazionale che, verso la fine del lo scorso febbraio, ha concluso la ricognizione tecnica condotta in ogni regione e discusso. appunto, l'aspetto economico e finanziario del piano. Com'è ovvio. la sua risonanza le ha conferito un posto preminente nella formazione del piano medesimo, tuttavia il suo ufficio è stato essenzialmente politico. La sua virtu rappresentativa si palesò soprattutto nel momento in cui il prof. Alberto Breglia, dell'Università di Roma, impostò il dibattito sul problema del finanziamento, leggendo la sua relazione che. insieme con quella dell'ing. Riccardo Gramigna e del prof. Cesare Grinovero sulla bonifica, quella degli architetti Carlo Ceccucci. Ireneo Diotallevi e Franco Marescotti sul problema edilizio, e quella del prof. Henry Molinari, del Politecnico di Milano, sull'industria elettrica, formava l'ossatura dei dibattiti. Subito prima del prof. Breglia, aveva parlato l'on. Di Vittorio che aveva svolto una lunga relazione introduttiva, e, come di solito quando parla di problemi economici, le parole gli erano salite alle labbra cariche della sua personale conoscenza della fatica: sicché esse erano parse i gesti stessi del lavoro e i ragionamenti In cui si erano composte avevano lasciato scorgere in trasparenza la composizione di quei gesti nella penosa logica dei processi produttivi: dall'aratura, alla semina. alla mietitura tino al pane; dal taglio delle pietre, alla cottura dei mattoni. alla costruzione del muro, fino alla casa. Appena il prof. Breglia prese a parlare, tutta questa viva realtà umana disparve. Era il professore d'economia che Insegna dalla cattedra, si esprimeva con esattezza terminologica, con cura minuziosa: il suo discorso era gelido, non rispecchiava l'assillo del bisogno. Ma il segretario della C.G.I.L. e il professore universitario dicevano le stesse cose. L'insegnamento del lavoro e l'insegnamento dei libri coincidevano, il primo era il secondo arricchito di concretezza. Mentre le immagini suscitate da Di Vittorio impallidivano, al loro posto si disegnava fissata dalla scienza l'astratta concatenazione che le reggeva. Anche se la Conferenza nazionale avesse promosso soltanto questa testimonianza, sarebbe stata già molto fruttuosa. In realtà, la borghesia si difende ingegnandosi d'impedire che i lavoratori riuniscano le proprie conoscenze in una conoscenza via via piu larga delle attività a cui partecipano con atti ristretti: che salgano, cioè, dai problemi del salario e del mestiere. a quelli dei prezzi e dei costi, a quelli della azienda e dell'industria. a quelli generali del paese: e la Conferenza della C.G.I.L. ha testimoniato che tale difesa è ormai travolta anche in Italia. Ma è andata oltre: e non soltanto perché ha mostrato come il piano si stesse approssimando alla sua concreta formulazione in termini di opere da eseguire. Essa ha distrutto le riserve e le condanne che in nome della scienza economica erano state fatte alla proposta del la C.G.I.L. Questo è stato i I compito della relazione di Breglia e di tutti gli interventi che ha promosso da parte dei numerosi economisti convenuti, da Foa, a Steve, a Fortunato. a Pesenti, a Baldini, sino a Bàttara, il quale rappresentò la opposizione. In concreto, il problema del finanziamento è stato posto nei suoi veri termini scientifici: ossia è stato ricondotto al problema della produttività degli investimenti contemplati dal plano e a quello della disponibilità dei beni strumentali e di consumo necessaria a fronteggiare lo sviluppo della domanda che seguirebbe una forte riduzione della disoccupazione e che potrebbe promuovere un insopportabile aumento del prezzi. In altre parole, la Conferenza ha Individuato la vera difficoltà d'attuazione del plano nella necessità di soddisfare una maggior domanda, nel settore dei beni strumentall, per le esigenze del lavori da esso compresi e, nel settore del beni di consumo, per l'accresciuto potere d'acquisto del lavoratori rimessi In attività. Sicché
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==