oppure quando a difenderli prowedono già altre forze; tuttavia non è escluso che 11 grande complesso industriale, proprietario della Stampa, scorgesse nell'iniziativa della C.G.I.L. o in un'altra simile un vantaggio per sé e, quindi, la sostenesse. sperando di forzare Il Governo a farla sua, naturalmente disinfettandola da ogni germe pericoloso per la proprietà privata. La Fiat infatti troverebbe un notevole stimolo per i suoi affari nelle opere di bonifica e di miglioramento dei metodi di coltivazione contemplate dal piano della C.G.I.L., mentre nulla avrebbe da temere immediatamente dalla nazionalizzazione delle società elettriche. Viceversa il settimanale liberale Il Mondo, che. nei dibattiti in apparenza del tutto politici spesso assume posizioni liberamente critiche, di fronte al problema posto dall'iniziativa della C.G.I.L. si rifaceva senza esitare agli stessi giudizi enunziati dall'organo ufficiale del Partito democristiano, da un giornale reazionario come i I Corriere della Sera, e dai quotidiani economici legati alle confederazioni padronali come Il Globo, 24 Ore, Il Sole. Una cosf spontanea adesione a giudizi grossolani e vieti da parte di uomini che di solito eventualmente eccedono in sottigliezza critica non può essere spiegata se non si riconosce che, al di là della loro posizione spirituale. essi sono collegati agli interessi della classe di cui i loro maggiori hanno espresso l'Ideologia, oppure che, privi di ogni radice nell'economia, rimangono insensibili a tutti i piu sostanziosi problemi della vita. Comunque, I sindacati operai hanno persistito nel proposito di trasferire piu risolutamente la propria azione dal campo delle rivendicazioni salariali a quello della politica economica: hanno, quindi, affrontato Il compito di sviluppare e precisare Il Piano del lavoro, le cui linee direttrici erano state tracciate al Congresso di Genova. Era un compito nuovo, questo, per loro. Essi difatti dovevano Individuare quali opere effettive erano da Includersi nel plano e, insieme, apprestare la manovra finanziaria, Il complesso d'espedientl, che sarebbe stato necessario per prowedere agli Investimenti. Conviene soffermarsi a considerare, Innanzitutto, l'ampiezza e la difficoltà della prima parte di questo compito. In realtà, 173 le opere da includere nel piano erano da individuarsi In base al loro carattere pubblico. alla loro rispondenza ai biso~nl collettivi locali e, nel tempo stesso, ai bisogni collettivi del paese: e, se In ogni contrada, in ogni villaggio, c'è una conoscenza consuetudinaria dei bisogni collettivi, essa, In genere, si è formata ubbidendo allo stimolo degli interessi dominanti, se non altro per la maggior competenza tecnica ed economica che finora gli individui abbienti hanno avuto in confronto dei poveri. In quell'individua zione i sindacati non potevano, quindi, muovere da una conoscenza già valida per accrescerla, ma dovevano dappertutto rifarsi da capo, compiere una nuova ricognizione delle esigenze pubbliche alla luce di un nuovo concetto di pubblicità, o almeno criticare alla luce di questo nuovo concetto le vecchie nozioni per svuotarle del sedimento in esse lasciato dai particolari interessi della proprietà. In breve, si doveva acquisire una conoscenza originale delle concrete condizioni del paese: una conoscenza libera da ogni influsso borghese, una conoscenza proletaria. Perciò, questo sforzo conoscitivo non era solo la premessa tecnica dei piano: era in se stesso il primo atto esecutivo del piano, giacché è facendo che si conosce ed è conoscendo che si fa. I lavoratori. vale a dire. conoscendo che, per partecipare alla distribuzione del prodotto nella misura conforme alle loro aspirazioni, dovevano partecipare al lavoro direttivo della produzione, iniziavano questo lavoro e, nel compierlo, si arricchivano della competenza conforme ai loro interessi: concretamente, siffatto processo si attuava nella collaborazione fra operai e tecnici, professionisti, studiosi. Cosf a poco a poco, le frammentarie conoscenze dei problemi produttivi ed economici acquisite sotto l'assillo del bisogno e alla scuola del lavoro diretto da interessi altrui, si sono approfondite, allargate, composte in visioni minuziose e compiete dei problemi propri a ogni regione e all'intlero paese. Primi risultati e momenti decisivi di questo immenso sforzo di rinnovamento nella conoscenza del problemi collettivi, o meglio di liberazione di tale conoscenza dal vincoli borghesi. sono state le conferenze regionali sul plano della C.G.I.L., svoltesi attorno all'lnlzlo di quest'anno, e circa
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