giovane critica - n. 34/35/36 - primavera 1973

Agostinodegli Espinosa settembre 1950 Sviluppi eprospettivedel Piano del Lavoro Pubblicato su • Società•, a. VI, n. 3, 1950. La vasta e ormai permanente disoccupazione che grava sull'economia Italiana, denunziandone le intime manchevolezze, è effetto prima che causa, dell'esiguità e della distribuzione del reddito nazionale. Questo, difatti, è cosi esiguo che viene consumato nel soddisfacimento dei bisogni essenziali per una frazione tanto alta da lasciare una margine minimo per gl'investimenti e per I consumi voluttuari: di conseguenza, minimo è il ritmo di sviluppo dell'attrezzatura produttiva e delle possibilità d'occupazione. Inoltre. poiché il saggio d'incremento naturale della popolazione è elevato, tale ritmo di sviluppo tende a rallentare sempre plu. D'altra parte, crescendo la popolazione In misura maggiore del capitale, ossia dei beni strumentali, la combinazione del fattori della produzione nelle nostre fabbriche, a parità di altre circostanze, tende ad attuarsi secondo formule tecniche che ammettono un Impiego prevalente di lavoro: sicché I lavoratori non riescono a raggiungere un alto grado di produttività e le loro mercedi un livello dignitoso, mentre le fabbriche medesime producono a costi maggiori di quelli che altri procedimenti tecnici comporterebbero. Questa situazione reagisce, poi, sulle cause che la determinano e le esalta, perché, riducendo da un lato la capacità di penetrazione nel mercati esteri In dipendenza degli alti costi di produzione, dall'altro la capacità d'acquisto delle masse nazionali In dipendenza del basso livello del salari, fa si che Il richiamo del profitto, Il quale In regime capltallstlco è l'unico capace di attrarre Il capitale ad Investirsi, sia debole e raro: fa si, cioè, che nel capitalisti la propensionea spendere In consumi di lusso prevalgasulla propensionea Investiree, quindi,a causasempredel richiamodel 169 profitto, che, fra gli investimenti stessi,. quelli In iniziative dirette a produrre beni e servizi di lusso prevalgono sulle altre, utili secondo I bisogni delle masse. E non basta ancora. Gli investimenti ora definiti sono anche quelli che, generalmente, offrono, a parità di valore, minori opportunità d'impiego al lavoro, sicché essi pure reagiscono sulle cause che Il sollecitano e le esaltano. Per uscire da questo circolo sul quale ruota la nostra economia, impoverendo le masse e arricchendo di riflesso la ristretta, minoranza dei ricchi, non c'è che un mezzo, quello praticato dalle famiglie che vogliono prosperare. Occorre accrescere il risparmio e diminuire i consumi superflui. In concreto occorre sviluppare la nostra produttività: epperciò, essendo minima la disponibilità che abbiamo di beni essenziali, occorre eliminare tutti i consumi di lusso e lavorare di piu. Con la pianificazione, un simile sforzo sarebbe facile. Essa acconsente, difatti di riunire tutte le imprese in una sola che utilizza tutti i possibili fattori della produzione, partendo dal lavoro: sicché, adottandola, una volta assicurati i consumi essenziali di tutti i cittadini, si potrebbero adibire allo sviluppo dell'attrezzatura produttiva le energie esuberanti. D'altra parte, anche se il rendimento dell'unica nuova grande azienda risultasse inferiore a quello di talune delle aziende oggi in esercizio, perché queste, non sottostando all'obbligo d'impiegare una quantità fissa di lavoro, possono combinare I fattori della, produzione secondo i procedimenti tecnici piu redditizi tenuto conto del prezzi, di certo risulterebbe superiore alla media ponderata del rendimenti di tutte le aziende, perché l'eventuale regresso tecnico delle migliori sarebbe compensato dal progresso delle Imprese di fortuna con cui oltre due milioni di disoccupati si sforzano di rimanere in vita. La pianificazione, inoltre, estenderebbe all'lntiera attività produttiva quella relativa stabilità che certe aziende oggi si sforzano di ottenere, assicurandosi posizioni di monopolio o di quasi monopolio, e che, In parecchi casi, è Il presupposto economico del procedimenti tecnici plu progrediti, I quali, In genere, comportano forti lmmoblllzzl di capitale. In particolare, acconsentirebbe di allungare I tempi validi per Il calcolo del rendimenti e, quindi, faciliterebbe lo sviluppo dell'attrezzatura

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