timidezza degli investimenti privati in Italia e dei bisogni di ampie opere pubbliche, e infine della consistenza della proprietà attuale In industrie, una elevata quota di investimenti deve essere necessariamente investimento pubblico•. Ci sono possibilità di prestiti nella nostra situazione attuale? Prestiti interni? Prestiti esteri? A voi, singolarmente competenti in vari e singoli rami della nostra vita economica, la discussione e la risposta. Nel nostro bilancio statale figuravano ufficialmente, per lo scorso anno finanziarlo, 240 miliardi di lire per spese di indole militare; le spese di indole militare possono essere rivolte a fini bellici e a fini di polizia. Ciascuno di noi, ciascun privatissimo cittadino italiano comprende quanto assurda sarebbe una eventuale pretesa a volerci proporre fini di guerra quali che siano, nella enormità delle potenze militari mondiali che ora prevalgono. Possiamo sottrarre pane per un miraggio caro al cuore di molti di noi, poter cioè almeno difendere la nostra patria, la nostra casa? Riflettiamo. C'è l'altra parte di spese militari che è rivolta a fini di polizia; queste spese, se pure si ritenessero opportune da parte dei vari possibili governi, per se stesse sarebbero destinate a mostrare la loro inconsistenza, via via che la vita nazionale divenisse soddisfacente e cioè poggiasse su un'attività economica man mano crescente e cioè su una disoccupazione assorbita nell'attività di produzione. E lo stesso onere finanziario, che le attuali Imprese, siano considerate private siano considerate pubbliche, e addirittura insieme tutte le aziende pubbliche attualmente lamentano per dover mantenere e stipendiare e nel fatto sussidiare uomini esuberanti rispetto alla loro necessità di svolgimento, sarebbe via via alleviato quando l'attività produttiva crescesse In rigoglio. Guardare sena paraocchi la realtà E' opportuno, nell'attuale struttura della nostra economia, dirigere, pianificare gli Investimenti del privati, proibire che dati finanziamenti si dedichino a determinati fini? 147 Credo che realisticamente dobbiamo renderci conto che, ove una siffatta opera di impedimento o di coazione si svolgesse nel campo del tanti pullulanti investimenti privati, la reazione sarebbe quella che è sempre stata ed è nei periodi di minaccia alle singole scelte di Investimenti privati, data appunto una economia di tipo in gran parte privato. Cioè più che di dislocazione interna di investimenti dei privati capitali interni, si manifesterebbero disinvestimenti di tali capitali dall'interno e per vie, consentite o proibite che fossero, il loro rifugiarsi solo, se pur non il loro investirsi al! 'estero. E noi più che affrontare il problema di eventuali rinnovati disinvestimenti dall'interno, abbiamo il bisogno di auspicare, di allettare gli investimenti dall'esterno. Lo so. il ragionamento che i capitali interni male investiti, una volta investiti bene, produrrebbero tutte quelle successioni di benefici effetti sul reddito sociale ai quali ho fatto cenno dianzi, dovrebbe, se fossimo degli esseri puramente consequenziali, condurci a desiderare misure che ne rendessero possibile l'attuazione. Ma noi siamo consequenziali si, ma non abbiamo paraocchi verso la realtà nella quale viviamo. Per cui una siffatta pura consequenzialità sarebbe testardaggine, astrattezza. C'è tutta la zona degli investimenti pubblici, la quale nella nostra economia è amplissima e tutt'altro che soddisfacente e in cui, qualunque sia il colore politico del governo del nostro paese, non si può non agire secondo l'esclusivo punto di vista della convenienza pubblica, cioé civile, cioé sociale, cioè politica: appellativi tutti della scienza economica che cl sono stati tramandati dai suoi grandi cultori. E' dalla produzione derivante dagli investimenti dei quali sono responsabili i poteri pubblici in Italia, che sgorga e sgorgherà la possibilità del finanziamento stesso di essa. Non vi dico, non vi esemplifico nemmeno qui quali sono gli Investimenti dei quali la responsabilità In Italia risale e ricade sui pubbi icl poteri. Li conoscete e credo ne parlerete. Fuori da ogni preconcetto o pregiudizio di partito preso, abbiamo ciascuno di noi il diritto e Il dovere di pretendere che uno sia Il fine degli organi pubblici preposti agli
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