giovane critica - n. 34/35/36 - primavera 1973

134 l'emisfero occidentale a circa 545 milioni di dollari, mentre la bilancia con gli altri paesi non partecipanti cambierà da un deficit di circa 45 milioni di dollari nel primo anno ad un avanzo di piu di 200 milioni di dollari nell'ultimo anno. Non si attende che l'Italia riguadagni la favorevole bilancia prebellica nelle partite invisibili se non alla fine del programma di ripresa economica. Nei primi quindici mesi del programma, si prevede che le partite invisibili presentino un deficit di circa 105 milioni di dollari con l'emisfero occidentale. Nell'ultimo anno del programma si prevede che il deficit diminuirà di circa 17 milioni di dollari. Questo deficit è dovuto largamente al rovesciamento nella posizione dei trasporti marittimi in conseguenza delle perdite nel naviglio del periodo di guerra e - durante i primi anni del programma - alla necessità di importare dagli Stati Uniti, piuttosto che dai paesi contigui dell'Europa, forti quantitativi di merce fondamentale come il carbone. Il problema della bilancia dei pagamenti si risolve essenzialmente nel ridurre o coprire il deficit con l'emisfero occidentale. Bisogna senza dubbio incrementare Il mercato delle esportazioni tradizionali italiane verso gli Stati Uniti. Benché si sia previsto un raddoppiamento nelle esportazioni tra il 1948 e il 1952, Il deficit rimarrà sempre forte. L'America latina offre maggiori possibilità per le esportazioni italiane. Ma durante il periodo di ripresa economica l'Italia prevede di ottenere un avanzo nella bilancia dei pagamenti soltanto con I paesi non dell'emisfero occidentale, sia partecipanti sia non partecipanti al programma di ripresa economica. Nell'ultimo anno del programma, questo avanzo si prevede maggiore della metà dell'ammontare del deficit con l'emisfero occidentale. Ciò dimostra l'importanza di far sf che la valuta che l'Italia può ottenere a causa delle eccedenze a suo favore con i paesi non partecipanti all'emisfero occidentale, venga resa disponibile per colmare il deficit verso questi ultimi. b. Prospettive. Con la produzione agricola ai livelli prebellici e con la produzione industriale aumentata di circa un terzo in relazione all'anteguerra, secondo Il programma di ripresa economica per il 19511952. l'Italia potrà essere in grado di equilibrare i suoi conti internazionali senza speciali aiuti, con un livello di attività economica tale da concedere alla popolazione un modesto ma tollerabile, tenore di vita, il lento aumento. L'equilibrio si otterrà procurandosi i generi alimentari basilari e le materie prime dall'estero, contro le esportazioni di tessili, frutta e verdura. e un maggiore quantitativo di macchinario, automezzi ed altri prodotti del! 'industria meccanica. Il turismo darà il nuovo contributo sostanziale all'economia italiana, e cosi pure le rimesse degli emigranti quando i lavoratori italiani potranno emigrare in gran numero. La domanda di esportazione di molti beni e servizi italiani è molto elastica. l'Italia, pertanto ha grande necessità che il livello di reddito mondiale sia alto e stabile. E' piuttosto improbabile che l'Italia possa raggiungere una posizione di equilibrio nella bilancia dei pagamenti con gli Stati Uniti, ma si può aumentare l'avanzo con numerose altre aree, compresi certi paesi dell'Europa e dell'Asia e dell'Africa. Inoltre, una Italia stabile e relativamente prospera può attirare l'investimento di capitali a causa dei sistemi moderni di trasporto, dell'abbondante e Intelligente mano d'opera e del facile accesso ai mercati mondiali; anche nella migliore delle prospettive, tuttavia, l'equilibrio della bilancia dei pagamenti italiana rimarrà sempre un punto molto delicato. Dipenderà da una sostanziale prosperità all'estero, da un continuo flusso di rifornimenti importanti e dalla volontà dei paesi esteri di ricevere parte della mano d'opera eccedente italiana. L'Industrializzazione all'estero, rlchlederil una continua ricerca di nuovi mercati e di nuovi flussi di prodotti esportabili. Anche se vi sarà qualche sbocco per l'emigrazione la pressione demografica continuerà a gravare sulle scarse risorse disponibili per la produzione di beni di consumo, per l'espansione, industriale ed il miglioramento dell'agricoltura necessari a sostenere la popolazione in aumento. l'energia con cui il popolo italiano ha dimostrato di riprendersi dalla profondità senza precedenti in cui l'economia era

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