facendo propria la tesi anglo-francese, e mostrando di ignorare l'impostazione di Molotov, ha chiaramente rivelato, malgrado la servile cortina fumogena del due compari, che cosa intendesse·con la sua proposta del • Piano Marshall •: il programmato asservimento dell'Europa agli Interessi del capitalismo statunitense. I signori Bevin e Bidault prendendo la strada della • pianificazione • si sono accollati, infatti, una responsabilità, che, senza retorica, può esser definita capitale. Non è diffiicle infatti comprendere che, avendo ormai il mercato mondiale raggiunto forme particolarmente • accentrate • per l'estendersi e il consolidarsi del predominio dei gruppi e dei monopoli, qualsiasi tentativo di • pianificazione •, che pretenda • risolvere • le contraddizioni dei sistema di produzione capitalistico, viene di necessità a coincidere con un processo di assorbimento dei gruppi piu deboli da parte dei più forti, quindi, owiamente, da parte dei gruppi finanziari statunitensi. Tanto piu che. rifiutandosi di accertare preventiva• mente le possibilità effettive degli U.S.A., gli stati europei venivano a legarsi a priori, mani e piedi, agli interessi e alla volontà del capitalismo statunitense. Già all'epoca della conferenza di Parigi, era chiaramente rilevabile, infine, un altro elemento. Sotto l'aperta pressione del governo degli U.S.A., il quale con ogni evidenza stava da gran tempo preparando in tutti i suoi aspetti la manovra del • Piano Marshall •, si erano costituiti in Francia e in Italia. i due piu importanti paesi dell'occidente europeo, dei governi antipopolari, attraverso espedienti piu o meno corretti sul piano parlamentare, e certo del tutto antitetici ad ogni seria prassi democratica. Sulla base di tali governi, avevano già avuto inizio, nel giugno '47, quelle politiche economiche apertamente reazionarie e fasciste, sotto mascheratura liberistica, che portano il nome di Einaudi e Menichella in Italia e di Mayer e Schumann in Francia. Era evidente allora che, in simili condizioni, ogni tentativo di • pianificazione • europea sotto egida americana significava ribadire e rafforzare, attraverso l'appoggio e l'Intervento straniero, li tentativo ormai In atto del gruppi finanziari dell'Europa Occidentale di risolvere, a loro totale vantaggio e completamente a spese delle masse popolari, gli spinosi problemi del dopoguerra. In altri 119 termini. la • pianificazione • veniva a introdurre un elemento estraneo e perturbatore nella lotta fra gruppi capitalistici e masse popolari dei singoli paesi europei, e veniva quindi fatalmente a inasprire In modo pericolosissimo un contrasto, che era invece auspicabile si risolvesse rimanendo nell'ambito delle normali for:ne democratiche. L'impostazione di Molotov garantiva dunque nel modo piu completo l'indipendenza europea e l'autonomo sviluppo, nella collaborazione internazionale, delle singole economie nazionali. Essa garantiva, in particolare, i paesi piu deboli, e quindi. in special modo, l'Italia, dalla volontà di asservimento non solo dei gruppi finanziari statunitensi, ma anche dei gruppi finanziari europei piu forti, come quelli inglesi e francesi. Infine sul terreno piu strettamente politico, si sforzava di assicurare le condizioni migliori per uno sviluppo democratico e pacifico dei singoli paesi europei. Sviluppatosi contro quest'impostazione, per l'immediato e premeditato appoggio statunitense alla tesi dei due compari - Bevin e Bidault - e per l'altrettanto immediata e insipiente adesione dei vari Sforza europei, ii • piano Marshall •, il tanto magnificato European Recovery Program, non poteva divenire che un preciso strumento contro le tre fondamentali realtà, garantite dall'impostazione di Molotov. E' appunto quanto ormai rivelano i fatti, le tabelle, i dati. Alcuni aspetti economici del piano Il • piano Marshall •, oggi come oggi, determina in buona parte il processo evolutivo dell'economia dei paesi partecipanti secondo le esigenze, i bisogni, le linee di sviluppo dell'economia americana. In realtà, gli U.S.A. non hanno accolto le proposte formulate dai 16 paesi partecipanti alla conferenza di Parigi. Il non aver accettato la proposta di Molotov sul preven• tivo accertamento delle disponibilità americane ha condotto, come era prevedi• bile, i 16 paesi all'amara sorpresa di vedersi drasticamente ridurre le loro richieste da parte del governo degli U.S.A. Cosi dagli iniziali complessivi 9 miliardi di dollari, richiesti dalle • potenze • europee per quattro anni, si è passati, attraverso successive riduzioni, al 17 richiesti da Truman al Senato, e Infine al 5,3 approvati dalla Commissione degli Esteri del Senato
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