giovane critica - n. 34/35/36 - primavera 1973

98 singole imprese, ritroviamo analoghe e si volesse invece adottare il metodo prodifficoltà. Nelle equazioni dell'equilibrio posto da alcuni statistici, che collegano in figura un gruppo d1condizioni che esprimono una unica equazione della produzione le il legame esistente fra la quantità prodotta relazioni che intercorrono fra il prodotto da ogni impresa e le dimensioni che IJJ totale di un paese e le quantità totali di devono assumervi i • coefficienti d1 produ- ,; fattori impiegati per produrlo, bisognerà zione ., in modo che la produzione si r dire che questo metodo non è pertinente al realizzi al minimo costo. Le cosi dette caso che qui si discute. Esso non è • equazioni della fabbrica • non esprimono appropriato perché trascurando nella sua però rapporti costanti di aggregazione dei sintesi estrema il modo come le quantità fattori produttivi, poiché le proporzioni in dei fattori vengono distribuite fra le singole cui questi si combinano sono mutevoli a imprese, elude e non risolve il problema seconda del variare del loro prezzo, della determinazione dell'equilibrio al costo della dimensione assunta dall'impresa, che minimo. Se questo problema si vuole consente l'utilizzo piu o meno ampio di affrontare, inevitabile appare il ritorno alla alcuni fattori • limitatori •. a seconda della considerazione analitica della combinazione divisibilità che gli stessi fattori presentano dei fattori nelle singole imprese. Per di in concreto ed infine per la possibilità di piu, anche quella che si potrebbe chiamare •economie esterne ■ non sempre prevedibili la • funzione nazionale della produzione• a priori, perché di natura casuale. Ne è soggetta a mutare di forma con il consegue, non solo che la « funzione della sopraggiungere di • economie esterne • e produzione non resta la stessa quando si col modificarsi delle relazioni di scambio accrescono le dimensioni dell'impresa • - con l'estero, fatto che incide sempre in come ha rilevato il Bresciani 1 - ma so- misura sensibile sulla struttura economica pratutto che essa non si può immaginare di di un paese 3 • una data forma nei processi temporali di Lo schema di • pianificazione democratica • sviluppo di un sistema economico. Qualora formulato dal Landauer lo abbiamo qui si volesse passare dalla semplice indicazio- esaminato solo per quel che concerne la ne generica di queste funzioni alla specifi- sua concepibilità in linea di principio, cazione di esse mediante una precisa forma trascurando le molteplici questioni che analitica, che indicherebbe l'invarianza sorgono quando si passi ad esaminare le della legge di aggregazione dei fattori possibilità concrete di applicazione•. E' produttivi col mutare della quantità di noto che i piu accorti teorici della pianifiprodotto - come si suppone teoricamente cazione, di fronte alle incalzanti obiezioni quando si passa alle derivate parziali di sollevate dalla critica sulla realizzabilità dei queste funzioni - ciò non si potrebbe fare piani, hanno ripiegato su una seconda linea che con arbitrio, senza del quale però non di difesa, che consiste nel formulare sarebbe possibile alcun calcolo numerico soltanto schemi di pianificazione che soddidelle quantità di equilibrio. L'arbitrio in sfino le esigenze della ragione, delineando questo caso consisterebbe nell'attribuire cioè metodi di pianificazione che non alle funzioni della produzione una data presentino incongruenze logiche fra le forma analitica, che l'esperienza potrebbe premesse e le conclusioni o fra i fini di dimostrare infondata ed erronea, con la un sistema pianificato e i mezzi escogitati conseguenza che i valori teorici della per attuarli. Da questo piu ristretto punto posizione di equilibrio non sarebbero tali di vista, quello del Landauer cl è parso nella realtà. L'impossibilità di determinare tutt'altro che rigoroso nella sua struttura a priori i coefficienti di produzione fu però concettuale. Se si guarda al metodo delle riconosciuta dallo stesso Barone, che variazioni sperimentali per la determinaziovedeva in questo il maggiore ostacolo ne dei prezzi di equilibrio, esso appare per la soluzione a tavolino delle equazioni come un metodo del tutto empirico, che dell'equilibrio col massimo collettivo 2 • non presenta alcuna certezza di fornire Se, d'altra parte, non si volesse seguire soluzioni attendibili, Immuni da errori di il metodo di stabilire le • equazioni della previsione. Se quel metodo si vuole fabbrica • per tutte le imprese operanti nel ricondurre a uno schema logicamente plu paese, per l'enorme lavoro di ricerche serrato e coerente, bisogna fare ricorso alla che esso comporta e per le insuperabili teoria dell'equilibrio economico generale. difficoltà di determinazione aprioristica, Ma il passaggio dalla teoria al calcolo

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==