voto alla DC. Non solo le ACLI e la CISL, ma anche la FUCI, l'Azione cattolica, le altre organizzazioni similari hanno rotto il • collateralismo • con la DC: magari da destra, magari per motivazioni clericali, ma lo hanno fatto. L'Intermediazione confessionale, tuttavia, passava sopra le loro teste: veniva esercitata direttamente dal potere ecclesiastico, e dalla sua identificazione col potere tout court. Nel campo civile come in quello ecclesiale, Insomma. c'è ancora una vasta massa di persone che non è disposta ad abbandonare l'area del potere costituito, probabilmente perché non ha chiara la dimensione positiva di un potere alternativo: perché è bene rendersi conto, a questo punto, che la gente di un potere, di un ordine sociale, di un'Ipotesi di governo, ha bisogno. Tanto piu quanto è gente abituata da ventisette anni a vivere, magari standone al margini, nell'area del potere: gente abituata a considerare Inutili i voti dati all'opposizione, per giunta. Da questa autocritica radicale nasce la decisione di concludere l'esperienza del MPL e di confluire nel PSI, per marcare comunque un passo avanti rispetto alla crisi dell'Interclassismo, e per cercare di realizzare nei fatti una articolazione della sinistra che Il risultato del 7 maggio ha messo in forse. Altri compagni, come è noto, hanno preferito Impegnarsi, col non confluenti del PSIUP, nella costruzione del nuovo • Partito di unità proletaria •.• Non spetta a me. In questa sede, analizzare l'attendibilità di questa prospettiva. Posso solo osservare che il nuovo partito naviga fra due scogli: quello del pansindacalismo e quello dell' extraparlamentarismo. Può essere, cioè, un'ennesima area di parcheggio per i quadri della sinistra sindacale: in una fase politica In cui non si capisce bene cosa ci sia ancora da parcheggiare. Oppure può cercare di superare il limite operaista, confrontandosi da sinistra col PCI e col PSI, e ripetendo, nel lodevole tentativo di dar vita a una matura proposta politica, l'esperienza frustrante del rapporto fra Manifesto e gruppuscoli. Preoccupa, comunque, l'atteggiamento acritico col quale I compagni provenienti dal MPL hanno gestito la fase di gestazione del nuovo partito: essi Infatti - forse per analogia con quanto faceva la minoranza socialproletaria - hanno rivendicato a lungo la continuità del MPL, prescindendo 33 da ogni valutazione autocritica del risultato del 7 maggio. Nessuno, comunque, ha raggiunto la finezza di cui dà prova Sandro Antoniazzi sul numero 4 di Fabbrica e Stato. che in tre pagine di pensierini su • I cattolici di sinistra fra battaglie politiche e battaglie religiose • trova modo di affermare, a proposito del MPL, che • l'unica cosa positiva da rilevare è la brevità di vita e la fine ingloriosa e meritata della sua dirigenza • (• Non si può infatti - aggiunge dall'alto della sua capacità e della sua modestia - non essere estremamente duri. politicamente e umanamente, con chi sfrutta situazioni e problemi reali con incapacità ed immodestia per manovre di vecchio stampo • ). Non si sa dove fosse, negli anni e nel mesi passati, l'Antoniazzi, invece di stare in prima fila a battersi contro le • manovre di vecchio stampo• eccetera eccetera; ma ora. a tumulazione awenuta, sta li a chiedersi: • Come fa la classe operaia a crescere e organizzarsi se è continuamente soggetta a tali esperimenti? •. Appunto: come fa se fra i suoi dirigenti sindacali c'è gente che si tiene per anni ben nascosta una cosi radicale sfiducia verso un gruppo dirigente al quale non è dovuta nemmeno solidarietà umana, guardandosi bene dal renderla clamorosamente pubblica? Come fa, se uno che ha responsabilità sindacali di rilievo ha una concezione cosi melodrammatica della politica da scrivere di • militanti di base i quali rimangono con coerenza al loro posto, nonostante gli insuccessi, contrariamente a questi capitani di nave che mettono la loro personale salvezza al primo posto•? Cos'è, • se avanzo seguitemi • o l'epopea del Monte Grappa? Come si fa a confondere la coerenza di una testimonianza politica con la coazione a ripetere, di cui Antoniazzi sembra fare l'apologia? Piu di mille ragionamenti, le tre pagine di pensierini di Antonlazzi riescono a illustrare con che razza di atteggiamenti si sia dovuto confrontare il MPL nel suoi due anni di vita: quest'articolo è un caso scolastico. da manuale, dell'atteggiamento.
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