giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

92 direi, insussistenti o inefficaci, ma si tratta di dare garanzie tendenziali, anche in questo caso la garanzia tendenziale che il rapporto fra questi due momenti non può cadere e va invece irrobustito e comunque assicurato nella grande prospettiva di lotta della classe operaia, questa garanzia probabilmente è assicurata, o può essere assicurata da un certo tipo, anche in questo caso, di rapporto del partito con la classe, anche in questo caso da un certo tipo di strutturazione operaia del partito, e cosi via. Come vedete, le osservazioni che io faccio al discorso di Tronti tendono quasi tutte a spostare il discorso dalla linea che è fondamentale dentro a questi saggi. In questi saggi mi pare che si raggiunga questo risultato essenziale, e cioè che in essi venga ricostituito un asse di ricerca teorica. e la ricerca teorica stessa venga rimessa sui suoi piedi. Il problema dell'organizzazione politica resta perciò necessariamente sullo sfondo. Poiché si tratta però di una ricerca teorica, di una proposta strategica che continuamente accenna alla sua traduzione pratica e • si mette di fronte a sé • continuamente la tattica come l'elemento necessario di questa ricomposizione globale della lotta di partito e della lotta di classe, a me pare che sia legittimo spostare la discussione verso oggetti che Tronti non si era proposto, in parte almeno specificatamente; anche perché questo appunto è un libro la cui validità e la cui forza si trovano proprio nel fatto di far saltare avanti continuamente il discorso, di provocare una serie di problemi e di risposte anche politiche, che sono quelle con le quali poi abbiamo a che fare tutti i giorni. ' Operai e capitale. Torino, Einaudi, 1966,p. 123. ' Operai e capitale, pp. 144-145. ' Operai e capitale, p. 150. • • Quindi per Marx è indubbio che il rapporto di classe esiste già nell'atto della circolazione [ ...] Il rapporto di classe precede dunque, provoca, produce Il rapporto capitalistico. Anzi, è l'esistenza del rapporto di classe che rende possibile la trasformazione del denaro in capitale • (Operai e capitale, p. 149). ' Operai e capitale, p. 230. • Operai e capitale, pp. 234-252. ' Operai e capitale, pp. 110-120. • Operai e capitale, p. 114. ' Operai e capitale, p. 251. Victor Serge estate 1967_---=------ ... ---=--- Le classi medie nella rivoluzione russa Prima della rivoluzione, la piccola borghesia russa dava al movimento emancipatore i suoi figli migliori. Gli intellettuali russi che, per più di un mezzo secolo, sostennero contro il vecchio regime una lotta mortale, prodigarono l'eroismo in tutte le sue forme. fondarono grandi partiti, diedero al mondo e all'avvenire una si notevole élite di pionieri - questi intellettuali erano reclutati nella grande maggioranza fra la piccola borghesia russa. A popolare le Università russe, divenute centro di fermentazione rivoluzionaria, erano i figli dei piccoli funzionari, dei medici, dei commercianti, del clero subalterno. Ciò era dovuto a cause profonde. Il vecchio regime russo aggiungeva ai mali del capitalismo quelli dell'autocrazia, particolarmente sensibili per le classi medie. Laddove in tutte le democrazie esse sono largamente associate al potere politico e partecipano a loro piacimento ai vantaggi dello sfruttamento capitalistico, lo zarismo le aveva allontanate dalla vita politica, private di alcuni diritti elementari (e in particolare di una rappresentanza nel governo), messe, com'era il caso del Terzo Stato in Francia prima dell'89, in uno stato di inferiorità manifesta nei confronti della nobiltà, dell'alto clero, degli alti funzionari e di pochi plutocrati. Combattendo l'autocrazia, la piccola borghesia non faceva altro che rivendicare il suo diritto all'esistenza. Il suo sviluppo era ostacolato dovunque. Persino le sue condizioni di vita erano insopportabili. Essa soffriva crudelmente per gli anacronismi dell'antico regime. L'assenza di qualsiasi vita politica la inaspriva. Nei paesi democratici, queste persone - che costituiscono tutto un settore della piccola borghesia, e non dei minori, né dei meno ingombranti - vivono confortevolmente

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==