del fatto che Tronti le attribuisce un'importanza piuttosto notevole. Dice Tronti nell'• Introduzione • (p. 25): • Chi ha voluto lottare nell& strutture interne del partito non lo ha effettivamente fatto, perché non si era preoccupato di portarsi dietro, nella testa, una prospettiva generale veramente alternativa a quella ufficiale •. Qui si parla di coloro i quali hanno condotto negli anni passati, in Italia o altrove. una tolta interna al Partito Comunista o al movimento operaio, e si sono perduti all'Interno di una tattica riformistica generale. perché • non si erano preoccupati di portarsi dietro, nella testa. una prospettiva generale veramente alternativa a quella ufficiale •. Soltanto una pagina dopo Tronti riprende l'affermazione: • Tattica e strategia; tenerle oggettivamente divise. sempre. nelle cose, non confonderle mai. identificarle, perché una volta fatte identiche impediscono l'azione; e tenerle soggettivamente unite, nella nostra testa, nella nostra persona. e qui non separarle mai. perché qui una volta separate. distruggono gli uomini, Il dimezzano, ne fanno quest'ombra grigia a cui è ridotto oggi il dirigente di partito •. E poi ancora: • l'arte leninista • [qui il riferimento è proprio al comportamento di Lenin nel processo rivoluzionario, e quindi la mia considerazione si ricollega abbastanza direttamente a quella precedente sul giudizio di Tronti a proposito di Lenin (p. 256)] • è un'arte difficile, su cui a lungo bisognerà esercitarsi nei prossimi anni. fino a diventarne degli interpreti virtuosi: tattica e strategia devono unificarsi nel nostro cervello, mentre nelle cose. tra i fatti, bisogna curare di tenerle sempre divise. e all'occorrenza contraddittorie •. Ecco, secondo me, questo richiamarsi alla compresenza dei due momenti dentro la testa. dentro il cervello del singolo individuo dirigente, e forse una spiegazione che meriterebbe di essere riaffrontata da Trontl, per Individuare meglio una cosa che a me riesce. in questo momento, abbastanza Inesplicabile o insufficiente. Proprio perché ml pare che il ridurre la questione del rapporti fra tattica e strategia alla esperienza e alla maturazione Individuale del dirigente sia forse uno scansare eccessivamente Il problema, chiarisco che anche per me maturazione e capacità Individuale del dirigente restano owlamentl elementi fondamentali nella costituzione di una 91 linea di partito. Ma secondo me, forse. si può andare al di là di una spiegazione cosi fatta, anche perché il discorso sulla tattica cosi come viene. del resto, semplicemente accennato da Tronti in questo libro, sembrerebbe dare della tattica un giudizio. una collocazione, come se la tattica fosse il regno dell'empiria, dell'empirismo del dirigente, laddove invece, viceversa, la scienza sembrerebbe tutta riservata alla strategia: ecco. secondo me, bisognerebbe anche in questo cano tentare di superare questo atteggiamento o di chiarirli in modo tale che l'equivoco non sia possibile. A me sembra che pitl che di diversità conoscitiva o di atteggiamenti politici, esista una diversità di campo fra la tattica e la strategia. E questa diversità di campo fra la tattica e la strategia è data da una serie di motivi che tendono effettivamente a separare nella pratica questi due momenti dell'iniziativa rivoluzionaria. E che cos'è questa serie di motivi che tendono a separare. la strategia dalla tattica, a far diversa, effettivamente, la tattica dalla strategia? Secondo me fra la tattica e la strategia della classe operala, cioè in sostanza, per riprendere la formulazione trontiana. fra la classe e il suo partito si inserisce il sistema di dominio capitalistico, che opera esattamente nel senso di approfondire la separazione fra questi due momenti, di mantenerli dilatati, di impedire appunto che la tattica si muova tendenzialmente nel senso della strategia, di impedire che la strategia diventi operante attraverso atti pratici, certe scelte politiche fondamentali, e cosi via. E allora che cosa può contribuire, anche in questo caso, a dare una sistemazione plu complessa, o a tentare di dare una sistemazione pitl complessa del rapporto fra questi due momenti? Può contribuire innanzitutto la riaffermazione, a mio giudizio. che anche gli oggetti della tattica, che sono quelli dell'intervento pratico del partito nel dominio, nella fetta di dominio capitalistico nella realtà sociale capitalistica, anche questi strumenti politici, anche questi strumenti politici, anche questi Interventi politici siano subordinati ad un certo tipo di conoscenza scientifica, cioè siano subordinati anch'essi al punto di vista operaio. cosi come lo avevamo inteso precedentemente. E dall'altra parte. anche in questo caso, poiché non si tratta evidentemente di dare garanzie assolute, a questo livello,
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