78 zione interna di classe si ripropone in termini di urgenza teorica e politica. Non è evidentemente pretesa di questi appunti offrire una risposta compiuta, ma semplicemente presentare un'ipotesi di ricerca che abbia come riferimento non tanto il processo di valorizzazione quanto la sua logica dispotica e l'organizzazione delle funzioni sociali che essa comporta, tradotta a livello di sistema imperialista 10 • I compiti di riorganizzazione teorica sono enormi e facilmente la falsa coscienza di essi induce all'empirismo. Ma una ben piu falsa coscienza di essi ci sembra manifestarsi nel distacco dalla prassi, nella • fase temporanea del ripensamento •. Se - come scrive il compagno Mao - • criterio della verità può essere soltanto la pratica sociale • una teoria corretta della composizione interna di classe nella società imperialista non potrà che scaturire dal movimento, da nuove esperienze di lotta e di organizzazione contro la legalità dispotica del capitale socializzato 20 • • Se vuoi conoscere la teoria e i metodi della rivoluzione, devi prendere parte alla rivoluzione • 21. ' • Il processo lavorativo [ ...] è attività finalistica per la produzione di valori d'uso, appropriazione degli elementi naturali per i bisogni umani [ ...] condizione naturale eterna della vita umana • (Capitale, I, 1, p. 203). ' • Se li processo di creazione di valore dura soltanto fino al punto nel quale il valore della forza-lavoro pagato dal capitale è sostituito da un nuovo equivalente, è processo semplice di creazione di valore; se il processo di creazione di valore dura al di là di quel punto, esso diventa processo di valorizzazione • (ib. p. 214). ' A rigore questo livello andrebbe distinto In livello inferiore o istituzionale e livello superiore o politico-decisionale. Per questo schema di appunti tuttavia l'unicità del livello è meglio utilizzabile. • Cfr. R. Panzieri, Plusvalore e pianificazione, Quaderni rossi n. 4, pp. 257-288. ' • La sociologia di Marx, in quanto nasce dalla critica dell'economia politica, nasce da una constatazione e osservazione sulla società capitalistica, la quale è fondamentalmente una società dicotomica, una società nella quale la rappresentazione unilaterale della scienza che essa ha sviluppato, cioè della scienza dell'economia politica, lascia fuori l'altra metà della realtà. Il fatto di trattare la forza-lavoro soltanto come elemento del capitale provoca estate 1967 in linea di principio da un punto di vista teorico una limitazione e anche una deformazione interna al sistema che si costruisce [ ...]. Ancora sottolineo il carattere sociologico del pensiero di Marx da questo punto di vista, che rifiuta l'individuazione della classe operaia a partire dal movimento del capitale [ ...] la classe operaia sia che operi come elemento conflittuale. e quindi capitalistico, sia come elemento antagonistico, e quindi anticapitalistico, esige una osservazione scientifica asso• lutamente a parte • (R. Panzieri, Uso socialista dell'inchiesta operaia. Quaderni rossi n. 5, pp. 67-76). Questa posizione dicotomica che rifiuta di fare scaturire l'antagonismo operaio dal processo capitalistico di produzione ma lo vede fin dall'inizio fuori di esso ci sembra caratterizzare tutta la esperienza teorica dei Q. R. anche nei suoi esiti apparentemente assai diversi. Da una parte la critica della sociologia tende invece di fondarsi sulla critica dell'economia politica ad astrarre da essa divenendo cosf sociologia acritica. Questa involuzione, che a nostro giudizio era presente solo come tendenza nelle posizioni di Panzleri, sembra invece essersi concretata nelle ultime esperienze di compagni del Q.R. in un atteggiamento di registrazione neutra delle comunicazioni sociali (significativa a questo proposito è l'impostazione del giornale Fiat La voce operaia). Dall'altra nei compagni di Classe operaia la distinzione fra i due punti di vista è divenuta opposizione fra storia vera (della classe operala) dove trionfa l'uso operaio del capitale, delle istituzioni (leggi Pci-Cgil) e dello stato, e storia falsa (della forza-lavoro) dove domina invece il capitale. Va rilevato che la storia vera dopo essersi recentemente convertita ad una pratica entrista perlomeno dubbia sembra ora conoscere un periodo di riposo in attesa della proletarizzazione universale (• Ma dal punto di vista del suo prossimo sviluppo materiale. anche solo qualitativo, la classe operala di oggi nel mondo non è forse appena nata? SI fa il conto di quanti miliardi di uomini si metteranno In movimento, fuori dell'Europa, fuori degli Stati Uniti. Ma chiediamoci: quante centinaia di milioni di operai di fabbrica si concentreranno In quel clima di tensione rivoluzionarla? Questa è la nuova classe operaia, e non quei quattro tecnici che si vantano di produrre plusvalore spingendo bottoni [ ...] • (Classe operala a. lii, marzo 1967). • • La forma del lavoro di molte persone che lavorano l'una accanto all'altra e l'una asslem& all'altra secondo un piano, In uno stesso processo di produzione, o In processi di produzione differenti ma connessi, si chiama cooperazione• (Capita/e, I, 2, p. 22). ' • La direzione del capitalista non è soltanto una funzione particolare derivante dalla natura del processo lavorativo sociale e a tale processo pertinente; ma è Insieme funzione d&
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