giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

Tibor Déry inverno 1963 Questo cancro funesto· L'abuso del potere, questo cancro funesto di tutti i re, duci e dittatori, di tutti i direttori, capi-servizio e segretari, di tutti i pastori, vaccari e porcari, di tutti i capi-famiglia, di tutti gli educatori. di tutti i fratelli maggiori, di tutti coloro vecchi o giovani, che abbiano in mano altre creature, questa puzza, questa malattia, quest'infezione, che è propria dell'uomo, e non si sviluppa in alcun'altra fiera sanguinaria che sia, questa maledizione, questa bestemmia, questa guerra, questo colera ... Si tratta di un brano da « Niki » Franco Fortini primavera 1963 Un vecchio piombo del 1936 Che cosa può insegnarci i I modo tenuto dalla giustizia di Franco nell'ammazzare il comunista Grimau? Che è una morte di venticinque anni fa. di quando abbiamo cominciato a capire il carattere di classe del fascismo e a distinguere tra varie specie di antifascismo; quando, oltre le mediazioni dei Fronti Popolari, abbiamo veduto il rapporto diretto tra le quotazioni di Borsa e le fosse comuni. Ma che è anche un assassinio di oggi, compiuto in una Spagna moderna, già avviata ad imitare il nostro benessere neocapitalista, socia dell'Europa tecnologica, parlamentare. programmatrice e coesistente. La scarica che ha piantato negli occhi di Grimau un vecchio piombo del 1936 ci rammenta che il carattere di classe del capitalismo non muta e che ogni illusione è colpevole. Alla vigilia della guerra civile spagnola, Brecht scriveva: • Molti di noi hanno sperimentato le atrocità del fascismo e ne sono inorriditi, ma corrono sempre Il rischio di considerare le crudeltà del fascismo come crudelà non necessarie. Tengono ai rapporti di proprietà perché credono che per difenderli non siano necessarie le crudeltà del fascismo. Ma per mantenere i rapporti di proprietà esistenti quelle crudeltà sono necessarie •. Di fronte a quest'altro compagno ucciso, l'esecrazione non serve. Serve molto di piu obbedire all'invito con cui allora Brecht chiudeva le sue parole: • Compagni, parliamo dei rapporti di proprietà •. Si trai/a di una dichiarazione rilasciata da Franco Fortini in morie di Grimau

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