giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

Tiziano Salari estate 1967 Editoriale 1. Qualche precisazione. Dobbiamo prima di tutto rifarci a una constatazione elementare. Col tramonto di Lukacs e di Gramsci è dileguata anche la certezza di essere all'interno di un divenire, di possedere la storia nelle sue prospettive totalizzanti. E' stata una lunga agonia. Lo sbocco non poteva essere diverso da questo. Tirato giù Marx dalla soffitta dove era stato riposto dai tempi dei fronti popolari, ci si è resi conto che la • democrazia • non evolveva. che i caratteri della società capitalistica erano stati • fissati • una volta per sempre (nel Manoscritti del '44 o nel Capitale, o in entrambi), e che di li si doveva partire per cercare una via d'uscita. un possibile rovesciamento del sistema di cui la classe operaia (anch'essa riscoperta nella sua autonomia) rappresentava la potenziale • negazione •· l'opposizio• ne irriducibile. Gli anni dell'involuzione socialdemocratica di tutto il movimento operaio sono stati anche quelli di una tentata separazione dalle responsabilità del Partito (e dal suo tenace ottimismo prospettivistico prigioniero di una • linea • sempre più invischiata all'Interno delle istituzioni dello stato borghese) della forza contestatrice della classe. E delle • ipotesi • sulla classe. • Niente risulta già dimostrato. Di nuovo. tutto rimane ancora da fare. Per farlo. bisognerà a lungo tener l'occhio sul punto più oscuro di tutto il processo, fino a quando non saremo arrivati a vedere chiaramente che cosa è successo dentro la classe operala dopo Marx • (Mario Tronti. Operai e Capitale, Einaudi. p. 263). Ma Il • marxista dimezzato • (per servirmi di un'espressione di Mlnucci usata a proposito di Trontl), cosi come è apparso alla ribalta negli anni sessanta. in diretta contestazione con la fraseolo11ia democratica e populista del movimento operaio organizzato. armato di parole • vergini • come classe operaia e rivoluzione. operava già In una dimensione esterna al • terreno dell'iniziativa politica •, in • una scissione tra teoria e prassi • che sottraeva il suo discorso a ogni Immediata verifica, • sino al punto di postulare una rivoluzione tutta teorica •· del tutto estranea ai processi in atto nella realtà. Negli anni della razionalizzazione capitalistica. dunque, del perfezionamento e dell'irrigidirsi del capitale, che estendeva minaccioso il suo dominio dalla fabbrica alla società tutta (in una, sia pure ancora embrionale. tendenza a conciliare • nella sfera dei comuni • le proprie contraddizioni). all'interno della sinistra Italiana si • sbloccava • una tendenza che. sgombrato il discorso politico dalle mistificazioni correnti sulle identificazioni del Partito con la classe, risaliva alle • origini • (ai testi dei fondatori del marxismo). ritrovando. immediatamente, un collegamento strutturale con la rivoluzione proprio quando ogni possibilità di rivoluzione sembrava estinguersi nella realtà delle cose. Il punto di vista storicistico. che aveva innestato il marxismo sulla tradizione del pensiero democratico, inviluppandosi in una visione chiusa. nazionale, della lotta di classe. all'interno della stessa scolastica del Partito, cercava affannosamente di conservare la sua pretesa egemonizzante sull'• intera dialettica del reale •. Anche sdoppiandosi, con la morte di Togliatti, nelle sue due anime, cementate peraltro insieme dall'opportunismo politico, della rigida chiusura tradizionalistica o dell'apertura indiscriminata al nuovo, rimaneva Inalterato il suo carattere • ideologico • universalizzante. La classe operaia. alla testa del processo storico, continuava a portare avanti (nella pace e nella democrazia) i • valori • lasciati cadere dalla borghesia, senza che neppure più fosse presupposto un • passaggio di poteri • da una classe all'altra. Ritornava attuale (senza che peraltro fosse giustificata da prossime. visibili scadenze rivoluzionarie) la polemica di Lenin nei confronti del teorici della Il Internazionale: • Si può diro in generale che la tendenza a eludere il problema dell'atteggiamento della rivoluzione proletaria verso lo Stato, tendenza vantaggiosa per l'opportunismo ch'essa alimentava. ha portato al travisamento del marxismo e alla sua completa

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