56 introduttivo a Umanismo e Terrore e le avventure della dialettica di M. MerleauPonty) e di V. De Tassis (in Wright Ml/ls critico della sociologia americana. Quaderni piacentini n. 26). Lo stesso contributo di Pianclola si inserisce, per piU di un lato interessante, in questo neue Kurs della critica marxista, per cui tanto meno si comprende il suo tentativo di liquidare Sartre in maniera cosi sbrigativa. • Che poi il Pci. che ha avvalorato un marxismo al suo servizio. abbia appoggiato Sartre e viceversa. è solo apparentemente paradossale. ' Sartre scrive nel 1954. Come è noto si parla da qualche anno in qua di • una nuova classe operaia • altamente qualificata che viene delineata come la classe operaia del futuro. V. Une nouvelle classe ouvrière di P. Belleville (Julliard. 1964) e la nouvelle classe ouvrière di S. Mallet (Editions du Seuil, 1963). • Gli operai devono fare di più (scioperare. occupare la fabbrica. fare uno sciopero nazionale) con un'arma più difettosa (il lavoro dequalificato). Ciò intacca naturalmente la iniziativa delle masse. la loro volontà di lotta. allunga le pause nell'attività rivendicativa. favorisce il senso di impotenza e quindi la passività e il fatalismo. allontana le classe dalle sue organizzazioni. In una parola: aumenta notevolmente la massificazione della classe. Non basta: la situazione della classe viene notevolmente peggiorata dall'impossibilità che ora si presenta. per gli operai. di partecipare all'organizzazione sindacale di fabbrica. Per due motivi: la fatica fisica e nervosa impedisce all'operaio la possibilità umana di militare dopo aver compiuto la sua estenuante giornata di lavoro: la tecnicizzazione della rivendicazione sindacale è superiore al sapere (diminuito dalla dequalificazione del lavoro) e all'orizzonte visivo dell'operaio che ha un lavoro parcellizzato. • I Comunisti e /a Pace. in Situetions VI. Gallimard. p. 362. ' 0 Al contrario era caratteristico dell'azione della classe operaia al tempo delle macchine universali il poter esercitare una pressione continua sul padronato tramite un'azione di lungo termine. fatta di finte. di minacce. di improvvise rotture. di dimostrazioni di forza. 11 L'organizzazione suscita una agitazione permanente nella massa per mantenere in essa un inizio di vita, awicinare gli individui. provocare correnti e reazioni, abbozzi di una unificazione. per impedire la morte completa della massa che farebbe più difficile l'inizio del suo futuro movimento. Questo è il compito dei militanti di base. degli agitatori. " Op. cit. p. 366. " Questa analisi intorno alla possibile forza del movimento delle masse fornisce - secondo Sartre - risultati soltanto congetturali (anzi autunno 1966 tutta la. tecnica delle masse ha In genere caratteri c_ongetturali). La verifica della previsione s, manifesta soltanto nel corso dell'azione della classe. di modo che si tratta di una verifica che rende difficili le correzioni degli errori. Ad es.: non si è appoggiato un movimento che presenta ora una grande forza ma ha perso il momento opportuno. oppure. si è appoggiato un movimento che si rivela ora debole e settoriale. L'agitazione serve anche per controllare il grado di tensione delle masse. ". ~n esempio: nel Luglio del 1917 la parte p,u avan~ata delle masse operaie di Leningrado spinge direttamente nelle strade. nelle piazze e nelle fabbriche per la rivoluzione. Ma la visione globale che il Partito ha della situazione gli consiglia di arrestare in quel momento la spinta delle masse (Sartre fa questo discorso in esplicita polemica coi trotskisti francesi: essi criticano il Pcl perché non segue la spinta delle masse e ciò a partire dal secondo dopoguerra quando ha frenato e impedito la rivoluzione. Sartre risponde che il dinamismo delle masse può portare, in situazione non rivoluzionaria. alla disfatta totale e che il Partito deve giudicare l'opportunità o meno di tale spinta). " M. Merleau-Ponty, les Aventures de la Oia/ectique. Gallimard. 1955. " Op. cit. p. 162. " Op. cit. p.161. " Merleau-Ponty si fa assai polemico a proposito di questo • partecipare •. cui accusa Sartre di ridurre tutto il suo • engagement •. Per parte sua Merleau-Ponty lo ritiene assurdo e lo rifiuta. V. l'intervista di ritorno da Madagascar. in Signes. Gallimard. 1960. 19 Tali definizioni sono ovviamente superate nella misura in cui sorge oggi una • nuova classe operaia •. Clr. Belleville e Mallet. " Riteniamo che il libro di P. Chiodi (Sartre e il marxismo. Feltrinelli. 1965) nonostante presenti osservazioni interessanti. non colga la problematica fondamentale dell'opera sartriana. Va pertanto letta con attenzione la critica che gli rivolge A. Gorz. in Critica Mar<ista. n. 1, 1966. p. 176.
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