giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

scienze Korsch evita un vero discorso, pur accennando alla possibilità di una dialettica della natura e della positiva introduzione della. dialettica da parte di Engels nelle scienze naturali. In realtà la formula inesatta di Korsch non sta nel rifiuto del dualismo ma nella significativa contrapposizione al realismo ingenuo di una formula di idealismo ingenuo, ossia la coincidenza ~i coscienza e realtà. Tale formula non è d1alett1ca, non è hegeliana. non è marxiana. Chiunque conosca la Fenomenologia dello spirito hegeliana sa che Il suo tema è proprio la fenomenologia della dialettica tra soggetto ed oggetto e che esplicitamente la posizione finale, il recupero dell'unità di coscienza e realtà, non ha valore né senso se si escludono le peripezie della precedente scissione. scissione senza la quale non si potrebbe avere neppure un progresso della coscienza. Per dirla con Hegel, il vero • è il divenire di se stesso•, • è il tutto • 3 • La dialettica è dunque caso mai solo la coincidenza mediata di coscienza e realtà. il che equivale a dire che essa è vera solo sul piano filosofico e falsa su quello scientifico, nonché su quello pratico. Ne deriva che sul piano scientifico e politico è meno dannoso ed anche errato il materialismo ingenuo che un idealismo ingenuo, il quale porta inevitabilmente alla svalorizzazione teoretica del sapere scientifico (che non può che procedere nella sua aderenza all'oggetto che per categorie dell'intelletto) e alla sua riduzione conseguente a pseudo-concetti o ad analoghe concezioni pragmatiste. Per quanto riguarda Marx c'è in effetti nelle sue prime opere una finale identità di filosofia e rivoluzione che potrebbe ombreggiare una tale coincidenza, ma ciò non vuol dire che essa deve essere operante e significativa in tutto il periodo di transizione, e del resto le posizioni feuerbachiane di quell'epoca dànno con piu ranione luogo all'interpretazione empiristica dellavolpiana del giovane Marx. Una interpretazione in questo senso di identità di coscienza e realtà e di filosofia e rivoluzione, è Indubbiamente invece quella lukacslana di Storia e coscienza di classe, ma è pure importante in questo caso che la coincidenza sia ancora finale, cioè storica, e Il soggetto-oggetto ancora una 45 realtà collettiva oggettiva: il proletariato. Quel che importa In questo contesto è che la coincidenza in realtà deve essere vista come una verità, che si forma attraverso tutte le posizioni fenomenologiche di opposizione, e che queste posizioni non possano essere effettivamente eliminate, sul loro piano fenomenologico, ma appunto aufgehoben in una sintesi che sta ad un altro e superiore livello logico (e reale, per quel tanto che si adotti una terminologia propria all'antologia scolastica). Tra l"altro è proprio questo elemento di non eliminazione delle posizioni fenomenologiche e della realtà empirica che vi si riferisce, che dà luogo in un primo tempo alla reazione feuerbachiana ad Hegel e in un secondo tempo a quella intelligente ma non del tutto cosciente critica all'empirismo surrettizio hegeliano da parte del giovane Marx, che pur cogliendone la presenza in tutto il sistema hegeliano, a questo punto non riuscirà ancora a capirne il senso ed il valore, perpetuando poi questo equivoco nella troppo netta distinzione operata tra metodo dialettico e sistema. Poiché dunque la coincidenza ha una verità puramente logica e si realizza e si esprime nella catena di scarti e di adeguazioni successive tra coscienza e realtà, la violenza della polemica di Korsch su questo punto sarebbe sproporzionata alla causa, se appunto alla sua base non ci fosse una insufficiente concezione di questa coincidenza stessa. Fare poi di una tale posizione filosofica quasi il presupposto rivoluzionario (sia pure con tutte le pezze di appoggio - ma indubbiamente piu elaborate - di Marx e Lukacs) è perdere assolutamente la coscienza equilibrata della realtà storica. Ma a questo punto solo un esame plu particolareggiato dell'attività politica di Korsch permetterebbe di chiarire gli eventuali equivoci. Quel che qui interessa e spiega in via filosofica una tale, diciamo, esagerazione. una tale sproporzione, è il 2° punto teorico che ho isolato, l'affermazione che una , tale coincidenza fa si che anche i rapporti materiali di produzione dell'epoca capitalistica sono quelli che sono solo assieme alle forme di coscienza in cui si rispecchiano. sia nella coscienza prescientifica sia in quella scientifica (borghese) di quest'epoca e che senza di esse tali rapporti non possono neppure sussistere •.

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