giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

in opposizione generale colle sue condizioni d'esistenza •. ' Lenin, Stato e Rivoluzione, cap. I. • Ibidem. Su questo. Lenin si veda, perché molto ricco e suggestivo, il saggio di Luigi Cortesi, Considerazioni archeologiche Intorno a • Stato e Rivoluzione• di Lenin, nella Rivista storica del socialismo, n. 21, gennaio-aprile 1964, pp. 181-217. Da notare, tuttavia, che, col libro sulla malattia di sinistra (1920), questo Lenin è già parzialmente finito. • Si veda, per esempio, il saggio di Gyorgy Lukacs, Lenin, pubblicato su // filo rosso nn. 5 a 8, 1963, nonché Julius, Lénlne, La Correspondance lnternatlonale, 24 gennaio 1924 (numero speciale), che, scritto a Vienna, ci sembra essere dello stesso Lukacs. VI si legge: • Era (Lenin) uno spirito politico e non uno spirito metaflsico •. Da vedersi anche, sempre di Julius, Lénine et le marxlsme, Ibidem, n. 9, 6 febbraio 1924, pp. 84-85. ~ Cfr. per esempio questo brano del Manifesto comunista, citato - e dunque fatto proprio - da Korsch In una nota a p. 83: • [ ...] quale che sia stata le forma di questi antagonismi, un fatto è comune a tutti I secoli passati: lo sfruttamento di una parte della società dall'altra •. La formula è da accostare al tema che è al centro del libro di Wlttfogel, Le despotlsme orientai, apparso presso lo stesso editore. " Gyorgy lukacs, Histolre et Consclence de Classe, Collezione • Arguments •, Les Edltions de Minult, Paris, 1960, p. 45. SI può confrontare queste idee del Lukécs giovane al giudizio che dà, sullo stesso libro, nella sua Intervista a Rinascita, 27 febbraio 1965. " Non è forse Inutile ricordare la parte degli scritti del Labrlola nella formazione del TrotsklJ (cfr. La mia vita). " Cfr. Rose Luxemburg, Ristagno e progresso nel marxismo (1903), ora In Scritti scelti, Edizioni Avanti!, 1963, pp. 257-265, che si Incontra con certi temi sviluppati poi dal Korsch. " Cfr. Luclen Goldmenn, Scienze umane e filosofia, Milano, Feltrlnelll, 1961, e Recherches dlalectlques, Gallimard, Parls, 1959; e Joseph Gebel, La fausse consclence, Collezione • Arguments •, Les Editlons de Mlnult, Parls, 1962, e Formen der Entfremdung, Flscher, Frankfurt am Main, 1964. Per Gabel, che mette In etto una esperienza psichiatrica, la falsa coscienza può Investire tutti I rapporti dell'individuo - o del gruppo - col reale: per Goldmann, plu lllumlnlsta, essa concerne soprattutto il campo della conoscenza. " Ml permetto di rinviare qui a un mio articolo: La fausse consclence est-elle un concept op6rstolre1, Annsles n. 3, mal-Juln 1963, pp. 554-560. • Gyllrgy Lukécs, Hlstolre et Consc/ence de e,..... p. 1os. n Vedi 1u questo Mario Rossi, Marx e /a 19 dialettica hegellana: I. Hegel e lo Stato, Roma, Editori Riuniti, 1960, e. per esempio la Conclusione, p. 845: • [ ...] il principio dialettico è il principio della conciliazione delle opposizioni, il principio dell'accettazione del mondo [ ...] Concepito diversamente non è plu quello di Hegel [ ...] •.

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