giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

18 Ragione in quanto realtà data• (pp. 109-110, corsivi dell 'A.J 17 • La rottura introdotta dal marxismo non è quella tra una filosofia e una non-filosofia: • il materialismo dialettico di Marx ed Engels tal quale si esprime nelle undici Tesi su Feuerbach e negli scritti della stessa epoca, pubblicati o inediti, deve assolutamente essere considerato secondo la sua natura teorica, come una , filosofia • (pp. 110-111): né tantomeno, come si è detto, tra la prassi e la passività: dal momento che - oggettivamente - la filosofia di Hegel, lungi dal contentarsi di • pensare il mondo •, consacra l'ordine in vigore e confessa obiettivi puramente - e oggettivamente - pratici; né infine nel semplice capovolgimento, nella sola demistificazione di una dialettica mistica, mistificata e mistificante. Certo, quest'ultimo punto ha la sua importanza, dal momento che, per il giovane Marx, criticare Hegel è - anche e nello stesso tempo - demistificarlo. la dialettica marxista critica del • lato mistico della dialettica hegel iana • (Il Capitale, Poscritto alla seconda edizione tedesca). si costituisce critica di ogni falsa coscienza: sta in questo, a colpo sicuro, una delle articolazioni del discorso di Korsch, una delle implicazioni anche, di cui non si dirà mai abbastanza tutta la portata. Cosi: • la critica dell'economia politica [ ...] è tanto una critica delle forme della coscienza sociale proprie dell'epoca capitalista quanto una critica dei suoi rapporti materiali di produzione • (p. 11). l'importante, tuttavia, è che questa demistificazione si vuole al tempo stesso - e innanzi tutto - prassi. la critica della falsa coscienza non può aver sede che in una attività rivoluzionaria: filosofia • secondo la sua natura teorica •, il marxismo è, • più precisamente una filosofia rivoluzionaria • che appartiene alle lotte reali (p. 111). Il rovesciamento è dunque meno un rovesciamento della prassi che mediante la prassi: traduzione sul piano teorico di quel ruolo eversivo che è qui proprio del proletariato. Non che per Korsch questo ultimo sia sempre e naturalmente, ontologicamente, rivoluzionario, e tradito, per esempio dalle direzioni oppure dalle sue • aristocrazie operaie •: un tale ontologismo sarebbe senza dubbio per lui una ricaduta primavera 1965 nella falsa coscienza e, in definitiva, il rifiuto appena velato della prassi, che si vedrebbe cosi annegata, polverizzata, in una naturalità ritrovata. L'evoluzione ulteriore di Korsch - da questo leninismo critico alle posizioni 'di sinistra' del gruppo di Kommunistische Politik poi alle sue simpatie anarco-sindacaliste, per finire, è vero, nel confusionismo delle Dieci tesi sul marxismo oggi [1950] (pp. 185-187) - permetterebbe piuttosto di concludere per un • volontarismo • implicito - nel senso che il Gramsci dell'Ordine Nuovo dava a quseto termine - frammisto, assai curiosamente ma non paradossalmente, con elementi (luxemburgisti) di una teoria della spontaneità. E' quella la dialettica di una opposizione già vinta - e che ne è consapevole. ' Karl Korsch, Marxlsme et philosophle, tradotto da Claude Orsini, presentato da Kostas Axelos, Collezione • Arguments •, Les Editions de Mlnuit, Parls, 1964, pp. 187. ' Lo studio di Paul Mattick, li marxismo di Karl Korsch, Survey n. 53, ottobre 1964, pp. 86-87, che senza dubbio contiene il maggior numero di elementi su Korsch, non tiene In sufficiente conto le sue attività alla testa del Kommunistlsche Politlk. ' Cfr. per esempio Lettre ouverte aux délégations ouvrlères qui partent en Russie, apparsa in Kommunistlsche Politik e citata nella Révolutlon prolétarlenne (Parigi]. anno lii, n. 36, 15 giugno 1927,pp. 12-13. • Nello schema di Korsch, la Comune di Parigi - esattamente come La guerra civile In Francia (1871), di Marx, il cui insegnamento profondo non riapparirà che con Stato e Risoluzione, di Lenin - appare come un fatto fortuito: nel quale giudizio egli perviene alle conclusioni di Jacques Rougerie, Procès des Communards, Collezione • Archives •, Julllard, Parls, 1965. li fallimento e lo schiacciamento della Comune sono sufficienti pertanto a concludere per li suo carattere fortuito? Concludere In virtu della sanzione sarebbe piu hegeliano che marxista. ' Cfr. Rosa Luxemburg, Marxismo contro dittatura: • In verità la Socialdemocrazia non è legata alla organizzazionedella classe operaia, essa è il movimento Intrinseco della classe operaia • (corsivi dell'A.). Concezione. che, pur richiamando Marx, cl sembra plu hegellana che marxista. Cfr. la nostra prefazione a Rosa Luxemburg, la révolutlon russe, Maspero, Parls, 1964. • Allo stesso modo, per Marx (Critica della filosofia del diritto di Hegel (1841)), la prassi rivoluzionarla • non è In opposizione parziale con le conseguenzedella società esistente, ma

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==