giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

capacità di critica, mentre nei settori colti e in quelli della gestione economicoamministrativa la critica assume toni involutivi • a destra •. Nel 1957 la polemica fra Mao e Liu è esplicita. Quest'ultimo afferma la fine della lotta di classe e sostiene il criterio di gestione fondato sugli incentivi materiali 10 • Mao invece pone l'accento sul perdurare della lotta di classe e attacca gli incentivi materiali (approvati in linea di principio dal lii plenum dell'VIII Cc del Pcc) come • criterio di guadagno meschino e irrazionale • 20. 8. Nel corso del 1957 e del 1958 Mao stimola un'altra grande ondata rivoluzionaria, in opposizione alla linea dell'VIII congresso. La campagna di rettifica del 1957 e la campagna contro gli elementi di destra sono fasi preparatorie del • grande balzo •, sanzionato nella primavera 1958 dalla Il sessione dell'VIII congresso del partito, e dalla costituzione delle comuni popolari, nella seconda metà di quell'anno. 11programma di costruzione socialista di Mao si differenzia ormai nettamente da quelli di ispirazione sovietica adottati dalle correnti a lui contrarie. Questo programma viene definito dal suoi awersari come rifiuto dell'Industrializzazione pianificata [accentrata] e progresso anticipato • per balzi • verso il comunismo. La meta è la creazione di unità territoriali a economia autosufficiente, nell'ambito delle quali la divisione del lavoro sia ridotta al minimo: donde la partecipazione progressiva dei contadini alla produzione industriale e degli operai al lavoro agricolo, degli • intellettuali • e dei quadri all'uno e all'altro, la istituzione di scuole metà studiometà lavoro, ecc. Questo comporta Inevitabilmente disordine e rallentamento nella industrializzazione di base, e si può ottenere solo rifiutando ogni forma democratica di eredità borghese a livello economico come a livello politico e per mezzo di una disciplina molto rigida. Il rifiuto della democrazia a livello economico si Identifica col rifiuto di ogni residuo • lalssez faire • sia fra gli Imprenditori (lvi Inclusi gli imprenditori per conto dello Stato) che fra I lavoratori. Per I primi, significhi esclusione del profitto e della produttività quali criteri regolatori 171 della produzione. Per i secondi, esclusione degli incentivi materiali - fino alla esclusione dell'• interesse egoistico • proclamata nell'attuale fase della rivoluzione culturale. Gli svantaggi che ciò comporta sul piano dell'• efficienza• possono essere compensati dal complesso degli aspetti positivi e liberatori portati dal tentativo di costruire una società socialista nella sua essenza antitetica alla realtà e alle prospettive dell"attuale società capitalistica avanzata. Non mi dilungo su questo tema, che anche in Italia è stato più volte affrontato ed è oggi largamente compreso dopo la rivoluzione culturale. Il problema più grave si presenta a livello politico. L'accusa rivolta a Mao dai suoi avversari è di avere operato per la distruzione progressiva di tutti gli organi di potere e rappresentativi dei lavoratori in Cina, cioè di tutte le istituzioni (e non si tratta delle vecchie istituzioni borghesi, ma di quelle nuove della società e dello stato socialisti). È stata esautorata l'assemblea dei rappresentanti popolari, e cosi pure gli organi rappresentativi locali e provinciali; sono stati combattuti i sindacati 21 , fino allo scioglimento della loro federazione (che era uno dei punti di forza di Liu Shao-ch'i). E, alla fine, non solo si è portata la lotta all'interno del partito, ma I.o si è attaccato dall'esterno, In quanto struttura di potere. Nel 1958 si era ancora lontani da questo. Al VI plenum dell'VIII Cc Mao viene attaccato duramente. Ne segue una risoluzione di compromesso, ed egli si dimette da presidente della repubblica. 9. Negli anni seguenti la lotta si fa più serrata. L'attacco alle istituzioni da parte di Mao e di quanti gli sono vicini si giustifica col richiamo alla linea di massa. Le istituzioni - compresa la massima istanza unificatrice: Il partito - sono concepite come strumenti al servizio delle masse e per il fine del socialismo. Se vengono meno a questo servizio e a questo fine, è legittima la rivoluzione, anche all'interno delle strutture sedicenti socialiste. Se • coloro che detengono Il potere • seguono la • via borghese • è legittimo attaccare le istituzioni che essi strumentalizzano. Nuove Istituzioni nasceranno nel corso della rivoluzione (o saranno radicalmente

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