centro di gravità del lavoro del partito si è spostato dalle campagne alle città [ ...]. Alcuni compagni dalla testa confusa pensano che dovremmo fondarci non sulla classe operaia ma sulle masse dei poveri. Alcuni che hanno la testa ancora più confusa pensano che dovremmo fondarci sulla borghesia. Quanto all'indirizzo dello sviluppo industriale, alcuni compagni dalla testa confusa sostengono che dovremmo soprattutto aiutare lo sviluppo dell'impresa privata e non dell'impresa di stato, mentre altri sostengono l'opinione opposta che basta prestare attenzione all'impresa di stato e che l'impresa privata non ha importanza. Dobbiamo criticare queste opinioni confuse. Noi dobbiamo fondarci sulla classe operaia, unirci col resto delle masse lavoratrici. conquistare gli intellettuali e conquistare il maggior numero possibile di elementi della borghesia nazionale [ ...] per poter condurre una lotta decisa contro gli imperialisti, il Kmt e la classe capitalistico-burocratica, e sconfiggere questi nemici un passo alla volta [ ...]. Quanto al problema di ricostruire e sviluppare la produzione [ ...] in primo luogo viene la produzione dell'industria di stato, In secondo luogo la produzione dell'industria privata e in terzo luogo la produzione artigiana [ ...] •. [I neretti sono nostri. N.d.A.]. Alla situazione nuova - la presa delle città - deve corrispondere un passo avanti nella lotta di classe. Il confine con l'avversario si sposta. La lotta contro la borghesia industriale può avere come protagonista solo il proletariato urbano e suoi alleati. E va condotta subito, prima e durante, non dopo la costruzione della base economica fondamentale. La funzione-guida dell'industria di stato coincide con la funzione-guida del proletariato industriale nella lotta di classe ed è una funzione politica. Il controllo che lo stato deve esercitare sull'economia è di ordine politico. A questo fine la classe operaia e i comunisti devono imparare I metodi di gestione economica. E a questa condizione è possibile, in un primo tempo, unirsi con la • borghesia • senza Il rischio che essa prenda Il sopravvento. In seguito le toccherà In un modo o nell'altro di essere eliminata: l'eliminazione del nemici avviene a passo a passo. Può essere anche pacifica, ma solo per quanto riguarda I singoli 169 individui che rinunciano alla loro connotazione di classe; non già collettivamente, attraverso il perpetuarsi della loro funzione di classe • per conto del lo stato •. 7. Tra il 1949 e il 1954 non risulta una prevalenza netta dell'una o dell'altra linea, anche se si osserva un certo prevalere della tendenza • economicista • nella costruzione economica, e un continuo rilancio della lotta di classe da parte di Mao (specie nelle campagne dei tre e dei cinque •contro• nel 1952, che valsero a liquidare nel campo amministrativo ed economico un gran numero di burocrati di origine Kmt.) Non è possibile d'altra parte seguire qui nei particolari tutte le vicende dell'alternarsi e mescolarsi delle due tendenze. La liquidazione del gruppo di Kao Kang e di Jao Shu-shih nel 1954 è una vittoria di Mao. Questo gruppo era già noto per aver sostenuto un tipo di pianificazione accentrata di imitazione sovietica 1 • (coerentemente con l'idea del passaggio al socialismo come assunzione da parte di una struttura statale accentrata dei compiti di gestione economica nazionale già affidati all'• anarchia • delle decisioni di individui o gruppi di privati). Oggi si parla esplicitamente di suoi rapporti con un • paese straniero • e si associa ad esso il maresciallo P'eng Te-huai, che solo nel 1959 verrà criticato pubblicamente. Nel 1952 viene formulata, e nel 1954 approvata la • linea generale • per la trasformazione socialista. Questo programma è rivendicato come proprio dalle due correnti. Tuttavia nel corso della sua formulazione i contrasti furono molto vivaci. Ancora una volta attenendosi a quanto era già acquisito, una parte dei comunisti 10 insiste sulla validità del sistema di • nuova democrazia •. A opporvisi è lo stesso Mao, che in altro momento lo aveva proposto, e sostenuto contro i fautori della democrazia borghese: • Alcuni [ ...] continuano con la loro "nuova democrazia" invece di intraprendere la costruzione socialista [ ...] • (1953); l'idea di stabilire un ordine sociale di nuova democrazia non è conforme alla situazione attuale ed è di ostacolo allo sviluppo della causa socialista.
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