Alla routine vengono dati nomi troppo usati per non essere essi stessi espressione di routine: dogmatismo, settarismo, estremismo, economismo ... Quello che sotto l'una o l'altra rubrica via via adottata si mira costantemente a colpire è la scelta una volta per tutte di un determinato indirizzo, l'abitudine a non riproporsi sempre daccapo i problemi e a ritenere valide formule più o meno meccanicistiche per interpretare i fatti e i rapporti fra gli uomini, l'accettazione acritica delle direttive che ne consegue e l'incapacità di discernere i contenuti politici real i (talvolta fra loro diversi o opposti) che si celano sotto parole d'ordine amorfe o polivalenti. E' il proposito di innalzare progressivamente il livello di coscienza dei quadri e delle masse, così che siano in grado di partecipare in misura via via maggiore alla scelta fra politiche alternative e al .dibattito che oppone gli uni agli altri dirigenti. Dopo il 1949 non si tratta più per questi di condurre una guerra civile per un paese vastissimo, in condizioni diverse e con larga autonomia Individuale, ma di governare questo paese con un criterio unitario. Aggirare i contrasti, sospendere il giudizio in attesa dei risultati di condotte diverse diventa assai più difficile. In una certa misura si continua ad adottare questo metodo, si lascia sempre un certo margine alle opinioni della minoranza e si ammette una certa varietà di pratiche diverse nei vari luoghi o nelle varie situazioni. Tuttavia, a misura che si procede nella costruzione del paese, l'incompatibilità delle une con le altre scelte si fa sempre più palese e acuta. I contrasti sono via via più P,rofondi ed espliciti (la stessa esigenza di renderli pubblici lo prova), finché si arriva alla rottura aperta nel 1965-66.Allora anche nella storia degli anni passati si individua la continuità delle due linee contrapposte. Fra la linea della segreteria del partito negli anni venti, le successive linee • di sinistra • e • di destra • del comunisti legati al Comintern e l'orientamento grosso modo di Imitazione sovietica del primi tempi della repubblica popolare e quello • revisionista • e • economlclsta • degli anni più vicini esiste l'identità In un criterio di giudizio fondamentale: Il riferimento primario al grado di sviluppo della forze 167 produttive sia nell'interpretare le condizioni oggettive della società che nella scelta delle politiche da adottare. Il peso determinante attribuito al grado di sviluppo delle forze produttive ai fini della rivoluzione borghese o socia Iista, come abbiamo visto, aveva ingabbiato molti dirigenti comunisti in un dilemma dottrinario senza uscita. Dopo la fondazione della Repubblica popolare, lo stesso criterio è il solo che i seguaci attuali di Liu Shao-ch'i ritengano correttamente marxista. Secondo questo criterio - come viene espresso per bocca sovietica - la costruzione del socialismo deve fondarsi sugli interessi del lavoratore, la soddisfazione dei suoi bisogni materiali, Ja garanzia del suo sviluppo libero e completo. A questo fine si richiedevano in Cina: tempi rapidi di sviluppo delle forze produttive, dell'industrializzazione, della ricostruzione dell'economia nazionale sulla base della tecnica contemporanea, la scelta di una vasta gamma di forme per la trasformazione graduale e prolungata di agricoltura, artigianato, industria e commercio semicapitalistici verso una via di sviluppo socialista. Erano quindi da scegliere di preferenza metodi economici di direzione e non metodi amministrativi. Nella vita politica dovevano essere adottati metodi democratici. la priorità era alla costruzione della base tecnico-materiale della società. Per questa corrente si trattava quindi (sono ora I seguaci di Mao che parlano) di procedere a tempi forzati all'industrializzazione e alla tecnicizzazione di alto livello; di fondarsi a questo fine essenzialmente sulle basi imprenditoriali; di rimandare il problema del socialismo a dopo compiuta la costruzione della base economica fondamentale. Vengono riferite in proposito le seguenti opinioni di Liu Shao-ch'i: • Passerà un tempo assai lungo prima che la Cina proceda realmente al socialismo•. E' necessario un lungo periodo di collaborazione coi capitalisti: solo dopo l'industrializzazione si potrà procedere alla nazionalizzazione dell'industria e alla collettlvazione dell'agricoltura. • Quando In futuro la Cina avrà superproduzione Industriale, sarà tempo per imbarcarsi nel socialismo •: allora, si dovranno trasformare I capitalisti attuali In managers per conto dello stato (1949). Quanto
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