166 Questo è impossibile finché Stati Uniti Gran Bretagna e Francia saranno governati da reazionari. 11compromesso è su alcune questioni, ivi incluse alcune questioni importanti. Ma non potranno esservi molti compromessi di questo genere a breve scadenza. C'è la possibilità che si sviluppino le relazioni commerciali fra Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia e Unione Sovietica. 3. Questi compromessi di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia con l'Unione Sovietica possono essere solo il risultato di lotte decise ed effettive di tutte le forze democratiche del mondo contro le forze reazionarie di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. Questi compromessi non devono assoJutamente richiedere compromessi interni da parte dei popoli dei paesi capitalistici. I popoli di ciascun paese continueranno le lotte secondo le differenti situazioni. Il principio delle forze reazionarie nei confronti delle forze democratiche del popolo è di distruggerle fin dove possono e di prepararsi a distruggere in futuro quel le che non possono distruggere ora. Di fronte a questa situazione, le forze democratiche del popolo devono adottare lo stesso principio nei confronti del le forze reazionarie •· A questa presa di posizione sul piano internazionale un coerente indirizzo di Mao nella politica interna, nettamente opposto a quello esemplificato nelle affermazioni di Liu. Egli non considera conclusa la guerra civile a livello internazionale: le forze che sostenevano il fascismo continueranno a lottare; in molte parti del mondo vi saranno lotte fra queste e le masse antifasciste, fra l'oppressione nazionale e la liberazione nazionale; per l'imperialismo, la pace è una continuazione della politica del tempo di guerra. Sul piano interno, il suo programma è di mobilitare le masse. accrescere la forza del popolo, lottare col_po per colpo contro gli Usa e Chiang Ka,-shek, completare la rivoluzione democratica e fondare la dittatura democratica del popolo • sotto la guida del proletariato•. Egli sottolinea il pericolo di guerra civile e vi si prepara; de~uncia Chiang Kai-shek quale nemico del popolo; si oppone alla consegna delle armi (posta da Chiang quale condizione al riconoscimento legale del Pcc). • Se [ ...] avessimo seguito la "via primavera 1968 parlamentare" [ ...] per entrare nelle città., commenta oggi Hung ch'i 13, • [ ... ] non saremmo affatto entrati nelle città di Chiang Kai-shek ma avremmo solo perdute le nostre, milioni di persone sarebbero state uccise e la rivoluzione cinese sarebbe stata spezzata •. Non interessano qui i particolari delle trattative di Chungehing fra comunisti e Kmt. il ruolo giocato in esse dai diversi dirigenti, il grado di buona o mala fede di ciascuno e le sfumature delle posizioni personali. Quello che conta è che viene resa pubblica, in tutte lettere, una divergenza di fondo sulla via da scegliere. all'interno del Pcc. E' un momento in cui la posizione di Mao risulta molto chiara: intransigenza rivoluzionaria, e nello stesso tempo nessun estremismo quanto ai contenuti della rivoluzione. Infatti l'intransigenza si fonda sulla mobilitazione e sull'appoggio delle masse: i fini immediati da perseguire devono corrispondere agli interessi reali della maggioranza in un momento dato. L'assunzione di contenuti troppo avanzati isolerebbero i dirigenti delle masse; così come li isolerebbe la scelta di posizione di potere (• un posto di ministro •l ottenute a prezzo dell'alleanza di vertice col nemico. 5. 11contrasto fra la linea seguita da Mao e altri orientamenti dei comunisti cinesi - in particolare quelli ispirati prima alla politica del Comintern, poi (dopo il 1945) alla politica sovietica - fino al 1949 ha luogo fra leaders e gruppi parzialmente indipendenti gli uni dagli altri, che dispongono di potere militare e politico semiautonomo. Le parole d'ordine comuni vengono interpretate spesso in modo diverso dagli uni e dagli altri, e alla fine prevalgono coloro che nella pratica hanno ottenuto maggiori successi militari e politici. Un tentativo di mettere sul tavolo le questioni controverse e di fare su di esse un discorso serio a livello teorico comincia programmaticamente solo nel 1941-42 con la prima • campagna di rettifica • dello stile di lavoro del partito promossa da Mao a Yenan. Da allora, Mao interverrà periodicamente a sconvolgere la routine: non solo quella esterna, la burocratizzazione nel lavoro di partito, amministrativo, militare e culturale, ma anche quella interiore.
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