giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

[ ...] si dovrà essere capaci di fare propaganda, fare discorsi e campagne elettorali perché tutti votino per te •; • Noi siamo ora uno deì partiti di governo; non siamo piu all'opposizione ma al potere, e alcuni entreranno nei ranghi dei funzionari. Noi avevamo alcune posizioni ufficiali nel governo centrale nel 1927, che furono perdute quando cominciammo la lotta. Questa volta le posizioni non saranno perdute se la lotta comincia •; si debbono • liquidare le organizzazioni di partito • nell'esercito; • interrompere la direzione e il comando diretto delle forze armate, che devono esser poste sotto i I comando unificato del Ministero della difesa nazionale [Kmt] •; questo • compromesso • non cambia la natura dell'esercito ma gli dà legalità [ ...] ne vale le pena, è vantaggioso •. In genere i comunisti seguaci di Mao nel trattare le questioni del loro partito anteriori alla morte di Stalin evitano ogni accenno ad ingerenze esterne. Non si tratta solo di una questione di opportunità, ma del rifiuto totale e pregiudiziale dell'ingerenza esterna nelle faccende di partito; quando e se v'è stata, e ha prodotto risultati negativi, ne ritengono responsabili i comunisti cinesi che l'hanno subita o volontariamente accettata. Fino ad oggi, fanno un'eccezione solo per le posizioni su accennate assunte da una corrente del partito alla fine della seconda guerra mondiale. Non parlano esplicitamente di ingerenze esterne, ma affermano ripetutamente e con forza che la tendenza è la stessa che in quel periodo si è affermata per tutto il movimento comunista internazionale. Si portano come esempi principali quelli della Francia e dell'Italia. Trascrivo parzialmente quanto si dice sulla questione in generale e dell'Italia in particolare nell'articolo di Jen Li-hsln • Un programma reazionario capltolazionista •, in: Je.-..mlnjlh-pao, 19 settembre 1967 (riportato In Peking review, 1967, n. 47): • Durante la secondaguerra mondiale, nel tempo stesso In cui raggiungeva un grandiososviluppo, Il movimento comunista Internazionaleproduceva Il suo opposto.una controcorrentedi revisionismo controrivoluzionario. La principale caratteristica di questa controcorrentefu Il rifiuto della rivoluzione violenta e 165 l'affermazione della via parlamentare. Essa portò gravissime perdite al movimento comunista internazionale. Ne è un esempio l'arretramento della rivoluzione in Francia e in Italia [ ...] In Italia verso la fine della seconda guerra mondiale la lotta armata aveva avuto un grande sviluppo, si era costituito un esercito di 256.000 partigiani o operai insorti, che liberarono Milano, Venezia e altre duecento città grandi e piccole, catturarono il capo fascista Mussolini e lo giustiziarono. Ma il segretario generale del Pci Togliatti, tornato in Italia dopo un soggiorno all'estero di diciotto anni, propose una linea capitolazionista secondo la quale si sarebbe attuato il socialismo "non per mezzo della forza e dell'insurrezione" ma attraverso le riforme di struttura della società; costrinse i distaccamenti partigiani dell'Italia settentrionale ad accettare il comando unico del governo reazionario di Badoglio e degli "alleati", disarmò i partigiani e la polizia dei patrioti. Togliatti ha venduto gli interessi fondamentali del proletariato in cambio di un posto di ministro e di vice-presidente del consiglio, mentre Il frutto della vittoria del popolo italiano sul fascismo era ridotto a nulla. Fatti simili sono accaduti In altri paesi dell'Europa e dell'Asia, oltre che in Francia e in Italia [ ...] •. E non a caso viene richiamata una dichiarazione di Mao dell'aprile 1946, • Alcuni punti per valutare la presente situazione internazionale •, che riporto: • 1. le forze della reazione mondiale stanno preparando una terza guerra mondiale, e il pericolo di guerra esiste: ma le forze democratiche dei popoli del mondo hanno superato le forze reazionarie e si sviluppano progressivamente: debbono e possono superare il pericolo della guerra 12 • Perciò la questione dei rapporti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia con l'Unione Sovietica non è una questione di compromesso o di rottura, ma una questione di compromesso più presto o più tardi. Compromesso significa accordo attraverso trattative pacifiche. Più presto o più tardi significa alcuni anni o alcune decine d'anni o un periodo ancora più lungo. 2. Il compromesso di cui sopra non riguarda tutte le questioni Internazionali.

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