linee, una volta che siano state sottoposte a critica a livello teorico. Si perde cosi la consapevolezzadel fatto che una critica è veramente tale - almeno In senso marxista - soltanto quando ha saputo farsi linea politica operante a livello di classe, cioè si è tradotta In chiare proposizioni strategiche e tattiche capaci - come dice Mao - di organizzare milioni di persone. In questo senso Lenin afferma che all'opera di distruzione occorre saper collegare un'opera di sgombero delle macerie e di costruzione. Proprio questa carenza sembra costituire Il problema principale e il limite di molti gruppi, oggi, e di fronte ad essa sono sensibili i rischi di cedere nella pratica alla tentazione illusoria - per usare ancora i termini di Lenin - della • pedagogia• rivolta allo • studente o all'operaio medio•. " Leggendo la buona stampa della sinistra ufficiale, questo è uno dei tanti temi sui quali spesso Il lettore ha la strana Impressione di muoversi In pieno Illuminismo. " Dal 1948 al 1965 sono passati alla proprietà coltivatrice, In Italia, 1.760.608 ettari di terra (di cui 629.862 assegnati dalla riforma). Il 63% delle aziende agricole Italiane - per contro - non raggiunge I 3 ettari, estensione che, anche nelle condizioni migliori, non permette una vita decente a un nucleo famigliare medio. " Vedi, ad esempio, come la • razionalità • del discorso di alcuni socialisti del Psu (Il più noto è appunto Rossl-Doria)stia oggi acquistando - in materia agraria - sempre maggiore forza, sebbene questo non possa essere spiegato con un mutamento del loro discorso, che mantiene pressoché Inalterate le caratteristiche di rigoroso • realismo , che già aveva In passato. EdoardaMasi primavera 1968 Linee di storia del Partito Comunista Cinese 1. Nel corso della rivoluzione culturale proletaria la stampa cinese ha tracciato, se pure in modo frammentario, una linea di ricostruzione della storia del Pcc. Sono stati forniti criteri di interpretazione in parte nuovi rispetto agli anni precedenti e sono stati pure resi pubblici alcuni nuovi dati di fatto. Si potrebbe discutere - e certo gli specialisti di storia contemporanea della Cina ne discuteranno a lungo - in che misura questa ricostruzione sia legittima. cioè quanto sia rispettosa dell"effettiva realtà dei fatti; e se in generale sia lecito sovrapporre il presente al passato. impiegare i mezzi di conoscenza del poi (ivi inclusa la maturità politico-ideologica frutto dell"esperlenza) non solo per interpretare li prima, ma per attribuire a movimenti, tendenze e personaggi intenzioni soggettive che nell'epoca in esame non potevano esistere, o esistevano in forme talmente confuse ed embrionali da consentire qualsiasi sviluppo futuro, e non solo e necessariamente quello che si è avuto di fatto. Insomma, dal punto di vista della correttezza storiografica è certamente arbitrarlo tracciare a posteriori una linea politica come li coerente dipanarsi di un disegno precostituito dall'inizio, dove i risultati di oggi sono presenti già tutti nell'embrione di quarant'anni fa. Il cammino faticoso e inevitabilmente cosparso di errori della ricerca, li processo di creazione della linea politica in tal modo vengono omessi. Ancor più arbitrario è il proposito di far coincidere certi rapporti oggettivi di causalità (o meglio, la coerenza che a posteriori è sempre possibile estrarre dal bruto succedersi del fatti e che si Identifica con la Interpretazione proposta dallo storico) con una coerenza di ferro del
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