152 citato). che però - proprio perché è fondata non su un'analisi corretta delle classi nelle regioni meridionali, ma su un • a priori • unitario di tipo democratico-progressista - si è tradotta in una mobilitazione delle masse, o in una finalizzazione delle lotte di massa. verso obiettivi che rappresentano gli Interessi non dei futuri (ormai prossimi) protagonisti locali dello sviluppo capitalistico. Un esempio, per non rimanere nel vago: dal documento congressuale dell'Alleanza dei Contadini calabresi (aprile 1967) è possibile apprendere che la categoria su cui l'organizzazione intende puntare per il futuro è quella dei coloni, e la rivendicazione di fondo che si avanza è quella della • piena libertà imprenditoriale • per i coloni. Cosa significa una simile impostazione? Anche volendo trascurare i richiami ai sacri testi (vedi il fondamentale discorso di Lenin sul significato dell'aumento del numero di coloni e fittavoli in una situazione di • decollo • dello sviluppo capitalistico). nei fatti, la risposta è abbastanza evidente: dato che i coloni non sono una medesima cosa ovunque, anche nell'ambito del sud. significa puntare tutto (cioè far lottare tutti) su un tipo di obiettivi che gioverà soltanto a coloro tra i coloni, i piccoli proprietari coltivatori diretti, i fittavoli, che in parte già hanno, o si avviano ad avere, possibilità di reale evoluzione In senso imprenditoriale 8 • Si è spiegato a tutti i contadini implicati che ciò significa lottare perché qualcuno di loro diventi capitalista. e gli altri suoi salariati (piu o meno scopertamente) oppure emigranti? Che libertà imprenditoriale significa libertà di sfruttare? Che cooperativa significa comunque espulsione di manodopera, nella situazione attuale del Sud? Che tutto questo significa - infine - puntare sui tempi lunghi dello sviluppo capitalistico In agricoltura, senza - tra l'altro - porsi il problema della qualificazione politico-sindacale della manodopera alla cui espulsione si dice implicitamente di si, cioè fottendosene del fatto che questa finisca per rappresentare una provvidenziale massa di riserva nelle mani dei capitalisti industriali meridionali, italiani ed europei in genere, che si vedrebbero cosi garantiti altri preziosi anni di ricatto nel confronti degli operai? Non bisogna pensare che tali domande primavera 1968 nascondano una visione utopistica della realtà. E' indubbio che lo sviluppo economico capitalistico Imporrà nei prossimi anni - particolarmente nel sud - un'ulteriore, forte riduzione degli impiegati in agricoltura, che dal '50 ad oggi sono scesi in Italia dal 48% al 22% della popolazione attiva. Ma da questa constatazione realistica non discende necessariamente una linea tendente ad avallare gli sforzi capitalistici per settorializzare I problemi, sforzi il cui obiettivo principale è quello di nascondere, agli occhi dei subordinati, la realtà comune del processo di proletarizzazione crescente, che supera le divisioni settoriali allo stesso modo in cui la programmazione tende a superare, componendoli a un piu alto livello di consapevolezza, gli interessi particolari dei singoli capitalisti. 3. Comunque, quelle domande mettono ancor piu in evidenza una seconda delle caratteristiche importanti, che rivelano come non anticapitalistiche le attuali linee meridionalistiche: nelle loro formulazioni - giuste o sbagliate che siano, realistiche o utopistiche, • d'intervento • o • di protesta •, che possano sembrare - il proletariato, e piu genericamente la popolazione, appaiono sempre come oggetto di decisione prese altrove, da altri, e sopra tutto in riferimento ad una • razionalità di sviluppo •. determinata attraverso la considerazione • oggettiva • d'un esame di variabili generali che sfuggono (si sostiene) a coloro che non dispongono degli strumenti • scientifici • di analisi. In proposito, è utile ribadire alcune osservazioni. sebbene possano apparire abbastanza scontate 9 • Una delle caratteristiche fondamentali che permettono di definire ideologica una proposizione - per Marx - è che la sua diffusione si risolva, In un momento determinato, in un vantaggio per la classe dominante. Ciò non significa, evidentemente, che un'ideologia sia - come volgarmente i nostri • marxisti • tendono spesso a dire, soprattutto quando • parlano al popolo • - una Immagine deformata della realtà, a cui palesemente corrisponde alcunché di • vero • 10 • Se cosi fosse, Infatti, Implicitamente si dovrebbe affermare che Marx - analizzando
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