avanti come un contributo indispensabile per l'apertura di un discorso socialista nell'area del capitalismo avanzato. Ma non è un caso, a mio avviso, che le forze che questa politica hanno costruito e salvato dalla liquidazione abbiano pur sempre rappresentato la prima risposta del movimento operaio italiano alla rottura dell'unità di classe e al riformismo: non è un caso che a queste forze si deve la ripresa del problema di un nuovo rapporto tra masseistituto di classe-partito e quindi la ripresa del momento consiliare e del momento del potere In una situazione ritenuta di transizione democratica. Al di là delle riserve e delle precisazioni che ho fatto, il pensiero e il contributo di Bartellini rappresentano pur sempre un aspetto della ricostruzione di una linea classista nel movimento operaio italiano, per gli aspetti validi che il massimalismo morendo ha lasciato alla classe operaia da cui era stato generato: per essere stato - come scriveva Gobetti nel '24 quando nessun'altra componente socialista o comunista del movimento operaio poteva aspirare a questo elogio - • frutto di un libero sforzo proletario, cresciuto per il sacrificio degli umili e non In regime di sowenzione o per i contributi di classi o nazioni estranee alla vita delle plebi italiane•. Giovanni Mottura primavera 1968 Appunti per un'azionepolitica nel mezzogiorno 1. E' ormai d'uso corrente, in particolare nella terminologia di coloro che si definiscono nuovi meridionalisti, la distinzione tra il • meridionalismo di protesta • e il • meridionalismo d'intervento •. E' forse utile accettare provvisoriamente per buona questa distinzione, come via d'approccio ad una tematica che forse piu di molte altre pone interrogativi di fondo anche a chi parla oggi di ricostruzione d'una forza politica rivoluzionaria, e cercare di capire quale merce è contenuta nelle scatole che portano quel le etichette. Ponendosi in quest'ottica, occorre innanzitutto osservare che - di là dalle parziali polemiche di scuola (privilegiamento di Gramsci o Salvemini, Fortunato o Dorso: tentativi di riallatciarsi a questa piuttosto che a quella corrente interpretativa) - la distinzione tra i due meridionalismi non comporta necessariamente l'idea di una contrapposizione - che quando ricompare rappresenta uno scoperto artificio dialettico - quanto piuttosto l'Idea d'una successione cronologica di possibilità politiche, del passaggio ad una nuova fase che recupera e rielabora i motivi validi delle analisi e delle lotte del passato alla luce di opportunità nuove di sviluppo, finalmente delineabili in modo meno utopistico, che si sono aperte per le regioni meridionali dell'Italia. Va osservato che questa Impostazione del problema meridionale implica anche una nuova interpretazione delle grandi lotte di massa sviluppatesi nel sud dal dopoguerra agli anna sessanta. Alla luce dell'attuale livello di sviluppo raggiunto dal sistema socio-economico nazionale, quelle lotte (come il parallelo fenomeno migratorio) vengono giudicate positivamente, come forza propulsiva che da un lato ha contribuito a tener vivo Il problema del
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==