giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

136 della nostra civiltà, alle singole conoscenze tecniche; ad una memoria per cosi dire specializzata non ne corrisponde una altrettanto acuta per la propria costituzione affettiva, per il Selbst, per le inevitabili crisi e fratture dello sviluppo personale • 13 . Sono proprio questi gli uomini - dai controlli coscienti indeboliti e sempre in guardia contro le situazioni che loro si presentano - che sono particolarmente predisposti a conflitti sociali camuffati. I conflitti pseudo-privati vengono mediati ad oggettività sociale attraverso il linguaggio; nelle sue circonlocuzioni e stereotipi si sono sedimentati i rapporti e le tensioni storico-sociali: questi ultimi possono essere dunque interpretati per mezzo di quelli. Se il bigliettaio del tram dà sfogo alla sua rabbia contro gli studenti con apprezzamenti ironici sul loro eccessivo tempo libero, a noi non interessa tanto la trasparente motivazione psicologica quanto il valore sociale di quelle espressioni, l'invidia ad esempio dell'impiegato pagato male ma legato a dure regole e ad un rigido orario di lavoro, nei confronti di coloro che, secondo lui, si troveranno piu tardi in professioni libere con migliori chances materiali. Misconoscendo le complesse ragioni di queste differenze di gruppo, il bigliettaio sfogherà il suo rancore contro chi, a sua volta oggetto del processo sociale, risulta in realtà molto meno favorito di quanto egli creda. Una vecchia sgrida dei bambini perché fanno chiasso, sebbene giochino su di una strada già di per sé molto rumorosa. Continua ad imprecare anche dopo che se ne sono andati: il suo borbottio sostituisce si la violenza fisica, ma è anche sempre pronto a trapassarvi; col pretesto della necessità della buona educazione (una delle cose piu apprezzate nel clima della reazione tedesca). la donna sfoga il cumulo di rabbia per la propria misera esistenza e anche per il rumore del traffico, su coloro che le si presentano indifesi, i bambini appunto. Il fatto che la sua reazione si renda indipendente dal motivo che l'ha causata, mostra la sua irrilevanza per il carattere sociale della vecchia. Non le passa neppure per la mente di protestare contro la brutalità degli autisti; essa odia per cosi dire in seconda istanza quanto le appare come la causa prima, anarchica che le ricorda quell'istinto di ribellione che autunno 196 7 dovette reprimere in se stessa. Non di rado si sviluppano poi, proprio a contatto con macchine ed apparati, dei conflitti nel momento in cui, per dirla in linguaggio corrente, • qualcosa non va •. Per la recente economia degli istinti la libido dovrebbe riguardare piu che le persone viventi degli schemi prefabbricati di esse se non addirittura gli stessi beni di consumo, cioè le merci 1 •. la lite in famiglia scoppia perché non funziona la televisione. davanti alla quale il gruppo primario (finalmente riunito) vorrebbe seguire ancora una volta le fasi di una partita di boxe, già conclusa e dal risultato ormai scontato. la famiglia offre a coloro che sono stati defraudati dal loro sintetico divertimento una buona occasione per scaricare quella delusione che non ha nulla a che fare con i presenti. Questi si trasformano per gli altri in oggetti - a partire dai loro superficialmente innocenti rapporti di scambio fra rivenditori e consumatori - attraverso i piu o meno nascosti meccanismi del potere e della burocrazia fino alle cliniche e alle caserme, per non parlare delle prigioni e dei campi di concentramento. lo si può cogliere anche in certe sfumature: se la scarpa che sta provando pare al cliente troppo larga, la commessa si sente in un certo senso personalmente offesa e risponde irritata: • Ma certo, lei ha ragione! •: essa si è identificata a tal punto con la vendita di prodotti di serie, da vedere aprioristicamente un nemico nell'individuo le cui esigenze si discostano dalla norma standard. Ad un incrocio in cui è stata data luce verde, il motore della prima macchina, guidata da una donna, non s'accende; moderato concerto di clacson; al successivo semaforo rosso il guidatore dell'auto seguente si fa avanti e dice in tono chiaro e freddo, senza l'ombra di una minaccia: • Stupida oca! •, e la donna risponde in tono distaccato e serio: • Mi scusi •. Oui scompare addirittura il conflitto: domina incontrastata la logica della funzionalità, legittimante sia l'insolenza dell'uomo sia l'umiltà con cui la donna si riconosce utente non pienamente conforme del prodotto automobile e colpevole nei confronti del codice della strada. Il fatto che i consumatori siano mere appendici della produzione la convince ad adeguarsi al mondo mercificato per reificare a sua volta i suoi

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