quantità di prodotto prevista. Essi sono invero dei fantasmi, al massimo delle personalizzazioni, con le quali i sottoposti si sforzano di ritradurre in viva esperienza l'astratto e impenetrabile aspetto del rapporti. I conflitti istituzionalizzati fra capitale e lavoro non andranno al di là della pura Ideologia, fintantoché rimarranno inquadrati in rapporti di potere risolti a priori. li motivo della generale apatia politica non sta probabilmente nella sedicente mancanza d'oppressione, quanto piuttosto nella consapevolezza, anche se inarticolata e confusa, dell'uomo che tutto ciò che oggigiorno appartiene alla sfera politica non ha quasi nulla a che fare con I suoi veri interessi. Se è vero che ogni conflitto salariale è, almeno potenzialmente, ancora lotta di classe, questa viene subito bloccata dalle organizzazioni integrate, partecipi dei controlli sociali. Ciò non riesce però senza incovenienti. Invisibile al di sotto della tranquilla superficie dell'accordo fra partners, il conflitto si manifesta in fenomeni sociali marginali. Là ad esempio dove non è ancora giunta l'integrazione, o in quelle • scorie del mondo fenomenico • che il processo antagonistico come sempre espelle; o spesso negli sfoghi irrazionali di coloro che non sono né come lavoratori né come consumatori con pieno diritto immanenti alla società. Penuria e bisogno non sono plti, nella decantata affluent society, Il destino dei lavoratori attivi, ma quello del piccoli pensionati e di certi gruppi marginali non organizzati e difficilmente definibili. In tali gruppi si conservano tenacemente invidia, propensione al litigio, aggressioni sviate o mal digerite - vecchia eredità della piccola borghesia - che ne costituiscono un potenziale pericoloso non tanto per l'ordine sociale, quanto per odiate minoranze o per chi non è politicamente conformista; contro di essi può essere sfruttata, in caso di crisi, l'energia della lotta di classe alienata dalla sua meta primaria. Questa è una forza dislntegratrlce. La disgregazione in particelle centrifughe è infatti il rovescio della medaglia della Integrazione sociale; quanto plti spietata• mente essa elimina le diversità, tanto plti si dissolve sotterraneamente la struttura sociale. Fenomeno osservabile già nelle lotte Intestine delle correnti all'Interno del nazismo. Se per radio viene trasmessa una partita del campionato mondiale di calcio, 135 partita che tutta la popolazione è costretta a seguire dal momento che la voce dello speaker proviene da tutte le finestre e penetra atraverso le sottili pareti, può accadere persino di osservare trascuratissimi capelloni e arrivati borghesi nei loro vestiti impeccabili, raggrupparsi sul marciapiede attorno ad una radio a transistor. Il grande evento calcistico salda per un paio d'ore in comunità di popolo la solidarietà. guidata e commercializzata, degli sportivi. Il manifesto nazionalismo di tali occasioni, solo apparentemente apolitiche, d'integrazione, rafforza il dubbio sulla loro sostanza dlslntegratrice. Collocati nel macrocosmo sociale focolai esplosivi si sono infatti trasferiti anzitutto nel conflitti di politica estera e quasi coloniale. Nel microcosmo sociale l'antagonismo si manifesta invece attraverso tutto Il corpo della società in situazioni eccentriche, nella parodia, per cosi dire, di ciò che un tempo si chiamava spontaneità. I conflitti interni, • psicologici •, hanno anch'essi la loro dimensione sociale, per quanto - sia detto per inciso - le determinanti psicologiche e sociali non coincidono affatto. Solo arbitrariamente si può operare una distinzione tra conflitti psicologici e sociali, ora che alcuni schemi di reazioni individuali canalizzano contemporaneamente anche l'aggressività sociale. Tali schemi vanno dal riso malizioso, dall'imprecazione, dall'assalto verbale attraverso il practlcal joke fino a quella specie di violenza fisica descritta, in un protocollo delle esercitazioni di seminario, come componente del tono cordiale ma rozzo dell'attuale galateo automobilistico. Poiché lo sviluppo sociale sta per superare la categoria psicologica dell'io integro, sempre Identico a se stesso, cl si può domandare per quanto tempo ancora tali comportamenti possono venir attribuiti al campo della psicologia. Sono proprio essi forse che oggigiorno hanno assunto la maschera di conflitti sociali oggettivamente dati. Che gli individui non se ne occupino è dovuto, in parte, alla loro sempre maggiore discontinuità e incoerenza psichica, all'incoerenza • di uomini che derivano i loro Impulsi dalle condizioni situative e mutano quelli e se stessi proteicamente, senza permettere che I singoli momenti si concrezlonlno In una storia unitaria. Storia presuppone memoria e questa sembra essersi ridotta, per le esigenze estreme
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