giovane critica - n. 31/32 - autunno 1972

la cui grandezza è stata creata da loro, e dai proletari, si suicida e che tutto ciò che può andare con la vita deve volgere i suoi sguardi verso un ordine nuovo. Con il concorso dei ·tecnici rossi non sarebbe altresf necessario che le organiz• zazioni operaie si dedicassero a formare militanti capaci di divenire essi stessi tecnici e organizzatori? In quest'ordine di idee, ci sarebbe luogo di studiare a fondo, sulla scorta dell'espe· rienza russa, i molteplici problemi di organizzazione che la trasformazione sociale pone. Quanta carta si è annerita a discutere il problema della dittatura! Ma non ricordo aver letto, nella stampa operaia francese, un solo articolo sul (a titolo di esempio) problema dell'amministrazione municipale durante la rivoluzione. Cosa si sa della rivoluzione nella scuola? del problema delle finanze? Non moltiplichiamo le questioni di tal genere: sarebbe evidentemente troppo facile. Ma sottolineamo che lo studiarle sarebbe al contempo e render giustizia alla rivoluzione russa, di cui poco si conosce Il lavoro, e preparare utilmente le lotte del futuro. Kiev, maggio-giugno 1922. Vittorio Rieser autunno 1967 Il rapporto masse-organizza- . ztone 1. Nel recenti numeri di Giovane critica 1 sono emersi due temi di discussione, collegati tra loro, che hanno una grande attualità politica: da un lato, Il rapporto tra teoria e • pratica sociale •, dall'altro l'analisi critica delle esperienze dei gruppi e gruppetti di • sinistra estrema • in Italia. Il problema dal rapporto tra organizzazione e masse è, nell'uno come nell'altro caso, l'aspetto cruciale da discutere. L'esperienza dei gruppetti di sinistra italiani 2. Analizzando la situazione della lotta di classe in Italia (e In altri paesi europei). si può fare subito una constatazione: mentre al livello dell'elaborazione teorico-strategica e dell'organizzazione • politica • si esprimono posizioni alternative da sinistra alla linea del movimento operalo ufficiale, l'organizzazione concreta dell'antagonismo di classe, nelle sue espressioni immediate e pratiche, resta tuttora monopolio delle organizzazioni ufficiali. A questo livello, gli elementi che sfuggono al controllo delle organizzazioni ufficiali non sono per questo organizzati da qualcun altro, e restano quindi lnutlllzzati per possibili sviluppi politici. In questa luce, l'elaborazione stra• tegica • alternativa • del gruppetti di sinistra si rivela In sostanza come una illusoria libertà di procedere sul terreno dell'astrazione: poiché essa non ha radici nel terreno concreto su cui emerge, nelle sue forme Iniziali e spontanee, l'antagonl• smo di classe. 3, Le ragioni storiche di questa situazione sono molteplici. Da un lato il sorgere di una parte dei gruppetti di sinistra in fasi di • riflusso rivoluzionario • ha contribuito a questo distacco: In situazioni di conflitto esplosivo è phl facile superare lo svantag•

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