giovane critica - n. 30 - primavera 1972

8 Fabrizio C1cch1tto Le /oue contrattuali ha,mo anche bisogno d1 tifi sostegno e d1 u,1,1 mech.uione pos1t1v,1 a f1vello d, governo. Se la lotta ope· raw non crea co111,add1z1011fira le forze padronali e trova una sponda, le cose d1veorano molto serie. Ouesta e stara anche l'esperumza dell'autunno c,1/do esercitazione d1 schemat,smo ma coglie,e d punto a cui è giunta la cns, politica prop, ,o 1n seguito al fallimento del centro·s1n1stra de• 1vante da11'1nvoluz1one della OC e de, part1t1 mmon. Un partito confessionale ed interclassista A questo punto Id scelta che bisogna fare è se s• considera la DC come ,I fondumentate g<11dnte della stabilità democratica, e qu1nclt se in un certo s.enso s, "r1spe11a" 11 suo tentat,vo d1 recupe,o a destr,l, oppure se s, , tt,ene venuto 11momento. come ,o ciedo. di de1erm1nare un r1d1mens1onamento dell' 1mpo1tanza e del peso politico dt un par1110 confess,onale ed 1nterclass1sta nella soc,etj lldl1.ina. 01ma1 la OC non ,egge p1u nelle sue d1mens1on1 tradmonal1 di fron1e .xl una società lldhdna che e Cfesc,uta, che è d1ven· lata p,u modernJ s,a sut terreno della dinamica sociale, sia sul terreno del costume e delle richieste d1 libertà. Tutto ciò comporta non la scomparsa, ma d nd1mens1onamen10 "natura• le" della DC. Il parrno "monstre" va incontro ad una fase d1 deperimento organico, perché ciò avvenga attraverso una svol• ta democratica è 1nd1spensab1le che la DC perda voli non solo a destra. ma anche a sinistra. Da questo ulteriore scatto della crisi del centro-sm1stra si può uscire m due modi. Dopo una campagna elettorale chiaramente basata sulla linea d1 un nuo• vo corso polmco e possibile l'affermazione d1 una reale svolta democratica. Una svolta determinata dalla crisi dell'attuate gruppo dmgente d.c. ,n segu,10 ad una sconfitta elettorale venf1catas1 a destra e a sm1stra, per cui la OC si trova costretta, per governare, a stabilire un rapporto preferenziale a sinistra con i socialisti e con tutto lo schieramento riformatore, nella effettiva associazione de, comunisti da un lato e de, sindacati dall'altro alla elaborazione e al sostegno del programma dt governo. S1 trat1erebbe, ,n sostanza, dell'affermazione della lmea dei nuovi equ1hbrt dopo un chiaro scontro politico ed elettorale. L'operazione d• riforma awerrebbe non p,u come manovra neog1ol11t1ana dei gruppi dommant1, ma come sconfitta del disegno cenlnsta con la conseguente prevalenza d1 una lmea d1 trasformazione graduate del sistema. Verrebbe colpita la hnea reale e non quella 1mmagmaria della borghesia e della OC. Proprio per questi mot1v1. però, si 1rat1a d1 un'1potes1 d, d1f• f1c1le realizzazione. Nel caso m cui la DC s, arrocchi sulla sua linea attuale, sia nella sua versione p1u seccamente centrista, sia nel centro sin1· stra moderato. la sinistra e 1n pamcolar modo 11PSI. non possono p1u negarsi, accettando un ruoto d1 copertura ma devono contrapporre atla OC una linea d I alternativa democratica che punti 1n un p,ù lungo periodo alla rottura del partito 1nterclass1s1a Questa scelta parte dalla conv,nz1one che, senza ta copertura socialista, un rinnovato arroccamento moderato della DC dopo le elez1on1 alla lunga non riuscirebbe a difendere le frontiere democristiane sulla sinistra. Queste cons1deraz1on1 nascono da un duplice ordine di motivi: da un lato dal fallo che oggi c'e una contrapposizione di fondo a cu, non s1 puo sfuggire, anche perché tutte le scorc1ato1e sono state murate e qu1nd1 al confronto non si può sfuggire; dall'altro lato che Il problema del governo costituisce un nodo reale pe,- la sinistra italiana, sia 1n riferimento ai problemi della difesa democratica, sia rispetto alle prossime lolle contrattuali. Quest'ultimo è ,I tema pili preoccupante. Se non si insegue una v1s1one m11olog1ca della classe operaia, non si può d,men11care che la lotta contrattuale vuol dire essenzia1• men1e lotta per degli ob1et11v1concreti. Non si tratta di una banale affermazione "tradeun1on1st1ca". Spesso questi sbocchi concreti (sa1ao, qualifiche, parti normative, potere in fabbri• ca) contnbu1scono a moct.f1care I rapporti sociali e politici. Ora, le lotte contrattuali hanno anche bisogno di un sostegno, d• un appoggio politico, e d1 una med,azione positiva a livello d1 governo. Se la lotta operaia non crea contraddizioni fra le forze padronali e non trova una sponda, magari contraddtttoria e ambigua. a livello d• governo le cose d1\lentano molto Questa è staia ,:mche l'esperienza dell'autunno caldo in cui il M,n,stero del Lavoro ha svolto una funzione politica che è stata 1ns1eme d1 11as.sorb1mento delle spmte pili acute della combatt1v1tà operaia, ma anche d1 contraddizione rispetto al fronte padronale. Per questo non sono poss1b11! fughe dalla realtà. anche perché questa è già abbastanza dura d, per sè. La conquista d1 nuovi equilibri politici. la sconfitta del dise· gno centris1a della OC e della Confindustria sono gh obiettivi 1eal1 che abbiamo dmanz1 e che non so se riusciremo a raggiungere. Può darsi benissimo che la sinistra italiana continuando a parlare d1 governo si ritrovi tutta all'opposizione. Oobbia· mo, però, avere consape\lolezza che s1 tratta di un nodo reale, su cu, si 91oca non solo l'equilibrio generale del Paese. ma lo stesso insultato delle lotte opera,e. Tutto ciò apre un discorso anche sulla lmea de, gruppi extraparlamentari.

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