giovane critica - n. 30 - primavera 1972

all'avventurismo, piccolo o grande. detl'az1one ampia, seria. profonda. metodica di un grande partito marx1sta·lenm1sta, seppure illegale. L'illegalltà comunista non è quella dei carbo• nao. La preparazione comunista all'insurrezione noi, e quella dei blanquist1. I carbonar, e I blanqu,st, erano un pugno d• cospiratori. diretti da pochi 1deal1s11 1ntell!gent1 e for t1. Un partito comunista, anche numencamente debole, rappresenta sempre, attraverso la sua 1deolog1a, la classe proletaria. Esso incarna la coscienza d1 classe d, centma,a d1 m,gllaia o d1 m1• lioni d1 uomini. Il suo ruolo è immenso, essendo quello d1 un cervello e di un sistema nervoso. ma inseparabile dai bisogni, dalle aspirazioni, dall'att1vitil del proletariato intero, s1cche 1 disegni mdiv1dual1, quando non si accordano ai bisogni del partito - c1oè del proletariato - v1 perdono molta della toro importanza. In questo senso, fra tutte 1e organizzazioni rivoluzionade ft• nora susc1tate dalla storia, il partito comunista è quella meno vulnerabile ai colpi della provocaz1one. Conclusione. Perché la rivoluzione resta invincibile La polizia doveva vedere tutto. udire tutto, sapere tutto. po• tere tutto ... La potenza e la perfezione del suo meccanismo appaiono tanto pili temibili in quanto essa trovava ne, bassi• fondi dell'anima risorse inattese. E, tuttavia, essa non ha saputo impedire nulla. Durante un mezzo secolo, ha vanamente difeso l'autocrazia contro la ri• voluzione di anno in anno più forte. E poi, avremmo torto a lasc1arc1 1mpress1onare dallo schema del meccanismo apparentemente cosi perfezionato della Sicu· rezza imperiale. Al vertice c'erano certo alcuni uomini intelli· genti, alcuni tecnici di alto valore professionale: ma tutta la macchina riposava sul lavoro di una mil'iade di funzionari 1gnari. Nei rapporti meglio confezionati, si trovano le enormi• tii più divertenti. Il denaro oliava tutti gli ingranaggi della vasta macchina; Il guadagno è uno stimolante seno, ma msuffic1ente. Non si fa nulla di grande senza disinteresse. E l'auto· crazia non aveva difensori disinteressati. Se si dovesse ancora dimostrare, dopo 11crollo del 26 marzo mediante fatti presi in prestitodallastoriade11a rivoluzione russa. la vanità degli sforzi del Dipartimento di polizia, potremmo addur• re in gran copia argomentazioni come quel la che ci offre l'ex poli· ZiottoM.E.Bakai. Nel 1906, dopo 1arepressione della prima rivolu- .,!'~• nel momento in c_ui l capo di polizia, Trussevic, riorgan!zzava ~.laorganizzaz1oni rivoluzionarie di Varsavia, in particola· 63 re quelle del Parrnosoc1al1sta polacco "soppressero 1nun anno 20 mil1ta,1, 7 gendarmi, 56 po11z1ott1e ne fernono 92; insomma misero fuori combattimento 179 agenti dell'autorità. Esse disuussero 1nol· tre 149 spacci dt alcool della reggia. Alta preparazione di questi atti parteciparono cent1na1a d1 uom1n1 restati nella ò maggior parte de, casi ignoti alla pohz,a". M. E. Baka1 osserva che, nei penod1 d1 successo della rivoluzione, gli agenti provocatori erano spesso 1n numero inferiore alla bisogna; ma riapparivano non appena la reazione aveva la meglio. Come 1 corvi sui campi d1 ba'ttaglia. Nel 1917. l'autocrazia è crollata senza che le legioni d• spie, d1 provocatori, di gendarmi, d1 boia, di se1gent1 d1 città. d1 cosacchi, d1 giudici. di generali, d1 pop•. possano ritardare ulteriormente 11corso flessibile della storia. I rapporti dell' Okhrana redatti dal generale Globatcheff constatano l'aw1cmar• s• della rivotuz1one e prodigano allo zar gli avvertimenti inutili. Cosi come i medie, più dotti ch1amat1 al capezzale dt un moribondo non possono fare altro che constatare, minuto dopo minuti, 1 progressi della malattia, 1 pol1Z1ott1 onn,sc1enti dell' Impero vedevano, impotenti, lo zarismo crollare negli abissi .. Perché la rivoluzione era Il frutto di cause economiche, psicologiche, morali, situate al d1 sopra e al di fuori della loro por• tata. Erano condannati a resisterle inutilmente e a soccombere. Poiché è eterna illusione delle classi governanti quella d1 crede· re che si possa arrestare gli effetti senza colpire 1e cause. legiferare contro l'anarchia o 11sindacalismo (come in Francia e negli Stati Uniti). contro il social1smolcome fece Bismarck 1n Ger· mania). contro il comunismo come ci si sforza d• fare 0991 un po' dappertutto. E' un'esperienza storica d, vecch1a data. l'lm· pero romano perseguitò anch'esso invano I cnst1an1. Il cattolicesimo ricoprì l'Europa di roghi senza riuscire a vincere l'Eresia. la Vita.

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