giovane critica - n. 30 - primavera 1972

d11nos11<1to di sape1s1 effett1vamen1e llbc,,,,e d,1 mollr m1to1o· g,e ve1e o presunte. Hanno r 1valut,1to ,1spe1t1 impor t<1rH1 del socialismo utop1st1co (con p,n 11cola,e 11gu<1rdo,1 Founc,). del l'<1narch1smo, del pens1e10 d, Ros..1 Luxem1Ju1g. H,,nno bt1lluto l'.tecento sult'1n1ern,;1z1onal1smo p,otetar,o, sull., 1011,11>e111 comunismo come 1011.i che s, dec1de1<1<.lef1n111v,:1mcn1csolt,m to sul piano mond1<1le, sulld necess11j che la , 1votuz1on(' conti nu, anche dopo la p,esa del pote,e: e T,otskq ha sostenuto queste idee con un rigore 111telle1tuale e un impegno p1<1t1co che 911hanno costato t'es,ho e la vita. S1 può fllolog1zza,e e sofisticare quanto si vuole sulle differenze tra la "rivoluzione permanente" d1 Trotskij e la "rivoluzione ininterrotta" di Mao: non si riuscirà mai a d1most1are che si 11a1t1 d1 d1ffe1enze veramente sostanz1al1 (3). Anco,a: le nuove forze 11voluz1onane conducono una polemica d1 fondo contro la "burocrazia" partitica e statale; ed è. anche qui, impresa d1sperald non ricono• <;eerein Trotsk1i (e, certo. anche nella luxemburg) l'ispiratore di tale polemica. Perché, dunque, la m1tolog1a ant1trouk1sta è cosi dura a morire anche in questo settore dell'estrema sirnstra' Una delle ragioni luna ragione contingente. "esterna", certo 1nsuff1c1ente a spiegare da sola il fenomeno. e tuttavia, a nostro avviso. non priva d1 peso) è il d1ch1arato ant1trotsk1smo della Cina - e. in via secondaria, anche d1 Cuba, sebbene ne, riguardi dr Fidel le accuse di trotskismo siano state particolarmente frequenti - . Per motivi analoghi a quelli che li hanno sempre, finOra, spinti a dichiararsi molto più filostahnist1 d1 quanto siano mai stati in realtà, 1 compagni cmes1 s1 sono sempre sentiti in dovere di negare ciò che devono a Trotsk1j, Da parte dei compagni cinesi - che sono condizionati da un ceterminato rapporto polemico con l'URSS, da determinate esigen· ze di lotta e di "pedagogia" interna. e fanno quindi un uso. in Qualche misura, strumentale di categorie come trotskismo e (31 Gtu)IJmente, nei ··QuòlJe•n• l-'i~t1nton1·· 21 (genn.1io-(t/l.1b,a,o 19GSI, p 23. Edoarda Masi si uferiva alla ··pot111ca della rivoluzione perm31'1~He, sostenu1a già da Lenin e specialmente da Trotski1. e oggi dai comunis11 cmes," e a p,opos110 dell'erronea pos1z10ne del Commtern sulla quesuone ~.n~e. osservava lp 221 che Tro1sk11 "ebbe 11 mento d1 rendersi conio assai prima dt Stalin d• come fosse lalhmen1.we, e diede delta situazione cinese un.i 1n1erpretaZ1one per gran parte analoga a quella da1a in seguilo dalla co11en1e del PCC che faceva capo a Mao... Più d1 recente ta compagna Masi, pur senza opud 1a,e del tutto quella sua pos1l1one ha tenuto a distaccare d1 p1u 11 tro1sk 1smo dal maoismo. nel quadro d, una 1nterpretaz1one del pensiero d1 Mao ,n eh,..,. sostanzialmente ant1man11sta: vedi on pa_r11col~rela ~ua 1nt 1odu· rione • V,ctor Serge La lotte di claae nella rivoluziona cinese del 1121. SMnonà e savé11 1971, e, per \'1mpos1az1one ideologica com• c•,~•ss:u: Ili Mao ■ la sinistra europea, m OP 39 (rmvembre 57 stdlm1smo , ciò s1 compiendc, anche se è leg1111momettere in discussione, appunto. Id m1s11r,1 di quc<;10 uso strument.;Jle, 11danno che puo de11va1nc alld ch1<11enadelld lo,o 1mpostdz1one politica interna e 1nterndz1onale. Md I mao1st1 CU1opeI po11ebbe,o e dovrnbbe,o parlare pIu ch1d10, p1opr10 perché non sono 9rava11 da quelle 1espons<1l>iltld"s1a1at1". l'avere dC· cet1ato cosi 1ncond1z1onatamcn1e l'.in111rotsk1-.mo dei compagni cInesI è un segno d1 non completa liberazione dal bisogno dello S1ato•gu1da, negato a parole, ma non nella pratica effettiva, nemmeno dai maoIst1 eu,ope1 più sp,eg1ud1cat1 e proble· ma11c1. V1 sono. tuttavia, altre ragIon1 p1u sostanziali. l'ant1Uotsk1smo dell'estrema s,n1stra si sta sempre più rivelando come una ma· n1festaz1one di un fenomeno più generale, cioè del suo ant1le• mmsmo. Nella smIstra extraparlamentare, come è noto, corrono cattivi temp, per Lenin. Diventa sempre più dtfficde tro• vare un lenin1s1a antistalinista: pur con opposte valutaz1on1, i sed1cen11"marxisti-leninisti" e gli "spontane1st1" di vane sfumature sono concordi nella diagnosi di una sostanziale conti• nu11à tra leninismo e stalinismo. Il procedimento è tanto sem• plice quanto antistorico e mistificante: si individuano e certa• mente ci sono) g1i aspetti "autoritari", "organizzativisti". antispontaneisti del pensiero e della prassi di Lenin, si disarticolano Questi aspetti dal loro nesso dialettico con glf elementi opposti - libenari, antiburocratici - che sono altrettanto essenziali al leninismo, e si dimostra che lo stalinismo era già contenuto. potenzialmente. in Lenin. Dopo aver riconosciuto cosi in Stalin il futuro obbligato del leninismo, si completa l'operazione per ciò che riguarda il passato: si scoprono le fonti del pensiero di Lenin (della sua concezione del partito, del suo determinismo e materialismo) in Kautsky, e quindi sI inserisce Lenin in tutta quella grossa fdegenrazione che si denomina "marxismo della Seconda Internazionale" in senso lato: in un senso cosi lato da comprendere non solo Kautsk v e Bernstein. ma Engels stesso. 11 vero marxismo creativo e non dogmatico sarebbe rappresentato. dopo Marx. soltanto da Rosa Luxemburg e. adesso. da Mao. Siccome. però, queste "reazio• ni a catena" sì fermano difficilmente, e ogni intellettuale, per quanto intetligentissimo. é sempre destinato ad essere superato da un altro intellettuale ancor più intelligente e consequenziar rio, ci si sta accorgendo che anche Marx é troppo materialista, determinista, eurocentrico: si sta perciò sviluppando (al polo oppasto dello pseudo-maoismo stalinista degli "m-1") una specie di maoismo antimarxista che, guarda caso. si accorda cosi bene con la formazione idealistica che tutti abbiamo avuto e che, forse. è molto più angustamente "europea" di tutto ciò

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