giovane critica - n. 30 - primavera 1972

50 Stefano Merli /I d1SCOrSOd, P;mz,er,, (ICI Ouaderm rossi, di Fo.1, che 11., fil flut.•nzato e mlluenza ,mcora nuove ge,wr;uioni milira11ri, ha <1vuto spazi solo margm,1/i e saltu,ul 11elle Ed1z1011, Av,1r11,1 lldlid", tentcltlVO veramcnlc rinnov,;IOH' tll'I nldlXl',ffiO tl.ili.ino, documenld Oue-sto forse ci sp1egt1 ,id ('<;empio, u11It.tm1·nlt' <1ll,1mfluenL.i mas,;1cc1ddel nenru,;mo. pcrche d d1<.co,"o d1 P,1n11r-11d,ei Quaderni ross,. d1 FoJ, sull'uso m,11K1<,1,d1ell.i ,oc1olog1.i, sul privileg1amento dello f.ibb11C<1p ,ull,1 lt"tlutd 1wll,1 tt•<11t,·d1ellt• lotte opera,e dr t11>0"nuovo", clw h,; ,nflunu,110 t· <1nC01,1 mfluenza nuove 9enerdZIon1 rrnllt,1nt1, non ,ihhi.1 <1vuto <,p,1L1 se non marg1n,1li e sdllu<111nell;• Ed111on1. Il pr1v1leg1amento dr-1I<1sto110<J1,1f1,1l1'1nte1110dt•I p1og1,1mm<1 ed1tor1,:1ledelle Ed11,on, s1gnif,ct1v,t 1wr Bo<,1011prcnd(•rc In un ce,to senso 11d1sco,so che <1vt-v.i<l11vu10,n11>r1ompere d Movimento operaio, che pc,ò port,110 d., un.i llll/lttllVd Ullltdl t,1 d und In1z1ativa d1 l)drtllO lrdSfo,m,iv,1 Id (11,1lt·IIICddellt• POSlllO· n1 m ecletosmo, In qu,mto 11P,111110oon .tvtiv.. (pprchè non ,wevd voluto credrlo) un collelt1vu dt l,1vo10 <,uff1cwntempntc omogeneo e maturo dd r1pt•ns,11r11I,•, '>trnI,1; ,. 11011l'dvf'v.t pe,ché dll'1nte1no dP1 movmwnto 11P,111110,., t1ov,1v,, ,td PS'>t'lf' d1 volta m voll.t o subJIH•1no o <111e11,1t1o•qu1nd1 cos11e110 a subire suo m.tlgrddo l'egemonr,1 ,,lt, u1. Non assolvendo uno funz101w 1•g;•mo111c,n1pll .. poht1c,1 unitd• 1<1 primd, I 1nuncidndo dlld COllCl'llOIH' m,1IXl\l.i <ll'IIO Stuto e delld rivoluzione poi, il PJ,t1to "''' c:,111•11t1o1n•<,cgut•ntemcnte anche d livello dellct metodoloc11,1 111t1·1ptH,1l1v,I1H'I CUI 1e Ed1 zIon1 erdno cost,ette .i sub,re c,w<,I<,11v<1m+•n1lmf• <,1L1011,m1<1r ch,che, democr,:111cht, nform,ste, comum<,11•oppurt> l,1<.e1,ue fuon della loro dlldhs, 11i>c.111110"l'lnt1•rn,,11011.,h• comu,w;tJ o I momenti ant,statuah del vr-cch10 mov1mt•r110 prefusc1std, fenomeni che 11Partito rInunc1<1v<"1">pteg,uc o chr no,, S<1PC· vo spiegare se non con le rJ9I01111mm1"<l1<1c1le ll,1 polem1c<1 poli11ca La COIIOCJZIOnepdrtltlCd, d g,oco dPg1, e<1u1llbr1 lll!Cllll, l,1 <;1tuaz1onedel marxismo ttdl1Jno. h,mno qu11\tli , 1d,mcn.,1ond to molto le omb1z1on1m,z,olt d1 Bo.,,o Al suo lavoro e manCdtO, comp 1• mJrlc,,10 <1 1101, c1 1u11I quel ,. che nella a,;senZdd1 UOd dlll'lllt1llVd ,1111formi,;mo ">ldllflld/10 furono cos1rett1 In Qu(•st.i po<,1110111,1•,1">uo lt1vo,o " m,1nc,no un Pc1rt1to, un mtellellUdle colli•111vo chf• <1<;<;um(•Sd<;fc' ompito d1 sv,lupp.ire nelld !,!lUd/lOllf> lldh,111<1.1COOC{'LIOIII'm,11Xl<.l,t delld rivoluzione t• dtlOlllO J (llH'\10 rl(XIO Impo<,l,H(' llll,t poli· tlCd culturd1e d! mdS',tl Non e nato 111l1t1h<1 wl ·45 un mov,m1•111011volu11on,010 d1 ma,;sa che rdCC()(JhP,'i<l;'e11'(l1l,1d1•1mov,m('llll (•Vf'l<.IVI prpf,1 SCl<;tle Id riv&eh..'SSf> t' l,(.IJ')(•fd";'W..11,1luci• c1.. 1r,•.-,.pe111•nLd,l'1I len1n1smo e clelle sconfitte ,;ub1te. Non c,edo che queslo deb• bJ farsi risalire esclusrvamenle alle lacune e at l1m1t1 e alle respons,1b1lita storiche d1 quei movIment1, che conosciamo Non lo credo. perché non a caso le uniche a morire delle conent1 del movimento operaio 1tahano sono Stdte quelle che h,:mno rappresenrato I pochi tentatlVI antistatuall d1 massa che sI conoscano In Italia. Dopo di allora, a parte una fase della ston.i del PCI e a parte frange d'avangua,dta, ,1 movimento è diventato "nazionale", ha ce,;sa10 di mcarnare l'anll'òtato. $, è visto come la ricerca libertaria d1 Bo,;10 risalisse alle ori911l1della sua m1l1Z1ae come ess.i 1ecuperasse tutti I frammen· 1, d, questa trad1z1one ant1st1tuz1onale. Però che il problema cent1c1le per un mov,mcnto rivoluz1onar10 ,;Ia 0991 l'ant1stato, per quello operante nelle società borghesi come per quello operante nelle realta soc1al1ste, Bos,o to capi con chiarezza forse solo con le nuove lotte studentesche e operaie In Italia, con il magg,o francese, con la rivoluzione culturale. La cultura delle classi dominate E' alle conseguenze d1 questa consiataz,one che va fatt.:i risali• re il suo progressivo isolarsi cla1 partIt1 storie, del movimento operaio. la dectSione di rendere autonome dal PSI le Ed1Z1ont Avanti• ed• concentrare la sua att1v11à sulla 11cerca d1 quella realta. sotterranea e d,spersa, della creazione etica e culturale delle ctass1dommate che, pur nella sua disomogeneità d1 con· tenuti, rappresenta pur sempre c1uello che fuori dal sistema e dallo Stato e contro d1 essi, ha c,cato spontaneamente il movimento operaio e popolare Questa suc1att1v1tà di ricerca sul mondo popolare e d1 classe rappresentJ credo Il maggior e più , Igoroso contr 1buto d1 realizzazione ed, indicaz1on1 che, un,tanamente a Movimento operaio, egli lascia a no1. Bos10 s1esso e Berman1 e altri ne hanno illus1rato te linee me1oclolog1che e politiche che la sorreggono. M1 l1m1to quind• a osservare che ques10 filone può amcch1re metocloto91camen 1e e pol1t1camente 11marxismo, ma non può surrogare una I i• ceica 1eorica sullo Stato, sulle tendenze d1 sviluppo del cap•· talismo, sutla nuova società e sulla nuova condizione umana, sugli 1ndnizz1 strategie, del movimento operaio. Se dssotu11zza to rispetto a questa problematica. esso nfletle pIu t'assenzd d, un p,11t1to rivoluzionario che sia tale perche si assune tultl qut-<;tI compiti, piuttosto che un cont11bu10 nella direzione dt una costruzione d1 quel tipo Ho cos, g1os~oldnamente 1nd1cato 11limite che è risultato m·

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