48 Stefano Me,li Nel progr.JmmiJ delle Edmom A viJtW! , Ne1111s1ar;j pr,vileg1iJt0 rispet10 a Mora11di,· ma anche nspetto a Foa, allo stesso Basso E' 8os10 stesso che rende publ>l1ca una lettera di Sasso d• cri• t1ca alla gestione Morand1, d• cui s1 possono accogliere molti 1nc1sipolitici. s1gn1f1cat1vamentediretta però a Nenni come in· terlocutore valido nel Panno Nenn1 sarà poi m seguito pnv1• leg1ato. non soto rispetto a Morand1 ma anche rispetto a Foa ad es.. rispetto a Basso stesso. nel piano d1 produzione delle Edmoni Avanti 1 La ricchezza del disegno d1 Bos10 e nello stesso tempo quello che d1 non chiarito o d1 comprom,ssorio permaneva in esso. venne fuori pienamente con la 1n1z1at1vadella r,presa delle Edmon1 Avanti' Delta Mea, Bermani. Arfe hanno parlato delle vicende connes• se alle origm1 e alla chiusura d1 queste ed,z,oni, per cui m, hm,to qu1nd1 ad alcune osservaz1on1su quello che volevano s1· gn1flcare per Bos10 e su ciò che Bos10 voleva perseguire attraverso questo strumento d1 lavoro. lrrnanz1 tutto Bos,o ha voluto dare al Partito una coscienza collettiva della propria storia e del propno ruolo nelle genera z1on1e nelle lotte del movimento operaio. Non st trattava solo d1 spingere Il Partito a ripensare criticamente le sue vicende. ma d1 spingerlo a colmare , vuoti d1 coscienza indotti nel suo corpo storico dal fallo che per , 20 anni del fascismo 11gruppo dirigente aveva scelto l'em1graz10ne abbandonando prnt,camente ,I proletariato ,tallano al suo destino e qu1nd1 alla egemonia comunista: dal fatto che ti ritorno per lo più sentimentale. tumultuoso e md1sc1plmato, do• po d ·45 d1 masse che il Partito non conosceva e che non era ,n grado d, omogeneizzare. aveva accentuato la eterogeneità della sua base sociale e delle sue componenti; da1 fatto che le sc1ss,om e gh assestamenti del gruppo d1ngente avevano accen• tuato la subalternanza del Partito net patto d'unità d'azione e s1erano ripercossi m vuoti d1 conoscenza delle nuove realtà della cond1z1one operaia e m vuoti d1 m1z1at1vanel lavoro organ1zzat1vo e nel lavoro d1 massa. Questi problemi erano presenti lucidamente m Bos10 e si collegavano alla sua concezione del lavoro culturale inteso come scienza dell'organizzaztone e come azione politica d1 massa: creare qualcosa d1 duraturo e contmuo che stesse m piedi e lavorasse indipendentemente dalle cns1 dei gruppi dmgenti e dagli 1mpegn, quot1d1an, delle istanze dirigenti e periferiche; dare al Partito una coscienza stonca. anaht1ca. teorica collettiva. omogenea dal centro alla base. Era qualcosa d, mcred1b1le, anche se modesto, 1n un Partito che v,veva nell'empiria della poht1ca delle cose o accentuava l'organ1zzat1v1smo per vincere i notabilati interni e per strutturarsi come partilo moderno d'organizzazione; era qualcosa d1 mcred1bite per un Partito che per tutte le ragioni dette e per altre legate a1 suoi precari equ1l1bo mtern, aveva rinunciato alla ncerca marxista e alla formazione teorica di massa come aspetti del suo lavoro poht1co e aveva lasciato alla borghesia 1llum1nata e al partito comunista ,I compito d1 una battaglia anche sul fronte culturale e della teoria. Annettendo al Partito questo nuovo settore d1 lavoro. Bos10 non si riprometteva solo d1 coprire comp1t1 che altnmenll potevano essere assunti dalla Commissione Culturale, ma vole• va cimentare m una dimensione d1 massa 1a concezione del marxismo libertario, allora mcapace di questo comp1to per l'eterogeneità delle componenti storiche e ideali che lo formavano. per farne un valido correttivo. se non una alternativa, al marxismo stalinizzato dell'ala maggrontaria del movimento ope· ra10. Questo compito poteva essere portato avanti allora solo nello PSI. pur con tutti I suoi hm1t1, perché allora solo lo PSI, paradossalmente grazie appunto alle sue contradd121on1, poteva tollerarlo almeno e dargli comunque una dimensione all'inter• no del movimento operaio. Queste circostanze non potevano però non evidenziare alcuni hmit1 del marxismo teorico di Bos10 e i compromessi cui era costretto all'mterno del Partito. Le Edizioni Avanti! Una lotta per un marx,smo ant1statuale e ant1burocrat1co nel periodo staliniano. doveva 1nnanz1tutto recuperare. superandolo al livello delle nuove esigenze. il respiro tematico (non dico strategico) delle vecchie Edmoni Avanti!. che sono state mol• to criticate 1n questo dopo guerra, a ragione e a torto, ma che comunque ci avevano dato la prima edizione 1taliana de· gli scritti d1 Marx-Engels, avevano introdotto da noi ta cono• scenza del leninismo e della letteratura dell'ottobre sov1et1co, avevano dato un esempio di propaganda elementare rivoluzionaria e d1 formazione teorica d1 massa. Come s1sa, 1aprima generazione comunista ha criticato aspra• mente e ha ironizzato sulla hnea culturale delle Edizioni; que• ste critiche sono state accettate. senza verifica. dalle generazioni militanti d1 questo dopoguerra. Ma noi che abbiamo poi conosciuto il marxismo sdanov1zzato e la produzione editoriale che ha promosso anche in Italia, dobbiamo accettare molte d1 quelle cnt,che come anche riconoscere ciò che di pos,t1vo hanno rappresentato le prime
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