giovane critica - n. 30 - primavera 1972

36 altri· negazione del permanente per ,colo fascista khe s;uebbe stata una mvenz1one d, Nenni o de• "rev1s1on,st1" per g1ust1f1care , loro cedimenti e la loro votontd d1 msenmento nella maggioranza), integrazione delta classe operaia, s01tova1utaz10ne dei contrasti 1ntern1 al processo d1 unil1caz1one soc1aldemocrat1ca, sopravalulélz1one delle mantfes1az1om della dissidenza cattolica, negazione della poltt,ca d, alleanza tra classe operaia e ceti medi Tutta la tem<n,ca della formazione d1 una nuova maggioranza veniva respinta 1n base ad una riesumazione delle vecchie pos121on1, g,à superate fin dall'Vtll congresso detl'I.C .. per cui una partecipazione al governo de• comunisti sarebbe stata accettabile soltanto m una "fase d• trans1z1one" tra il capttalismo ed 11soc1allsmo. e doveva uwece essere condanna• ta se realizzata m una società ancora cap11alis11ca. per avviare 1n questa soc1etd un processo d• trasformaz,one democratica delle sue struttu,e e per avanzare sulla via d, una democrazia progressiva verso d soc1altsmo Perciò la 1endenza a nnchiude· re 11PCI 1n un blocco d• oppos1z1one con I mov1ment1 estrem1st1, e le correnti minoritarie. e ad ostacolare quei rapporti umt,m con forze della stessa maggioranza d1 centro-sinistra, attr dverso I qual, e possibile costruire una nuova maggioranza. Ou,mto la girandola delle parole d'ordine ,nconcludent, e ag,- t.1tor 1e ("lo Stato ,;1 conqu1s1a (come 1 1. non si trasforma'). d1,1,uz1onE' dPll,1 scuoi.i cli cl,ic;c;e··."cultura dltemat1va"; "le cr.1c;p'-' le Clttd si prendono'"). e la scelta delle forme d, lotta puJ violente. della guerngha d, gruppo nelle città. abbia ob1et· 1,vdmf'nte aiutato le forze reazionarie nel tentativo d• ,solare Id cl,1c;seoperaia e d1 mob1hta1e und parte dell'opm1one pubblic,1 per muoverla contro "la s,n1stra" e te 1st1tuz1orn repub· bliCdrlt'. non è necessario ricordare. Il nemico principale da combattere, per I gruppi estrem1st1, e \ldtO d partito comunista (ed e l'unico tratto comune, nel· I.i cltlagante vaoeta e confusione d1 pos1z1on1 ed• g,upp1). at quale prima si volte contrapporre 11 sindacato, e po, lo spo,, tdne1smo ed 11 regime assembleare. per cercdre d1 91unge1e del una "rifondazione" e "ristrutturazione" delle s1n1stre Bisogna dire che 11Partito comunista ha sopportJto pe, un lungo per1odo senza scomporsi questo assalto petulante e fd st1d1oso, quasi sempre calunnioso Il successo delle elezioni del '68 ha premiato la sua pazienza. Lo -;lancio delle lotte del '69, la modifica dei rapporti poht1c1 con I p.:ir11t1delld mag• 91oranza di centro-sm1stra, hanno md1c,llo und tendenza di ascesa nell'applicazione della hnea poli11Cd dpprovata di Xli Congresso. O1gan1zzativdmente 11 PCI, e <,0p1.ittutto la FGCI lld più colpita dc:1ltaag11a.z1onel!!i-trem1c;tJ) '>Orlo in p,ena npreTre domande pol1t1che / Giorgio Amendola La controffensiva reazionaria ed i ritor111 provocaror, dei fascisti hanno dimostrato Il permaneme valore, ideale e poht,co, del patrimomo a11tilasc1sta e della Resistenza, che 111va110s1 è cercato d, liquidare con la eritrea alle "occas,om perdute" e alla "svolta d1 Salerno" sa, La formazione del gruppo de "Il Manifesto" ha determ1nd• to nel corpo det partito una operazione d1 r19etto. permetten· do alle nuove generaz,on, d1 ricuperare 11valore delle quall!à proletarie dell'unità pollt,ca, della d1sc1phna. della lotta contro ogni manifestazione piccolo borghese di personalismo. amv,- smo e carrierismo. Certo I guasti pollt1c1 comp1ut1 da queste avventure sono da cons1derars1 assai gravi. Una parte non trascurabile d1 nuove leve d1 g1ovan1 s1 sono consumate nella vana ncerca d1 1mpos· s1b1II scorc1ato1e, ed hanno perso ti contatto, a volte irrimed1ab1lmente, con le forze organizzate del movimento opera10. Una ag1taz1one rumorosa quanto inconcludente, ed i gravi fatti d, provocazione che hanno permesso la creazione di vas1e zone d1 omertà e d1 sospelto, hanno contnbu1to a fornire della lotta condotta della classe operaia l'immagine desiderata dai gruppi dmgentt del capitalismo 1tal1ano per spaventare i ceti medi e r1ch1amarli alla necessità d1 difendere ''l'ordine" contro ,I disordine ( 1). La controffensiva reazionaria ed I ritorni provocatori dei fasc1st1 hanno dimostrato Il permanente valore, ideate e politico, del patr1mon10 antifascista e della Resistenza, che invano s1 è cercato d1 liquidare con la critica alle "occasioni perdute" ed alla "rivoluzione mancata", alla "svolta di Salerno" cd alla politica d• un11à na11onale Nel momento del pericolo. l'unità ant1fasc1sta ha riacquistato tutto it suo valore, e la funzione del Partito comunista si è affermata nuovamente come forza insostituibile d1 uno schieramento dt lotta ant1fasc1sta. Molti che lo avevano accusato, de· nigrato. combattuto, sentono, 0991, 11bisogno d, ntornargl1 vicino. Molti g1ovan1 che non lo avevano conosciuto, se non attraverso le deformazioni bugiarde dt una ag1taz1one pettegola, lo scoprono per la prima volta. Ancora una volta il PCI, quando sa essere se stesso e sviluppare coerentemente la sua poli• t1ca naz10nale ed unitaria d1 avanzata democratica al socialismo, è m grado d1 affermare la sua funzione egemone. Ed ti PCI invita tutti coloro che vogltono combattere il fascismo e la reazione, e lottare per fare dell'Italia un paese socialista, a combattere assieme la stessa battaglia, quali siano state le posiz10n1 assunte nelle confuse polemiche dell'ultimo decennio. Non si tratta d1 passare la spugna su queste polemiche, ma di trarre dalle espe11enze vissute la necessaria lrz1onP 111 I gr.tv, l<1111 d1 M1l.i11udell"l 1 mar,u wno avvenot+ ,1ow "-tic 10 ave..-o scri110 questa risposta, 918 pronta prima dell',niz10 del Xl 11 Congresso CtÒ che è avvenuto a Milano lorn,sce una nuova prova dell'J•ulo forn,10 allacam pagna delle des1re ed alla pre1esa della OC d• elev,1,s, con1ro gh "opposll es1rem1sm1" da mo111men11 es1,em1s11, d• oscu,., e sospct1a 1SJ)1rJ11one

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