18 regime d• Thieu. 1n realtà desiderano riservare a se stessi un controllo dominante sulla futura economia del Vietnam del Sud. lnfattt. la legge sulla riforma monetaria era Studiata apposta per escludere la concorrenza giapponese e per garantire la futura egemonia americana. Deciso dopo vaste consultazioni con funzionari americani di rango cosi elevato come il segretario al Tesoro Connally, 11nuovo cambio all'importaz10• ne di 410 piastre per dollaro (circa 100 di meno d1 quanto alcuni esperti amencan1 avevano cons1gllato e giudicato necessario). fa parte di una formula complessa di tariffe preferenziali multiple. 11cui effetto finale. secondo Business Week. "e quello d1 dare alle società americane un vantaggio sui concorrenti internazionali nelle vendite al mercato vIetnamIta .. (42). Invece d1 rit1rarsi dal Vietnam del Sud. gli Stati Uniti stanno cercando d1 approfondire i loro legami con la zona 1n modo da procurarsi un privilegio monopolistico per l'avvenire (43). E per raggiungere questo obiettivo avranno bisogno del regime d• Th1eu o d, un altro regime filoamericano, e cioè di un regime che solo te armi americane possono mantenere al potere. 4. Volume di fuoco, munizioni e costo della guerra I fatti più irrefutabili della strategia di Nixon in Indocina sono quelli che riguardano le spese presenti e future di muni• zioni e di denaro degli Stati Uniti. Fin dall'inizio, secondo la formulazione di un rapporto uff1ciale, "la profusione senza confronti nell'uso della potenza di fuoco in sostituzione del personale umano è una caratteristica preminente della tattica militare americana nella guerra vietnamita", Data questa realtà distruttiva. e il carattere e la funzione spesso superflua di molte delle truppe americane che sono state nel Vietnam. il problema centrale della guerra condotta dagli USA è se essi porranno termine a questo impiego della loro potenza di fuoco e se nrneranno dall'interno e dalla periferia dell'Indocina il personale numericamente molto ristretto ma qualitativamente essenziale che è necessario per condurre una guerra criminale di questo tipo. Per i popoli delrtndocina. che sono sottoposti a una barbarie tecnologica deliberata senza precedenti nella storia, questo è il solo criterio veramente valido per giudicare della realtà e della consistenza effettiva del ritiro. E. a sua volta. questo problema centrate della guerra non può essere separato dalle sue ragioni politiche. e cioè dal desiderio di Washington d1 mantenere un regime fantoccio americano. pro• tetto contro la volontà e l'autodeterminazione del popblo vietnamita grazie alla continuazione della guerra americana. Nello stesso tempo In cui evacua le truppe di linea e ausiliarie Gabriel Kolko Il futuro della guerra 11011 dovrà essere, nei piani dell'amministrazione N1xon molto diverso dal passato. I dati relatrvi al 1972 smascherano fa favola del ritiro americano dalla guerra 1ecnolog1camente meno attrezzate. l'ammin1straz1one N,xon ha mantenuto una po1enza di fuoco elevatissima. e progetta d1 continuare a mantenerla. Dal 1965 al 1971 gli Stati Uniti hanno fatto esplodere in Indocina circa 13 milioni di tonnellate di munizioni terrestri e aeree, e ti 53 per cento di questo totale è stato fatto esplodere durante l'amministrazione Nixon (45). Gli anni che hanno registrato i tonnellaggi più alti sono stati il 1968 (con 2.88 milioni di tonnellate) e il 1969 (con 2,7 milioni di tonnellate). mentre nel 1970 le munizioni fatte esplodere sono aumentate a 2. 16 milioni di tonnellate. Nel 1971 gli Stati Uniti hanno impiegato circa 1,7 milioni di ton• nellate di munizioni. Questa modesta diminuzione è stata resa possibile, secondo il segretario all'Aviazione Seamans, dall'impiego d• "bombe abili" guidate da congegni elettronici e da una tecnica più efficace d1 localizzazione dei bersagli (46). Nel complesso Nixon ha mantenuto questa capacità di infliggere morti e rovine a un livello di barbarie totale. Poiché 13 milioni d1 tonnellate sono l'equivalente di 650 esplosioni di bombe atomiche del tipo di quella di Hiroshima, e 85 esplosioni d1 questo tipo corrispondono al tonnellaggio impie· gato nel solo 1971. Il futuro della guerra. nei piani dell'amministrazione Nixon, non dovrà essere diverso dal passato, indipendentemente dalle riduzioni di personale nel Vietnam stesso. Durante ranno fi. scale 1970 (che va dal luglio 1969 fino al giugno 19701 l'Esercito e l'Aviazione USA hanno speso 2,701 miliardi di dolta· ri per le munizioni convenzionali, ma l'anno dopo questa cifra si è ridotta a 1.948 miliardi. Nell'anno fiscale 1972, e cioè fino al giugno successivo. le loro spese per munizioni SO· no tornate a salire a 2.342 miliardi. La guerra d'Indocina è responsabile del grosso di questa spesa, e i dati relalivi al 1972 smascherano ancora meglio la favola del ritiro americano dal• la guerra (47). Poiché 2.3 miliardi di dollari serviranno ad acquistare da 1,4 a 1,7 milioni di tonnellate dì munizioni, tra cui "bombe abili" che pesano meno e distruggono più effica• cemente. E a tutto questo dobbiamo aggiungere le spese della Marina, su cui non abbiamo dati esatt1. Basterà dire che si r1tIene che il deposito d1 munrzIonI della Sewma flotta a Subic Bay, nelle Filippine, contenga bombe e proiettili per il valore complessivo di 320 milioni di dollari. Spese di questa natura ci permettono di affermare con cer· tezza che la strategia di Nixon è di continuare a rovesciare un diluvio di morte sull'Indocina in una guerra che è mutata quantitativamente in rapporto al personale umano ma non è mutata qualitativamente in rapporto alla potenza di fuoco .. Fino al giugno prossimo, traducendo quest, dat, in termini più
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==