giovane critica - n. 30 - primavera 1972

Gabriel Kolko Nel 1970 NiJ<onha avviato un programma accelerato di studi sui requisiti economici preliminari della sopravvivenza del regime di Thieu, a cui hanno partecipato alcuni dei più famosi economisti americani che sono giunti a valutaziom estremamente pessimistiche ma, e net 1970 il tasso di deprezzamento della sua moneta è stato i1 più alto del mondo (nel 1971 è stato a1 secondo posto). Le sue riserve per gli scambi con l'estero sono calate di circa due quinti durante il solo 1971. e la cosiddetta rifor• ma monetaria del mese di novembre non ha arrestato questo declino. Tutto ciò è avvenuto dopo che l'ambasciatore Ellsworth Burker aveva riconosciuto, un anno fa. che questi problemi economici. "se rimanessero insoluti, potrebbero disfare tutto ciò che è stato realizzato finora ... ; se non fossero risolti rapidamente ed efficacemente ne potrebbero derivare le più gravi conseguenze" (35). Il mezzo miliardo di dollari annui che gli Stati Uniti hanno riversato nell'economia di Saigon negli anni fiscali 1971 e 1972, oltre a mezzo miliardo di dollari complessivi nel corso degli ultimi tre anni attraverso il sussidio per le spese ufficiali americane nel Vietnam del Sud, hanno appena modificato il quadro della malattia, Ma senza questi donativi. che hanno arricchito immensamente Thieu, gli ufficiali dell'esercito e il suo ambiente, "penso che essa si rivelerebbe fatale", per citare il ministro dell'economia di Saigon Pham Kim Ngoc (36). Questo malessere economico è stato esaminato cosi ampiamente sulla stampa come la via che porta alta catastrofe finale del regime di Saigon che i fatti fondamentali non sono in dubbio (37). Tutta l'economia di Saigon, con la sua urbanizzazione forzata e la distruzione massiccia delle campagne da parte degli americani, è in uno stato di morbilità avanzata che gli Stati Uniti non possono guarire, Data l'importanza di que• sto problema per il programma di "vietnamizzazione" di Ni• xon, Washington ha tacitamente cercato una qualche via d'usci• ta a questo dilemma. Nel 1970 ha avviato un programma accelerato di studi sui requisiti economici preliminari della sopravvivenza del regime di Thieu, a cui hanno partecipato alcu· ni de• più famosi economisti americani, che sono giunti a va• lutazioni estremamente pessimistiche circa la necessità di un sussidio d1 mezzo miliardo d1 dollan annui per una durata dI tempo indeterminata e di un periodo da dieci a venti anni per risolvere i problemi fondamentali di Saigon. Ciò che più conta, essi presuppongono l'esistenza di importanti condizioni politiche che non hanno alcun rapporto con le realtà presen• ti o future. Come sempre avviene, però, gli USA cercano di volgere qualunque situazione a proprio vantaggio, e il Vietnam del Sud non fa eccezione a questa regola. Sperando di compensare il vasto declino delle entrate in valuta estera del regime di Saigon, che è stato determinato, nel 1970. dalle partenze di soldati americani, hanno indotto Thieu a varare una legislazione sul 17 petrolio che è stata stesa da un eminente petroliere americano, e quindi lo hanno aiutato a diffondere promesse Clfca presun• t• vasti depositi petroliferi costieri nella speranza d• attrarre rapidamente un vasto afflusso di investimenti petroliferi. Può darsi effettivamente che ci siano depositi marittimi considere· voli, ma la loro ampiezza è molto meno certa d1 quanto diano per scontato i propagandisti di Thieu. e circa la metà del• le compagnie petrolifere americane in1z1almente interessate sono apparse riluttanti a investire nella permanenza di quel regime. Per ovviare a questo problema di sicurezza economica e militare, la Marina americana, verso la metà del 1971, ha cominciato a installare nove postazioni radar che coprono le aree potenziali di trivellazione. Le offerte d1 affitto saranno accettate da un momento all'altro. Ma le entrate petrolifere arriveranno troppo tardi per salvare l'economia di Saigon, poiché spesso non ci vuole meno di un decennio per far pervenire un'area allo stadio della produzione, e l'emergere della questione del petrolio in questo momento rivela solo uno stato d'animo di disperazione circa l'avvenire economico di Saigon, insieme al desiderio degli Stati Uniti di mantenere in• definitamente la loro presa sulla zona (39). L'importanza del petrolio risiede anche nel fatto che esso mette a nudo i piani americani di restare nel Vietnam e di svilupparlo come un paese neocotoniate. La dottrina Nixon. ha detto il vicesegretario di Stato Marshall Green, "non do· vrebbe significare, e spero che non significherà, una riduzione delle attività oltremare del nostro settore privato o della pre· senza dei nostri interessi commerciali e di investimento ..." (401. Costruire una economia orientata verso l'esportazione, e integrata nell'economia capitalistica mondiale, è stato l'obiettivo dichiarato, in privato e in pubblico, della "vietnamizzazione" dell'economia di Saigon. "Il Vietnam si specializzerà e com· mercerà (col resto del mondo), invece di segregarsi e di cerca· re di produrre tutto ciò di cui ha bisogno", per citare il diret• tore della missione dell'USAIO a Saigon; "questa, come ha mostrato Adam Smith, è la chiave della 'ricchezza delle nazioni" (4 1L Ed è perfettamente naturale che uomini che si richiamano ancora all'autorità di Smith definiscano anche la futura integrazione di Saigon (nell'economia mondiale) nei termini specifici del dominio americano. La riforma monetaria che ha avuto luogo di recente a novem• bre mostra come l'impegno degli Stati Uniti verso il regime di Thieu aumenti invece di diminuire. Mentre gli Stati Uniti mostrano in apparenza di volere che altre nazioni capitalistiche. e in particolare il Giappone, effettuino investimenti nel Vietnam e contribuiscano cosi a salvare dalla bancarotta il

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