74 UN PASSO AVANTI E UNO INDIETRO ROBERTO ROVERSI Roberto Rovers, ,,prende la sua da no, rich1est1ss1ma - col• laborazione a Giovane critica· collaboraz1one che d'ora in po, SiJràcontmuat1va costituendo una sorca d, rubricheua nella rubnca, ca,, caratteristiche propr,e di scnltura nspecto alfe altre "schede" che noi redigeremo rigide e secche come birilli Credo che 11raccon10 d1 Sc1ascta segni un momen10 spec1f1co, 11p1co.nella vicenda dello $Crittore - e su questo converrà fermarsi, credo anche che raccolga In una sventagliata piutto· sto rapida e abbastanza secca. ma vanamente colorata e cod1f1cata. un gruppetto d1 problemi, alcuni de1 quali d1 fondo, che suggenscono o possono suggerire tutta una sene d1 utili nflession1. 11momento specifico (e t1p1co. come ho detto) nella vicenda dello scrittore è b1forcab1le 1n due etement,. in due direzioni: a) nnunc1a della sicilian/rJ esplicita come background folklonst1co·decorat1vo del racconto, a parte alcuni part,colan che sono tuttavia riduc1bd1 a tocchi e ntocch1 mar• g1nali; b) impatto dell'esprit de !messe con un pessimismo sostanz,ale sempre presente anche nelle opere precedenti ma in una prospettiva un po' defilata seppure già abbastanza defmi· ta; pess1mIsmo tuttavia ma, pnma d'ora reso così esplicito, quasi con violenza, e mai prima d'ora d1chiaràto m modo cosi fermo e argomentato. perfino in versi. Tenendo conto; o meglio, tenendo fermi i due punt, 1nd1cat1.si puo ant1c,pare intanto che 11libro d1 Sciascia può essere inteso come una novità nella storia personale dell'autore e certamente come un progresso e un atto di meditato autoriscontro culturale rispetto alla situazione d1 stallo. sia pure fortunatissimo. rappresentata da, libri precedenti, circoscrittt dentro una geogra· f1a def1n1ta e caratterizzante. Alle volte f,n troppo def1n1ta e fin troppo caratterizzante. S1citia e mafia come Spagna e toren, tanto per dare una rapida indicazione e fare una In• smuazione altrettanto rapida; S1c1liae mafia. o quel tanto di S1c1l1ae quel tanto d, mafia voluti, essendo le travi portanti d1 racconti 1n cui , personaggi si disponevano dentro circoli precisi (I v1v1e , morti). al modo che si collocano entro i cerch1ett1 prestab1llt1 sul terreno gli interv1sta1, negl, stud1 t1vu Coppole e scoppole. finestre socchiuse, un mondo ep,co e tragico ant1ch1ss1moe nello stesso tempo aggiornato anche se stazzonato dal gran fuoco delle trazzere; spiare; fich1d1nd1a; msomma I supporti del g,uco dialettale che raccoglieva e con• teneva t personaggi canon1ci d1 una commedia dell'arte d1 presa rap,da. traducibilissima e anche pronta per essere subito filmata. 01 conseguenza la scelta odierna mt sembra una scelta meditata. all'interno del mondo registrato dall'autore, quindi responsabile e m un certo modo criticamente provocante. Dogana / Il contesto La Sicilia di questo Sciascia mi sembra una Sicilia altra. trovata e r,scoperta, con nuove tensioni della memoria, non più la Sicilia leggenda. fa Sicifta peccato Basterebbe questa intuizione a stabdire ,t peso dell'operazione tentata da Sciascia anche contro se stesso Anche ,1 paesaggio s, è sgranato e le defin,z,oni degli oggetti t ,sultano più sfuggenti o struggenti. intorno ai protagon1st1 si agita una ventosità da cavalli da corsa segu1t1col teleob1ett1• vo, la quale fa muovere I vestIt1 come fossero bandiere o quasi che l'aria che st solleva dal corpo li sollecitasse, sicché le persone sembrano trascinate o, alle volte, sospese; le distanze s, sovrappongono non si accomunano; gli spazi appaiono dila• tat, ma non depnmenti, in quanto non sono che distanze da punto a punto (da città a città) e non natura percorsa goduta e ferita; oppure, se appare una natura circoscritta e "raccon· tata" essa non sovrasta. cioè non incombe. si compone di alcuni elementi e basta ed è illustrata da una aggett1vazI0• ne di trasandata ovvietà: "spiaggia stupenda", "dolcissima se• radi magg,o", "alti alberi" ecc.; il rapporto fra i luoghi ab1· tati non è più mediato dalla campagna e dalla sua solitudine ma dal segno bianco e asciutto di una strada da scorrimen• to veloce (tramite p,ù o meno allenante, secondo I casi, ma che non promette più né consente deambulazioni); 1 luoghi si stavano. defolidndosi dalle connotazioni iconografiche e uniformandosi, nello sviluppo dentro al sistema, al cliché del consumismo speculativo (grandi magazzmi, ingorghi stradali ecc.; "era l'ora che il traffico stringeva la città in un feroce groviglio"). Cosi la Sicilia d1 questo Sciascia, cioè di questo racconto di Sciascia, a me sembra una Sicilia "altra"; e non direi, come invece l'autore avverte in nota forse per uno scrupolo residuo, che potrebbe essere anche la S1c1lla; semmai una Sicilia è (o può essere) è una S,ciha come dicevo contra• stante la norma del codice ab1tudmar10 (che ha finito per trasformare in apologhi "neri" e in aneddoti tuue te sue tra• ged1e); una Sicilia trovata, vale a dire ri-scoperta, con l'agg1un• ta di nuove tensioni della memoria; in un certo senso una Si· cilia inventata; non più la Sicilia peccato, la Sicilia leggenda. la S1c1lla tnbuto. Basterebbe questa intuizione. o questa nuova d1spos1z1one,a stab1hre 11peso dell'operazione tentata con questo racconto da Sciascia anche contro se stesso e il con· seguente habitat. Ma se non c'è più, almeno con quel tale rilievo preg1ud1z1a1e, quella S1c1ha.non voglio po, sostenere che il paese abbia perso ogni rilievo e che l'uniformità greve a livello consumistico e di sviluppo capitahst,co proponga (e dipmga) un luogo asettico, tecnologizzato 1n superficie, dove tutto può accadere: un paese stadio, una cinecittà, un paeseMelano, un paese-dormitorio, un paese-petrolio; luogo di comodo comunque deputato alla scenografia capitallsucomigratoria. Non si passa a una astrattezza simbolica sostituti· va ma a una schematicità che salva e conserva l'essenziale; una essenzialità entro cui si organizza prima. poi si svolge il
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