giovane critica - n. 29 - inverno 1971

Se maggiore energia fosse investita dalla "giovane sinistra" nello studio della scienza e della tecnica moderna di analisi e controllo dei sistemi con qualche risparmio dell'energia investir a nefl'ese· gesi tomistica dei tesri di Marx e di Engels, le prospertive socialiste se ne troverebbero certamente avvantaggiare tIvI è il solo modo per suscitare la partecipazione dei cittadini all'attività politica, oggi relegata nelle procedure formah del processo elettorale. Essa offre l'occasione di una vera mobili• tazione di tutti i gruppi attorno alla discussione su ciò che essi possono e vogliono essere. La mobilitazione progettuale è il miglior modo per creare - attraverso un processo certa• mente faticoso e difficile ma concreto - quella autocoscienza sociale che la catarsi rivoluzionaria può innescare solo per bre· vi attimi esaltanti nel fuoco della lotta e della vittoria. La definizione di un progetto sociale operativo ofhe il campo di esperienza, la "scuola di partito" più moderna e feconda, ai quadri di un nuovo movimento socialista. La sonovalutazio• ne dei compiti organizzativi, amministrativi, economici della società socialista sembra oggi un connotato comune alla "giovane sinistta" come alla "vecchia guardia". Se maggiore energia fosse investita nello studio della scienza e della tecnica moderna di analisi e controllo dei sistemi - un campa che avrebbe certamente appassionato degli osservatori competenti del progresso scientifico del loro tempo come Engels e Marx - con qualche risparmio nell"energia investita nell'esegesi tomi· stica dei testi di Marx e di Engels, le prospettive socialiste se ne troverebbero certamente avvantaggiate. L'impegno progettuale obbliga a formulare una "contabilità sociale", basata su criteri di misura (parametri) liberamente scelti dalla società. e non desunti dai rapporti di forza del mercato. In tal modo esso disegna un nuovo "sistema" di cui le tecnostrutture divengono elementi strumentali. L'impegno progettuale consente di affrontare il problema della trasformazione socialista al livello della totalità della struttura sociale. Solo a quel livello si coglie l'interazione che ne costitui• sce la trama e si individua il bandolo del meccanismo anonimo del patere f 1). Solo a quel livello è possibile giudicare quali tra le riforme prospettate sono componenti necessarie e utili di un processo di trasformazione socialista della società, cioè, propriamente. di razionalizzazione della società; e quali invece siano aggiustamenti secondari, o addirittura elementi che sviluppano l'irrazionalità del sistema attuale. Infine - da ultimo, ma non da meno - l'impegno progettuale obbliga a definire i criteri fondamentali - le finalità - di un 11) Come la suunura economtea, anche (luelta wc1a1e può essere raf 19',at• ,n un modello soc1ometnco, nel <iuale ogni vartabtle del s,ste• ma• l191t• a tune le atue· le relaz1on, causai! 10no contes1e 1n una !.';~~~- 0 d1 1nterd1pendenze. e 11modello è dom,nabtle solo nella 9.Ja 69 modello socialista concretamente perseguito. 51 ha un beff1ronIzzare sui grandi principi! Ma è un fatto che anche 11socia• lismo ha sofferto la sua alienazione. La perd11ad1 consapevo• lezza de, suoi fini ideah ha finito per privarlo di quella forza d'attrazione che solo la superiorità morale sul capitalismo può dargli. Beninteso, i fini del socialismo non s, desumono da un· etica trascendente, ma dalle impasses del cap1tal1smo contemporaneo e dalle degenerazioni burocratiche dello stesso movimento socialista. Affermare, ad esempio. che 11soc,alismo e una società pacifica s1gn1ficaoffrne un cnterio operativo. una norma ed un vincolo ad ogni azione poht1ca concreta. E cosi. affermare che una società soc,a1lsIa deve essere egualitaria, liberiana. democratica, internazionalista, ecologicamente equilibrata, significa lottare contro ogni suuazIone, e rifiutare ogni azione che implichi disuguaglianza, conformismo. spoli· t1c1zzazione, nazionalismo, distruzione della natura. Definire 1e finalità di una società socialista sign1f1ca ind1v1duare i criteri discriminanti di un modello socialista atternat1vo, svincolando dalle servitù e dalle ipoteche de• falsi modelli abort1v1. 9. Il problema del socialismo non si esaurisce naturalmente nella elaborazione progettuale, sia pure sulla base di una mo• bilitazione di base. ma deve trovare nscontro nell'azione di un movimento socialista. Da questo punto di vista, non è sensato distinguere un prima e un dopo, separati da un atto nvoluzionario o dalla "con, quista" legale del potere politico. La rivoluzione e la conquista del potere politico stanno nel processo continuo e unitario di formazione fai livello di coscienza sociale) e di attuazione (a livello di azione pol1t1ca e sociale) del Progetto Socialista. La totalità del Progetto deve garantire che ogni sua parte, ogni singola azione trasformatrice. ogni riforma, sia coerente con la trasformazione delrintero sistema: con ciò si rifiuta l'interpretazione riduttiva del socialismo come riformismo frammentario e subalterno. mai consapevole dei problemi ge· nerali del potere e del divenire sociale. La continuità del Progetto implica il rifiuto di separare una fase di attesa delt' evento rivoluzionario da una fase di trapasso al socialismo. L'e• sperienza ci insegna che l'evento - come l'apocalisse cristiana - s'allontana sempre piU nel tempo, fino a diventare poco più di un richiamo simbolico e rituale: e cosi la fase che doveva essere di fervida preparazione all'evento diventa un'epoca di piatto op• portunismo, di manovre furbesche, di intrighi insignificant1. L'e• radei martiri diventa il tempo dei burocratL Il socialismo non può es'iere rinviato alla realizzazione di una

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