giovane critica - n. 29 - inverno 1971

66 del c.ap11ahsmo m questi paesi e soprattuno del p,ù avan· zato d1 essi, gh Stati Uniti d'America è nconduc1b1le credo a tre aspetti essenz1al1.Il pnmo e la trasformazione del modo d1 pr?duz1one nella grande impresa meccan,zzata l'appl1c;wone diretta della scienza alla tecnica nel processo meccanico sostI1uIsce progressivamente 11lavoro umano nella pro duz,one. Il pluslavoro cessa d, essere la condizione dello sviluppo della ricchezza ( 11 La proprietà privata non è piu necessana ad assicurare la subordmaz,one del lavoratore, che e ouenuta attraverso uno sviluppo della d1v1s1onedel lavo· ro e della frammentazione de, comp,11 nell'ambito d1 un rapparto d, comando tra d1ngen11 e lavoratori. che sost11u,sce ti rapporto contrattuale. d, "compravendita", della forza d1 lctVoro. La d1v1s1onedel lavoro nell'ambito della tecnostruttura - non p,ù la propneu privata diventa dunque la base del potere della nuova classe de, dmgenu Il secondo .Jspetto e la modifica del meccanismo d1 riparti• z,one del reddito. provocato da due fattori convergenti: la poss1b1\1ta.da parte delle 1mp1ese operanti in mercati non concorrenz1al1, d1 ass,curars1 maf'gin1 d, profitto monopollst1c1 mantenendo rig1d1 1 prezzi nonostante l'aumento della pro· dutt1v1ta. e la pressione esercitata su quei margini dai s1ndacat1 opera,. C,o fa si che. nel lungo periodo, la d1stnbuz1one del reddito tra cap1tallst1 e lavoratori sia regolata non più dal "salar·o dt sussistenza", ma grosso modo - dal ntmo d1 aumento della produuività Il terzo aspetto è una mod1hcaz1one essenziale del rapporto tra "struttura" e "sovrastruttura". con l'intervento sempre p1u intenso e penetrante dello Stato; come regolatore del l1velto della domanda globale; come rid,stnbutore det redditi; come promotore e coordinatore degli invest1ment1. A queste mod1ftcaz1oni dell'economia cap1talist1ca comspondono profonde mod1f1caz1om della struttura soc11le: basta pensare alla progressiva sparizione dei contachn,, all'ampliarsi dei ceti medi "improduttivi" ne, servizi d1 intermed1az1one e nell'apparato burocratico, alla crescente importanza delle masse studentesche, mentre il proletariato industriale vero e C11 MJrx .JVev~ prev1~0 \ho IJ tendenla dt!I mO<Jo dt µruduit0ne l}asa to sul plu,.alore relalrvO lmacch1n1smo) a cos11u1rs, ,n tillema auto m,iico e a lare del lavora1ore n1tnt·~11ro che '"una mechuoone tra la m«ch,n• e la m,1ero.1 p11ma· tved• toprauuuo I Grund1•I. sia la ien denn dei d11~nt1, dei ··manage"··, come e,gl, steno h def,msce, a sopp1an1are I Cc1P1lahs11proproet&n lved1 soprallutto, 11libro Terzo del Cap,1.ae) Ma da coo .weva 1ra110 ta concluStOne d1 una 1ncompa11b,h1a r110lvente\l nec:;e...,1amen1• nella 10<1.i1:uu10ne dell'1mpres.a proprio tende a stabilizzarsi come importanza numerica relativa e a d1fferenz1ars1 al suo interno. Infine. a queste mochf1caz1on1della struttura sociale corrisponde una altrettanto profonda dislocazione dei luoghi e del le forme del potere politico. L'ist1tuzionalizzaz1one dell',m• presa genera un'éltte tecnocratica d1 d1ngent1 (cap1ta11st1non proprietanL l'espansione dello Stato e dei serv1z1pubblici accresce le file della burocrazia L'interconness,one sempre p,ù stretta tra apparato statale e grandi imprese tesse la trama sulla quale si sviluppa una nuova élite tecno-burocratica del potere. Essa si ram1f,ca nella soc,eta m una rete sempre più estesa, tendente ad mvolgere l'intera struttura sociale. Questa convergenza tra potere economico - sempre più monopolizzato dalla tecnocrazia delle grandi imprese - e potere politico - sempre p,ù monopolizzato dalla burocrazia - determina un decadimento del potere pol111co trad1z1onale, esercitato dagli organi democratici rappresentativi L'insieme d, questi fattori ha trasformato il capitalismo proprietario ,n un sistema che e sempre (e più che ma,) basato sull'ac:cumulaz1one cap1taltst1ca fine a se stessa. sull'estraneaz1one del lavoratore dal suo prodotto, sulla esclusione del cittadino dalla partec1paz1one alle decisioni: ma che, a differenza d1 quello, e molto p,u bilane1ato ed elastico. e qu1nd1 provvisto d1 una capacita d1 assorbire le tensioni che si germinano al suo interno molto più alta dell'anarchico capitali• smo concorrenziale. Possiamo definirlo "capitalismo tecnocratico" Dargli un nome e. comunque. meno importante che dargli un'al ternat1va. 4. Quanto alla via lenirusta al socialismo: la forzatura storica della rivoluzione d'ottob1e ha assegnato al partito rivoluzionano - autodesignatosi come coscienza del proletariato - il compito immane della difesa militare e dello sviluppo industriale accelerato, su una base economica di scarsità e 1n una situazione politica quasi permanente d1 "accerchiamento" I risultati sono davanti a noi: la nascita d, una potente burocrazia e, nella misura in cui si è sviluppato un grande apparato 1ndustr1ale e produmvo. l'emergere. all'interno d1 questa e 1n parziale subalterna con1rapposiz1one, di una nuova tKnO· craz1a, Dall'altra parte: una societa civile passiva: una spali· t1cizzaz1one. almeno in superficie, totale. S1 può ancora defi• n1re, questa soc1et<1.una soc1eta socialista' O si può sostene re - con 11più grande opposnore della burocrazia sov1et1c1 - che quest'ultima è 11multato provvisorio e transitorio di una degenerazione dello stato operaio> Oppure all'opposto - con sbrigativa d1smvoltura - che l'Unione Sov1et1c1 è tortYt• Il

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