60 dobbiamo dunque fare in qualche modo come il PCI. Proprio da considerazioni di questo genere ci sembra abbia origine la tendenza al pan1t1smo oggi prl!sente m gran parte della sìni· stra extra-parlamentare. E a quet punto non ci s1 accorge pili che per avanzare una strategia diversa da quella del PCI occorre scegliere forme e terreni diversi d1 lotta e d1 organizzazione. e che non e suff1c1ente cambiare il vino della bottiglia perche contenuto e forma t,0no in realtà, in questo caso, la stessa cosa. C'è un secondo modo di rispondere alla domanda che ci siamo posti. ed è quello d1 vedere mnanzitutto come sono andate in effetti le cose. nella pnmavera del '69 la classe operaia domina la lotta perché domina la fabbrica; anche la fase d1 generalizzazione dei contratti dell'autunno è pienamente pos• seduta: si tratta di una umf1caz1one della lotta sul terreno interamente dominato dalla classe operaia che resta il soggetto dell'az,one politica 1n un movimento che supera lo specifico. Nel '70 compare una vertenza, quella delle "riforme". che si presenta come lotta generale: in realta non rappresenta un processo di generalizzazione della lotta ma costituisce una falsa unificazione del movimento. Gli obiettivi sono assolutamente generai!. o generici. o 1st1tuz1onal1,la lotta è semplice pressione. non azione e reahzzazione diretta della classe; e gli obiettivi possono prendere un diverso segno: poiché sono tutti dentro le 1st1tuz1oniassumono un soggetto dive:rso e precisa· mente l'apparato dello Stato che 1i dovrebbe realizzare. A po• co a poco. la classe operaia, come soggetto dell'azione politi· ca. scompare. Ecco, a nostro parere, la radice del riflusso nel corso stesso della lotta, riflu~o attuale che non è la sparizione della coscienza di massa,d1 ciò che la classe ha realizzato, ma priva, vone della classe operaia della propria iniz,ativa politica. Su questa base si innesterà poi la repressione economica che va dal decretone all'attacco ai livelli di occupazione di oggi. Per rispondere a1perché il movimento è andato in crisi, ci vuole allora un'analisi delle cause: è mancato il partito (o il partitino). oppure è mancato altro. uno sforzo di politicizzaz1one, di 1niziat1va nella fabbrica e nella soc,età, nel Nord e nel Sud. di intervento molteplice e differenziato in vista dell' unità, che garantisse alla classe operaia di dominare la propria 1niz1at1vapolitica? Alla crisi dell'autonomia operaia non si risponde facendo "altre cose". ma ricercando oggi le condizioni della sua ripre· sa e le possibìhtà del suo sviluppo generale. La questione principale diventa quella di come lavorare perché vi sia una ripresa del movimento. perché non sia una ripresa qualsiasi, perché non vada incontro ai pericoli del movimento precedente, perché si affronti il problema della stabilizzazione delle forme organizzate dell'autonomia operaia e 11problema della generalizzazione delle lotte e del loro soggetto in questo processo. La questione della generalizzazione si pone, certamente. in modo reale. L'unificazione della classe operaia è il punto cen• trale nel momento in cui la società di capitalismo maturo è caratterizzata dalla stratificazione sociale, dalla creazione di diversificazioni interne alla classe operaia e tra classe operaia e strati subalterni. Ma la generalizzazione operata dagli "stati• maggiori" avviene mediante la negazione de11ospecifico e del particolare, avviene cioè come scomparsa del terreno di lotta su cui le masse hanno possibilità di iniziativa concreta e diret• ta, su cui è loro possibile rompere il meccanismo della delega. Questa forma di generalizzazione ricalca in modo consapevole il meccanismo di rappresentanza della società capitali· stica. per cui la rappresentanza appare come diversa, estranea, rispetto alle necessità di crescita e di sviluppo delle masse sul loro specifico terreno. appare come sequestro ed espropriazione dell'iniziativa delle masse. Particolare e generale appaiono come elementi in assoluta antites1. Parlare di unificazione. nel momento in cui si riconosce la tendenza del movimento politico d1 massa, significa scoprire il modo per cui nel generale il particolare non scompare ma viene esaltato, in cui la generalizzazione assume un contenuto reale e materiale. in quanto il particolare assume un contenu• to universale. La lotta dell'officina 54 non si generalizza in quanto la si annega negli "ob1ett1vi generali". ma 1n quanto nella lotta dell'officina 54 la classe operaia scopre gli etemen· t• generali della propria lotta. i contenuti comunisti del proprio agire. Il problema del1'.unif1cazione diventa dunque il problema della conservazione della classe operaia come prota· gonista della lotta per la propria liberazione, la costruzione degli strumenti per cui la capacità di iniziativa che essa ha dimostrato nelle lotte di fabbrica e la carica anti·istituzionale che esse hanno espresso si riproduce e si allarga alla generali• tà, senza perdere il riferimento alla fabbrica come struttura produttiva e di potere il cui rovesciamento è il contenuto della propria liberazione. Tutto questo non significa sottova lutare l',mportanza della costruzione dell'organizzazione poli· tica generale, che sia in grado di rompere i ghetti ,n cui la moderna società rinchiude le lotte, per batterle; tuttll\lil occor•
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